Mi si dice che non si sa quali intrugli vengano messi nei vaccini. Si dice che modifichino il DNA. Tutto da provare. Io non sono contro i vaccini. Anzi, li raccomando a tutti. Più milioni di cavie vi saranno e meglio sarà per me che non voglio essere una cavia. Perché così saprò quali saranno i risultati. Ho la fortuna di non dover più lavorare e di non dover pertanto avere contatti sociali. Mi basta per ora rispettare le tre note norme (mascherina, distanza, lavaggio delle mani). Rimango fiero nemico degli aperturisti che sono quasi tutti bottegai, di cui per la maggior parte si può fare a meno, a cominciare dai ristoranti e dai bar. Disse un padre al figlio: se vuoi avere successo nella vita studia moltissimo, altrimenti datti alla politica. Parafrasando: studia moltissimo, altrimenti apri un ristorante o un bar.
Il punto non è il voler chiudere o meno i negozi, i bar o le palestre. Lo scopo principale dell'attuale caos creato ad arte dal Governo, è quello di sabotare in tutti i modi l'esistenza degli italiani, rendere la loro vita, la più complicata e più tormentata possibile,infastidendoli in mille modi, anche con la farsa delle varie regioni; rosse-gialle-arancioni.Continuando infine con l'ormai dichiarato intento ricattatorio, ovvero che se tutti quanti non accetteranno il vaccino, i luoghi di ristoro e socializzazione, come bar, spiaggie, luoghi di incontro ed esercizi pubblici in generale, continueranno a rimanere chiusi o aperti a singhiozzo.Il piano segreto(un segreto di pulcinella oramai) è quello di sfoltire la popolazione mediante la loro soppressione fisica a mezzo vaccinazione.Possibile che questo diabolico progetto non le sia ancora apparso chiaro sig.Melis?Comunque questo suo astio contro i ristoratori lo trovo un po' ridicolo mi consenta, perché se ben ricordo anche lei possedeva in passato un Cinema, che in quanto ad utilità è sullo stesso piano dei ristoranti e dei bar ed altrettanto non indispensabile come quest'ultimi.Ma ripeto,la questione è un'altra, è una questione di libertà, una questione politica, una questione di vita o di morte del popolo italiano.Non è certo quella di poter mangiare o meno un piatto di pastasciutta alla trattoria del paese.Pertanto mi aspetterei da lei sig.Melis un cambio di rotta, ovvero un deciso appoggio alle lotte e proteste dei ristoratori che rivendicano il diritto sacrosanto di poter lavorare e vivere in pace.E' anche nel suo, mio e/o nostro interesse una loro vittoria.
RispondiEliminaCome fa a sapere che ero proprietario di un cinema? Forse perché io stesso ne ho raccontato la vicenda giudiziaria nel mio blog. Dopo 22 anni l'incredibile vicenda giudiziaria è ancora in Cassazione per chiedere la nullità o annullamento della fraudolenta vendita tramite liquidatore la cui nomina era stata dichiarata illegittima. Fu nominato su richiesta di due pseudo fratelli (che avevano complessivamente solo il 34%). Chi ha comprato è rimasto senza soldi e senza locale perché ne ho io il possesso in attesa che la Cassazione decida sulla proprietà. Il mio possesso è inutile perché non posso né venderlo né utilizzarlo per altra attività non figurandone proprietario. Il cinema aveva una sua funzione sociale come luogo di sana aggregazione perché si sentivano i commenti o le risate del pubblico (se si trattava di un film comico). Vedere un film in solitudine tramite la TV o una cassetta può essere deprimente. Oggi con le piccole multisale non è più così. Dire che vi sia un piano per sfoltire la popolazione è da complottisti estremi. Dei ristoratori ME NE FREGO. Sono dei pericolosi parassiti. CHI LI FREQUENTA SI ROVINA LA SALUTE. Se ne può fare a meno. Anzi, i salutisti ne debbono fare a meno.
RispondiEliminaP.S. I due fratelli (due farabutti, l'uno morto nel 2003 per cancro al mediastino e l'altro più grande di me di 3 anni ancora in vita ed uscito dalla società solo nel 2007)mi volevano costringere a vendere per sanare i loro debiti PERSONALI. Mi sono incamerato la quota del morto.
RispondiEliminaSembra che si definisca "brain fog" (nebbia cognitiva), ed è conseguente alla carenza di contatti sociali a seguito dell'isolamento forzato. Detta "nebbia" ci rende meno flessibili nel trarre le giuste conclusioni.
