La maggiore impostura umana è di coloro che sono pronti e disposti a non rinunciare ai frutti di determinate azioni senza domandarsi se sarebbero egualmente disposti a mettere in atto tutte quelle azioni che, pur considerate legali, tuttavia non sarebbero mai capaci di compiere per ricavarsi da sé i frutti a cui non rinunciano. Se non rinunci ad una dieta carnivora sai bene da dove proviene quella carne. Proviene da animali che sono stati schiavizzati per finire in un mattatoio dove finiscono crudelmente i loro giorni. Gli animali vi arrivano già tremanti percependo l'odore del sangue dei loro compagni che sono stati già uccisi e spesso, come in una straziante catena di smontaggio dei loro corpi, assistono all'uccisione dei loro compagni. Scene terribili che solo la crudeltà dell'insensibilità dei macellatori rende possibili. Ha scritto Tolstoj che se i mattatoi fossero palazzi di vetro al centro di una città gli impostori si renderebbero conto della loro impostura. Questi impostori, per cessare di essere tali, dovrebbero ricavarsi da sé una volta nella vita la bistecca uccidendo, dissanguando, spellando e squartando il cadavere di cui si cibano. Se non ne sono capaci sono degli IMPOSTORI. Ma l'impostura è degna di disprezzo. Essi credono di avere le mani monde di sangue, mentre le hanno più sporche di quelle dei macellatori, che se le sporcano al posto degli impostori che sono da ritenersi quali mandanti. Ma i mandanti non sono meno colpevoli degli assassini. Dovrebbe valere come massima universale (traducendo in questo senso l'imperativo categorico di Kant nell'ambito animale) la norma che dice: Non accettare i frutti di tutte quelle azioni che per ragione o per sentimento rifiuteresti di compiere. Se non hai il coraggio di uccidere l'animale di cui ti cibi sei un ipocrita, e perciò degno di assoluto disprezzo.
Pertanto odio quasi tutta l'umanità, rimanendo completamente indifferente alle sue sofferenze. Anzi, ne godo. Parafrasando l'odiato Cartesio dico: odio, dunque esisto.
Tra gli individui che maggiormente odio vi è l'attuale papa, nel suo silenzio colpevole su Il silenzio degli innocenti. Si tratta del silenzio di tutti gli agnelli che non possono più gridare perché uccisi per imbandire le mense degli impostori nella notte del maledetto Natale di sangue.
Il silenzio degli innocenti (romanzo) - Wikipedia
La donna svela la sua verità: dopo aver passato due mesi nel Montana, era fuggita a cavallo, il più lontano possibile. Ciò che l'aveva spinta a scappare erano le urla degli agnelli che il fattore stava macellando. E lei sentiva le loro urla ogni notte, e ogni volta le si gelava il sangue. Per questo era fuggita, per questo era all'FBI: per far tacere gli agnelli.
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