martedì 4 febbraio 2020

MALEDETTI CINESI: UNA PANDEMIA LI STERMINI

A nulla sono serviti il buddismo e il confucianesimo per farli progredire civilmente. La dittatura comunista li ha lasciati nelle vecchie tradizioni di crudeltà soprattutto nelle campagne. La civilità non si misura sulla base del progresso scientifico e tecnologico. Come già scrissi in un mio libro (Scontro tra culture  e metacultura scientifica) per essi vale il detto che si può mangiare tutto cio che si muove da sé. Mangiano qualsiasi specie di insetti, e questo sarebbe poco se almeno si astenessero dal mangiare anche ogni specie di animali, come serpenti, pipistrelli, topi. E non basta. Non risparmiano nemmeno i cani e i gatti, che ora sono divenuti innocenti capri espiatori delle loro follie alimentari con cui hanno trasmesso anche fuori dei confini cinesi il coronavirus.  Se esistesse una giustizia naturale dovrebbero essere essi le vittime delle loro follie. 
La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali” (M. Gandhi)

Coronavirus: la strage di cani e gatti









Molte autorità in Cina hanno ordinato ai loro residenti di sbarazzarsi dei loro cani e gatti, minacciando di abbattere gli animali in caso di inadempienza. Le ordinanze sono state emanate in seguito ai timori di ulteriore diffusione del coronavirus 2019-nCoV. Comuni e amministrazioni locali hanno ricevuto “ordini dall’alto”: queste misure vanno intraprese per contrastare il contagio. Un villaggio nell’Hebei ha ordinato a tutti i cittadini di “gestire” i loro animali domestici entro cinque giorni, altrimenti i funzionari “se ne occuperanno” una volta per tutte. (Esistono filmati ed immagini che ritraggono proprietari cinesi che si sbarazzano dei loro animali gettandoli dalle finestre dei palazzi).  Un’altra amministrazione locale nello Shaanxi ha ordinato a tutti di “considerare la situazione generale” e di “smaltire” immediatamente i loro cani e gatti... Una tragedia immane!

Chissà perché le pandemie partono sempre dalla Cina?






Testo di Annasol 4 (Twitter



E questo è andato al mercato in Cina a comprare i cagnolini da mangiare, perché devono essere freschi, appena macellati. Hanno pure questa mania, per questo li portano vivi al mercato. Li appendono così alle auto. E devo tacere? Ma andate all’inferno, buonisti!
       






domenica 2 febbraio 2020

Le carcasse di animali non sono un cibo adatto agli uomini




Testo di Wandervogel

In moltissimi, tra medici corrotti, giornalisti faziosi, ed internauti presuntuosi, sottovalutano, deliberatamente o meno, il ruolo ricoperto dal commercio e dal consumo di carcasse animali nella diffusione oramai pandemica del cosiddetto 'coronavirus'. Sappiamo che siffatto coronavirus è simile alle due sindromi respiratorie acute; questi tre virus si trasmettono dagli animali non-umani ai bipedi. 

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4 commenti:

  1. quella dei cagnolini è un fotomontaggio. Si vede ad occhio. Quanto ai cinesi, dà fastidio che si siano fatti il capitale con il Lavoro. Non sono né meglio né peggio di kosher, halal e cristiani che non possono far a meno di mangiare cadaveri. Del resto i cristiani lasciano in croce il loro "d'io" che fra l'altro dicono sia RISORTO e quindi scappato, e lo chiamano l'agnello di d'io. E ben si sa cosa ha combinato il personaggio onnipotente che non fa un razzo da mane a sera, gozzovigliando con abele ad agnellini e vino !

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    1. Indignato e disgustato. Null'altro da aggiungere. Abbiate fede madre natura ha già in serbo la soluzione. Ci farà fuori in un battibaleno.

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  2. Grande verità.Sono d'accordo.Ho avuto occasione di lavorare con queste persone,tutto vero.Igiene zero,ignoranza al massimo dei livelli.Medioevo!

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  3. Tutto vero speriamo che il signore faccia la giustizia di fare quello che hai scritto

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