RispondiEliminaCordiali saluti
Io vivo in isolamento NON forzato e non ho la nebbia cognitiva. Anzi, ho terminato e inviato all'editore RUBBETTINO il testo intitolato SCIENZA FILOSOFIA E TEOLOGIA. Sottotitolo: Che cos'è veramente il diritto naturale.
RispondiEliminaChiedo venia professore per essermi dimenticato di precisare che volevo riferirmi alla sconcertante tesi di Pippo sull’origine e lo scopo della pandemia.
RispondiEliminaDevo però aggiungere che la sua posizione “prima gli altri facciano da cavia e poi mi vaccino anch’io” non sembra accettabile, posto che se tutti facessero come lei …
Colgo l’occasione per offrirle una riflessione sul concetto di “inessenziale”.
Ho provato a pensare a quello che è davvero essenziale e, a furia di sfrondare, mi sono trovato direttamente fra quelle tribù che ancora oggi, in alcuni territori del mondo, vivono in modo molto semplice.
Ciò mi ha fatto constatare che il mio mestiere di esperto di amministrazione e la sua professione di scrittore e professore di filosofia in realtà sono inessenziali. Questo mi suggerisce che il confine fra essenziale ed inessenziale sia molto flessibile e dipende da dove ciascuno pone l’asticella che lo marca.
Siamo l’unica specie vivente che ha scelto volontariamente di vivere in modo totalmente artificiale creando e costruendo milioni di cose che ci appagano nei nostri desideri, pur non avendo alcuna essenzialità ma molta utilità.
Dunque perché negare ad altri, che amano cose individualmente inessenziali ma collettivamente accettate, di fruirne con tanto astio e livore?
Che ne pensa?
E se tutti studiassero, come lei sembra suggerire, chi si dovrebbe occupare di tutte le attività che non richiedono una laurea? Per esempio coltivare cavoli e patate?
Perché tanto malcelato disprezzo per chi sceglie un’altra “professione”?
Cordiali saluti
Professore, si faccia vaccinare: rischia parecchio in caso di accesso in un ospedale anche semplicemente per un controllo medico.
RispondiEliminaIl 4 marzo ho avuto un ricovero di 2 giorni e due notti a causa di una stenosi del canale midollare, che si è cercato in camera operatoria di allargare e di ripulire dalla aderenze alle vertebre. Senza alcun beneficio. Quattro giorni fa nello stesso reparto ho subito una infiltrazione di cortisone in camera operatoria. Anche in questo caso nessun beneficio evidente. Rimane l'intorpidimento delle gambe da sotto il ginocchio ai piedi. Ma senza dolori né alla schiena né alle gambe. Ho in programma una riabilitazione fisioterapica per l'attivazione dell'apparato muscolo-scheletrico. Dall'ospedale mi hanno chiamato per stabilire un giorno per fare il vaccino, ma non in ospedale, bensì in un capannone della fiera di Cagliari. Ho rifiutato per ora. Ho altri problemi, quello delle gambe. Come si vede l'accesso in ospedale non ha comportato conseguenze negative anche perché tutto il personale medico infermieristico è vaccinato.
RispondiEliminaChiedo venia professore per essermi dimenticato di precisare che volevo riferirmi alla sconcertante tesi di Pippo sull’origine e lo scopo della pandemia.
RispondiEliminaDevo però aggiungere che la sua posizione “prima gli altri facciano da cavia e poi mi vaccino anch’io” non sembra accettabile, posto che se tutti facessero come lei …
Colgo l’occasione per offrirle una riflessione sul concetto di “inessenziale”.
Ho provato a pensare a quello che è davvero essenziale e, a furia di sfrondare, mi sono trovato direttamente fra quelle tribù che ancora oggi, in alcuni territori del mondo, vivono in modo molto semplice.
Ciò mi ha fatto constatare che il mio mestiere di esperto di amministrazione e la sua professione di scrittore e professore di filosofia in realtà sono inessenziali. Questo mi suggerisce che il confine fra essenziale ed inessenziale sia molto flessibile e dipende da dove ciascuno pone l’asticella che lo marca.
Siamo l’unica specie vivente che ha scelto volontariamente di vivere in modo totalmente artificiale creando e costruendo milioni di cose che ci appagano nei nostri desideri, pur non avendo alcuna essenzialità ma molta utilità.
Dunque perché negare ad altri, che amano cose individualmente inessenziali ma collettivamente accettate, di fruirne con tanto astio e livore?
