venerdì 5 febbraio 2021

MARIO DRAGHI IL GRANDE SVENDITORE DELL'ITALIA ALLA GRANDE FINANZA

Sembra che tutti siano abbacinati da un individuo che viene fatto passare per salvatore della patria. Fanno finta di non sapere chi è veramente costui per il suo passato. Aspettiamo la presentazione del programma. Che cosa dirà riguardo ad una necessaria riforma della giustizia, alla questione dell'invasione dei clandestini, a quella della pandemia (su cui ha perso Conte), alla disoccupazione? Dicono quasi tutti che Draghi è una risorsa. Per che cosa? Draghi ha fatto sempre gli interessi delle grandi banche e dell'alta finanza fragandosene di tutto il resto. Basti pensare che è stato Vice Chairman e Managing Director nonché azionista della Goldman Sachs, che fu salvata dal fallimento nel 2008 per intervento pubblico degli USA solo perché banca di proprietà ebraica. Draghi fu per questo osteggiato da Cossiga. Fu con Ciampi un fanatico sostenitore della svendita, con la loro privatizzazione, delle imprese di Stato, della privatizzazione della Banca d'Italia, che, dopo essere stata privata della stampa della moneta con l'ingresso dell'euro, fu messa in mano ai rappresentanti delle grandi banche e delle grandi compagnie di assicurazione con conseguente conflitto di interessi in quanto la Banca d'Italia ha il compito di sorvegliare le operazioni bancarie. Draghi non ha mai affrontato la questione dell'economia reale da cui dipende il rapporto tra debito pubblico e PIL. Questo è il suo passato. E poi bisogna vedere quali sarebbero i ministri da lui proposti. Quale ex presidente della BCE è stato a capo di una Banca straniera che ha tolto all'Italia la sua sovranità monetaria facendosi paladino dell'euro. E viene attribuito a questa Banca straniera il merito di avere prestato all'Italia 209 miliardi di euro. Qui sta più grande truffa finanziaria messa in atto che è all'origine della caduta (senza rimpianti) del governo Conte. E' infatti sull'impiego dei 209 miliardi che sono sorti i contrasti all'interno della falsa maggioranza PD- 5S. Contrasto suscitato da un megalomane ignominioso individuo quale è il Bomba Renzi. Bisogna essere ciechi o disonesti per non riconoscere che il prestito del famigerato Recovery Fund è prima di tutto soggetto ad un controllo delle varie spese contenute nel bilancio e alla riduzione del debito pubblico. Che è un falso debito pubblico se i creditori sono i cittadini, come è dimostrato dal Giappone che ha un debito pubblico che è il doppio di quello italiano. Quando vi era la lira l'Italia era la quarta potenza industriale nel mondo. Ma non lo si dice. Da dove la BCE prenderà i 209 miliardi di euro? DAL NULLA. Stampando moneta dal nulla. E l'Italia dovrà restituire un prestito creato dal nulla. Draghi, il "salvatore della patria", questo lo sa bene. Ma tace perché è un truffatore il cui passato lo dimostra ampiamente. Si tace del fatto che l'Italia ha buttato più di 209 miliardi di euro nei fondi comunitari europei perché non ne ha tratto alcun vantaggio. Sarebbe stato meglio attingere ad un prestito con l'emissione all'asta dei titoli di Stato BTP che vanno sempre a vantaggio dello Stato perché l'interesse che paga non è superiore a quello previsto dal Recovery Fund e restituisce sempre moneta svalutata. Con il vantaggio che l'interesse pagato dallo Stato va in tasca ai cittadini che hanno acquistato i BTP. L'interesse pagato ai sottoscrittori serve solo a riparare l'investimento in BTP dalla svalutazione. La richiesta di BTP nelle ultime aste è stata sempre inferiore alla richiesta. E allora perché vantare il Recovery Fund come un regalo dell'UE che servirebbe a salvare l'economia degli Stati della zona euro? Perché l'euro è nato da una grande originaria truffa voluta dalla Germania equiparando il valore del vecchio marco all'euro a partire dal 1999 quando il marco valeva 990 vecchie (benedette) lire. E' sulla base di questo valore che in Italia è stato fissato un valore dell'euro pari a 1936,27 vecchie lire. Valore puramente nominale perché esso ha portato all'innalzamento di tutti i prezzi. Soltanto i ciechi o i disonesti possono ignorare che oggi l'euro vale al massimo mille vecchie lire. Lo Spread (cioè il differenziale di rendimento dei BTP italiani e i corrispondenti Bund tedeschi)  non esisterebbe se non esistesse l'euro, agganciato all'euro tedesco. Si dice che più aumenta lo spread e più aumenta il rendimento dei BTP, con conseguente aumento del debito pubblico italiano che potrebbe portare lo Stato ad un default, cioè ad un fallimento dello Stato per insolvenza. FALSO! Il default vale solo per le imprese private, come le banche, quando sono incapaci di riscuotere i pagamenti dai loro creditori quando diventino insolventi dopo avere ottenuto dei prestiti oppure quando abbiano fatto investimenti sbagliati, mentre uno Stato può sempre rimodellare i suoi interessi dovuti ai titoli di Stato, e l'aumento degli interessi da pagare ai sottoscrittori dei BTP per incentivare l'aumento della loro domanda può soltanto aumentare il risparmio privato e perciò, complessivamente, la ricchezza nazionale. Uno Stato non può mai fallire a causa del debito pubblico, come invece un'impresa privata a causa dell'insolvenza dei suoi creditori. Uno Stato non può essere mai insolvente perché può sempre abbassare i rendimenti dei BTP (prescindendo dal valore inferiore dei Bund tedeschi) e procrastinare nel futuro il suo aumentato indebitamento. Giova ripetere che il debito pubblico è un falso debito se i creditori sono gli stessi cittadini che aumentano il loro risparmio (con il conseguente aumento della ricchezza nazionale) o investono il rendimento dei BTP nel consumo facendo circolare l'economia in un circolo virtuoso. Altrimenti il Giappone, pur con un debito pubblico assai più alto, sarebbe già fallito da parecchio. Basta sganciarsi dallo Spread per liberarsi dalla schiavità tedesca, considerando anche che con una nuova lira (equivalente al valore nominale che in Italia ha l'euro) l'economia tedesca sarebbe la prima ad essere messa in ginocchio non potendo reggere nelle esportazioni al minor costo dei prodotti italiani con una nuova lira svalutata, mentre nel mercato interno nulla varierebbe perché le imprese italiane dovrebbero adeguare i loro prezzi alla minore capacità di acquisto della nuova lira pena la chiusura delle stesse imprese.  

