Quasi tutti non sanno che la vittoria del SI lascerebbe comunque in vita questa innaturale maggioranza parlamentare (risicata al Senato). La riduzione dei parlamentari avrebbe comunque inizio dalla prossima legislatura, che, se non intervengono elezioni anticipate, continuerebbe sino al 2023. Perciò non capisco perché Salvini e Giorgia Meloni si siano dichiarati a favore del SI (come si legge nella scheda, anche se occorre l'accento grave sul si, e percio nel minuscolo deve scriversi sì). Non capiscono Salvini e la Meloni che una vittoria del SI sarebbe propagandata dai 5 Stalle come una loro vittoria. E di riflesso di questo sgoverno.
Ho già scritto che non si capisce come mai i costituenti del 1946 non abbiano capito la contraddizione tra il richiedere per il referendum abrogativo di una legge (art. 75 Costituzione) la maggioranza del 50% degli aventi diritto al voto (non la maggioranza dei votanti) mentre per il referendum abrogativo di un articolo della Costituzione non è previsto dall'art. 138 la maggioranza prevista dall'art. 75. Ho detto "referendum abrogativo" di un articolo della Costituzione anche se lo si fa passare falsamente come referendum confermativo perché sarebbe una conferma del voto di una maggioranza della Camera e del Senato. Conferma richiesta nel caso in cui non si fosse raggiunta la maggioranza dei 2/3 alla Camera e al Senato. Ma la sostanza è che si tratta di un referendum abrogativo di un articolo della Costituzione. E così si è data maggiore importanza al referendum abrogativo di una legge che al referendum abrogativo di un articolo della Costituzione.
Con la conseguenza assurda che basta un qualsiasi numero di votanti (anche 100 o meno di cento) per rendere valido il referendum falsamente confermativo.
Nessun commento:
Posta un commento