Che ne pensa?
E se tutti studiassero, come lei sembra suggerire, chi si dovrebbe occupare di tutte le attività che non richiedono una laurea? Per esempio coltivare cavoli e patate?
Perché tanto malcelato disprezzo per chi sceglie un’altra “professione”?
Cordiali saluti
Ad Ambrogio Negri
RispondiEliminaLe ho risposto con il post
domenica 18 aprile 2021
HO SVOLTO ANCH'IO UN' ATTIVITA' INESSENZIALE?
Il 30% dei vaccinati morirà in 6 mesi, massimo 1 anno.Il cavallo di Troia ci verrà iniettato tramite il vaccino mRNA. (Dottoressa Sherry Tempenny)
RispondiEliminaL'articolo prosegue con una dettagliata spiegazione dei meccanismi attraverso i quali queste sostanze presenti nel vaccino faranno a pezzi tutti i nostri organi interni, i polmoni innanzitutto.
Altro che definirmi complottista.Informatevi se ci tenete alla pelle.Altro che balle...Poi fate come volete ovviamente,la pelle è vostra.
Caro Pippo, alla data di ieri nei paesi di cui si conoscono i dati sono state somministrate 670 milioni di dosi di vaccino. Per semplicità di calcolo, supponiamo che tutti abbiano ricevuto due dosi, ciò significa 335 milioni di soggetti.
RispondiEliminaIl 30% di questi è 100,5 milioni di soggetti.
Poiché le vaccinazioni sono iniziate verso metà dicembre del 2020, per qualcuno sono già trascorsi 4 mesi.
A questo punto sembra logico chiedersi, ma questo 30% morirà improvvisamente, senza accusare nessun sintomo premonitore, oppure dovrebbero già esserci ospedali intasati di malati da vaccino?
Non sembra una barzelletta piuttosto che frutto di complottisti?
Per buona pace dei diffidenti, sono appena tornato dal centro vaccinale del mio paese, dove io e mia moglie, ben consapevoli della nostra idiozia, abbiamo ricevuto la prima dose di AstraZeneca.
Speriamo di rientrare nel 70% dei sopravvissuti!
Cordiali saluti.
Ma lei è un irresponsabile come minimo!Lo sa che Astra Zeneca in Italia è stato sospeso per polizia, carabinieri, militari ed affini? In quanto, troppi di questi erano stati colpiti da forti febbri e dolori vari nel loro fisico ed erano diventati inabili a svolgere le loro quotidiane mansioni.A Roma addirittura una moltitudine di vigili si era ammalata, a causa delle gravi reazioni avverse post vaccino.In Francia Astra Zeneca è stato sospeso sotto i 55 anni, pertanto la 2° dose verrà somministrata con altri tipi di vaccino. Infine; in Danimarca e Norvegia l'Astra Zeneca l'hanno definitivamente bandito, cancellato per sempre dai loro Paesi.Addirittura il ministro della salute norvegese, ha dichiarato:"il pericolo di morire per il vaccino è superiore alla possibilità di morire per il covid".Comunque se tali ferali notizie la lasciano ancora indifferente, c'è poco che io possa aggiungere.Per correttezza avvisi però sua moglie, dei gravi rischi cui potrebbe facilmente incappare vaccinandosi.Detto questo, buona fortuna ad entrambi.
RispondiEliminaDal quotidiano La Stampa
RispondiEliminaGià vaccinato con la seconda dose di Pfizer, contagiato dalla variante sudafricana: primo caso in Piemonte
paola scola
Scatta l'allarme dell'Aifa, Magrini: “Se ci saranno poche dosi rivaluteremo i limiti d’età”
Mio commento: allora il migliore vaccino Pfizer non preserva da ulteriori contagi? Io aspetto
A me francamente, avendo lavorato per circa 30 anni sia nell’industria farmaceutica che nella sanità, benché come amministrativo ma a livelli tali da maneggiare le informazioni delle segrete stanze, tutte queste manfrine mi fanno venire in mente molte parole che terminano in “aggine”.
RispondiEliminaA titolo esemplificativo ne riporto quelle che iniziano per “a” e “b”: Alloccaggine asinaggine astrusaggine avventataggine baloccaggine balordaggine bambinaggine bessaggine bischeraggine buaggine buassaggine buffonaggine bugiardaggine.
Ovviamente riferite agli studiosi ed esperti che sostengono le tesi, mentre trovo un po’ di commiserazione per i loro seguaci.
Cordiali saluti