Anche questo sa bene il grande disonesto venditore dell'Italia agli interessi di una Banca straniera quale è la BCE di cui è stato presidente per nove anni Mario Draghi. Gli si è attribuisce il merito di avere salvato il 22 gennaio 2015 gli Stati dell'euro zona lanciando l'atteso Quantitative easing, con cui la Banca Centrale Europea ha acquistato titoli di Stato degli Stati dell'Eurozona  per 60 miliardi di euro fino al settembre 2016. Ma da dove prese i 60 miliardi? Dal nulla! Stampando moneta dal nulla. Che genio! Ma è possibile che un truffatore venga fatto passare per un genio della finanza? Dimostrò di essere un genio come truffatore mettendo al riparo le sue azioni come azionista della Goldman Sachs. Dopo la nomina a governatore della Banca d'Italia vendette le sue azioni e affidò il ricavato a un blind trust, un fondo di cui non controlla la gestione.                     

Le nostre fatiche quotidiane in cambio di un gran mucchio di pezzi di carta colorati


Testo di Marco Mosci

Non esiste in economia potere più forte di poter stampare denaro. La banca centrale europea ci "presterà" 209 miliardi e a scadenza del prestito ne restituiremo circa 190. Sembrerebbe un’occasione imperdibile e lo è..... ma per la banca centrale europea. La suddetta banca non ha messo da parte 209 miliardi lavorando, ma li sta semplicemente creando dal nulla; nel corso dei 10 anni invece col nostro lavoro e con le riforme che ci imporranno restituiremo 190 miliardi veri a loro. Quei 190 saranno soldi veri così come sarà reale il debito dello stato verso la banca nel corso di questi 10 anni. I 209 miliardi che ci presteranno, invece, stamani non esistono, esisteranno il giorno che ce li presteranno, di fatto stampandoli dal nulla e richiedendoceli reali attraverso il nostro lavoro.

La spietata legge di Murphy


Fonte: 
Bacheca FabioNews

Questo 2021 sembra iniziare con la famosa Legge di Murphy: Se qualcosa può andare storto, lo farà. Mario Draghi, il liquidatore dell'industria pubblica italiana, il sicario dell'alta finanza a bordo del panfilo Britannia nel 1992, il vicepresidente della criminale banca d'affari Goldman Sachs, tra gli esecutori del golpe finanziario di Mario Monti nel 2011, membro delle cricche affaristiche del Bilderberg, della Trilaterale e del Gruppo dei Trenta. Alcuni dicono: è rinsavito, ha abbandonato le posizioni neoliberiste. Permettetemi di non crederci.

Non sono queste false verità se persino Wikipedia ha smascherato le "prodezze" finanziarie di questo grande servitore della finanza internazionale, servitore anche degli ebrei della Goldman Sachs. Se l'Italia ha bisogno di questo grande truffatore per salvarsi allora bisogna concludere con Aristotele (Politica, libro VIII) che "ogni popolo ha il governo che si merita".  

Mario Draghi - Wikipedia

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