BRIGATE OSOPPO UCCISE DAI COMUNISTI ITALIANI

Le Brigate Osoppo si costituirono per difendere i confini italiani contro l'invasione delle armate comuniste jugoslave di Tito. A queste armate si unirono le Brigate comuniste Garibaldi (infamando il nome di Garibaldi). Per i comunisti italiani valeva maggiormente l'appoggio alle armate comuniste jugoslave piuttosto che la conservazione di terre che da secoli erano abitate da popolazioni italiane. Così i comunisti italiani cooperarono alla perdita dell'Istria e di parte della Venezia Giulia con un confine che assurdamente divideva a metà la città di Gorizia. Comunisti italiani che erano favorevoli anche all'annessione di Trieste alla Jugoslavia comunista. Maggiore responsabile di questa politica italiana fu Togliatti, che avrebbe meritato di rimanere ucciso dall'attentatore Pallante. Si dovette attendere sino al 1998 perché il presidente della Camera Violante disseppellisse il ricordo della strage di Porzûs in cui persero la vita per fucilazione 17 componenti delle Brigate Osoppo. E soltanto nel 2012 quell'individuo moralmente spregevole che fu Napolitano (anch'egli allora connivente con Togliatti) con lacrime da coccodrillo riconobbe le responsabilità dei comunisti italiani venduti allo straniero jugoslavo facendo prevalere l'ideologia comunista agli interessi italiani. Quello stesso individuo che nel 1956, sempre servo di Togliatti, dichiarò che le armate sovietiche avevano riportato la pace in Ungheria (con migliaia di morti) combattendo il legittimo governo Nagy e del generale Maleter che due anni dopo furono condannati a morte).  

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