martedì 16 febbraio 2021

PERCHE' NON POSSIAMO ESSERE CRISTIANI E TANTO MENO CATTOLICI

La storia del cristianesimo è anche una storia di lotte tra diverse confessioni cristiane. Non bisogna dimenticare che anche i luterani e i calvinisti perseguitarono gli eretici. Ma eretici erano anch'essi per la Chiesa di Roma. Tutta la storia del cristianesimo è una storia ANTIEVANGELICA. Non vi è un solo passo dei Vangeli in cui si dica che i non credenti debbano essere perseguitati. S. Paolo, il vero fondatore del cristianesimo, ha scritto nella Lettera ai Romani che anche i pagani (e perciò anche i non credenti) si sarebbero salvati se avessero rispettato i dettami della "legge naturale iscritta nei cuori di tutti gli uomini". 
Rammentiamo ai cattolici qualche loro felice trascorso!
CACCIA ALLE STREGHE:
Fra il 1227 ed il 1235 fu instaurata l'Inquisizione contro le "streghe" e contro gli "eretici" con una serie di decreti papali
Nel 1252 Papa Innocenzo IV autorizzò l'uso della tortura per estorcere "confessioni" di stregoneria da parte delle donne sospettate. Questo papa criminale alla sua morte fu sepolto nel Duomo di Napoli con una iscrizione che inizia con queste parole: Hic superis dignus, requiescit Papa benignus......
Successivamente, Alessandro IV diede all'Inquisizione ogni potere di torturare ed uccidere, in caso di stregoneria coinvolgente l'eresia.
5 Dicembre 1484: Papa Innocenzo VIII emette la bolla “Summis desiderantes affectibus” sulle streghe, che ordinava di inquisire sistematicamente, per scoprire torturare e giustiziare le streghe in tutta Europa.
Nel "Malleus Maleficorum" (il maglio delle streghe) una sorta di "Manuale del perfetto inquisitore", gli "esperti" della Chiesa Cattolica (ovvero i frati domenicani Heinrich Kramer Institor e Jacob Sprenger) elencavano dettagliatamente quello che combinavano le streghe: «uccidono il bambino nel ventre della madre, così come i feti delle mandrie e dei greggi, tolgono la fertilità ai campi, mandano a male l’uva delle vigne e la frutta degli alberi; stregano gli uomini, donne, animali da tiro, mandrie, greggi ed altri animali domestici; fanno soffrire, soffocare e morire le vigne, piantagioni di frutta, prati, pascoli, biada, grano e altri cereali; inoltre perseguitano e torturano uomini e donne attraverso spaventose e terribili sofferenze e dolorose malattie interne ed esterne; e impediscono a quegli uomini di procreare, e alle donne di concepire…».
Dal 1257 al 1816 l'Inquisizione torturò e bruciò sul rogo milioni di persone innocenti. Erano accusate di stregoneria e di eresia contro i dogmi religiosi e giudicate senza processo, in segreto, col terrore della tortura.
Se “confessavano" erano dichiarate colpevoli di stregoneria, se invece "non confessavano" erano considerate eretiche, e poi arse sul rogo. Non sfuggiva nessuno.
Alcune erano sottoposte alla prova della pietra al collo, la presunta colpevole veniva cioè gettata in acqua legata a una pietra. Se annegava era innocente, se invece restava a galla era una strega ... in ogni caso moriva!
In tre secoli alcuni storici hanno stimato che furono sterminati nove milioni di streghe, all'80% donne e bambine. Le donne venivano violentate oltre che torturate; i loro beni erano confiscati fin dal momento dell’accusa, prima del giudizio, poiché nessuno era mai assolto.
La famiglia intera veniva spossessata di ogni bene; si dissotterravano persino i morti per bruciarne le ossa.
Il Malleus Maleficorum stabiliva che la strega accusata doveva essere "spesso e frequentemente esposta alle torture". Le cacce alle streghe erano campagne ben organizzate, intraprese, finanziate ed eseguite dalla Chiesa e dallo Stato.
Questo regime di terrore durò cinque secoli, sotto la benedizione di almeno 70 papi, tutti in qualche modo compromessi con questi orrendi crimini.
A cosa serviva il terrore? A dominare e sfruttare le popolazioni, sottomettere i ribelli, imporre una religione non voluta dal popolo e arricchire i dignitari (le autorità religiose) e i loro complici (gli inquisitori). Questi ultimi godevano di privilegi particolari ed erano al di sopra della legge.
Perché le donne costituivano il bersaglio preferito? Perché si voleva eliminare il principio femminile. Il ruolo naturale di guide da esse esercitato nella comunità minacciava il potere delle autorità (principio maschile). Le donne si occupavano della salute (gli uomini imparavano da loro) e trasmettevano le tradizioni; le più anziane arbitravano con saggezza le contese. Avevano un potere e una forza naturali, incarnavano la sovranità del principio femminile con i suoi valori di conservazione, protezione, aiuto reciproco, condivisione... trasmettevano forza alla popolazione.
Alcune personalità famose caddero vittime dell’Inquisizione. La più nota è senza dubbio Giovanna d'Arco, la pastorella che assunse il comando dell'esercito, salvò la Francia dall'invasione nemica e rimise in trono il legittimo sovrano. Fu però accusata di stregoneria ed eresia perché indossava i pantaloni e cavalcava come un uomo e fu quindi bruciata viva. Ora però è canonizzata.
Uomo o donna, chiunque usasse la testa costituiva una minaccia alla ricchezza e al potere di una minoranza di privilegiati e andava quindi eliminato.
Una donna simile veniva giudicata una strega e bruciata, dopo di che ci si impadroniva dei suoi beni. Qualunque donna non sposata dotata di un'abilità insolita o caratterizzata da un tratto particolare (per esempio i capelli rossi) rischiava l'accusa di stregoneria e quindi la morte.

1 commento:

  1. Non si può essere cristiani, né tanto meno cattolici perché trattasi di un coacervo di fregnacce dottrinali, dogmi, martirologi di dubbia autenticità. Rituali grotteschi, farseschi, pane e vino, sangue e carne, imeni più o meno intonsi, intatti, gravidanze miracolose. E poi odori di santità, mortificazione dei sensi. Scribi e farisei ipocriti, che gravano le spalle altrui di pesi che mai si sognerebbe di portare. Escatologia promessa, mai mantenuta, nessun regno di Dio instaurato sulla terra,ad onta delle innumerevoli generazioni passate, da quel dì.... E poi fiumi di sangue versato in nome di Dio, in nome di Cristo. Nessuna differenza dai sacerdoti babilonesi, dai loro Iddei crudeli.

    E poi per tanti altri motivi. Sarebbe lungo elencarli tutti.

    Non si può essere cristiani, né tanto meno cattolici. Troppo sacrificium intellectum! Forse basterebbe essere umani. Vivere prescindendo dall'aldila' evitando, se possibile, di cadere nel tranello di credere a ricompense, guiderdoni, da erogarsi post mortem. Il paradiso cristiano in cielo ricorda sinistramente il paradiso comunista in terra. Entrambi mentono. Quasi sicuramente.

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