Con quel voi intendo riferirmi a tutte le istituzioni pubbliche indirettamente responsabili degli incendi. Mattarella, l'abusivo del Quirinale, come sempre lo definisco, ha detto che gli incendiari dovranno avere sulla coscienza ciò che hanno fatto. Che stronzate si debbono sentire da un capo dello Stato. Ma finalmente qualcuno ha capito che molteplici sono la cause che inducono gli incendiari ad attuare i loro crimini. Per la prima volta ho sentito dire che tra le cause vi è "la mafia dei pascoli". E chi sono i mafiosi dei pascoli? Sono i pastori. Questi criminali hanno interesse ad incendiare la vegetazione per allargare i territori destinati al pascolo. Con le prime piogge la cenere agisce come fertilizzante del terreno per far crescere più fitta e più rigogliosa l'erba. Pertanto occorre una legge che vieti assolutamente il pascolo in tutti terreni bruciati. E' il caso di dire che bisogna tagliare l'erba sotto ai piedi dei pastori criminali. Sono stati scoperti e arrestati due pastori padre e figlio che, dopo aver già appiccato vari incendi, avevano programmato un incendio per il 15 agosto. Questi due criminali dovrebbero essere eliminati per dare un forte esempio. I proprietari dei terreni debbono essere resi responsabili della loro salvaguardia. Sui terreni bruciati bisogna imporre l'assoluto divieto di costruzione. Ma non è da escludere che vi sia un'altra specie di criminalità dovuta all'industria che gira intorno ai sistemi antincendio. Non è poi tanto paradossale che siano i proprietari dei canadair e degli elicotteri a trarre profitto dall'uso di questi mezzi. Più se ne fa uso e maggiore è il profitto che ne traggono questi altri criminali. Pertanto è necessario che tutti i mezzi antincendio siano proprietà dello Stato, che ne deve fornire le Regioni senza doverli prenderli in affitto da altri Stati. Né si può escludere un terzo tipo di criminalità dovuta agli stessi forestali e ai vigili del fuoco quando essi vengano assunti per lavoro stagionale. Può essere anche la vendetta di disoccupati che vogliano essere assunti in pianta stabile tra i forestali. Tutti dicono che bisogna aumentare le pene. Se si continua a dire queste stronzate nessun aumento delle pene distoglierà gli incendiari dal distruggere la natura. Questi criminali debbono essere eliminati per sempre. Soltanto la pena di morte li potrebbe distogliere dall'avere interesse a fare gli incendiari. Alcuni sono stati scoperti. Le loro colpe sono così orrende che la loro messa a morte sarebbe la fine degli incendi. Chi avrebbe l'ardire di dire che gli incendiari continuerebbero ad esistere se per essi, scoperti anche ponendo su di essi una taglia, vi fosse la pena di morte? Pertanto il maggiore colpevole è lo Stato che non ha mai provveduto a porre in atto tutti i mezzi per prevenire gli incendi togliendo agli incendiari ogni possibilità di trarre profitto dalla loro criminalità.
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
Approvo entusiasticamente tutto quello che ha scritto.Se fosse possibile mi offrirei volontario per l'esecuzione capitale dei responsabili degli incendi, sia per i mandanti che gli esecutori.Ovviamente in forma anonima,(incappucciato) per evitare ritorsioni e/o vendette verso i parenti.Unica concessione ai condannati, lascerei loro la scelta del tipo di esecuzione da applicarsi.Come si faceva ai bei tempi passati, quando si viveva nelle vere civiltà, durante le diverse epoche d'oro che si sono via via succedute e non nello schifo e nella barbarie in cui si dibatte oggi l'umanità.Sogno?Eppure una volta era cosi.
RispondiEliminaIl 4 agosto 2021 il prof. Melis, nell’articolo “COME NELLA SARDA CARTA DE LOGU SI PUNIVANO GLI INCENDIARI", suggeriva che agli incendiari si dovrebbe tagliare la mano e Pippo ha commentato: “Beh, non esageriamo, lo Stato non deve eguagliare il delinquente in crudeltà. Basterebbe la pena dell'ergastolo, sicuro e garantito per i piromani colti sul fatto o incriminati da prove certe. Non è uno scherzo l'ergastolo, ma quello vero come negli USA, non quello finto che c'è da noi.”
RispondiEliminaOra, invece, sarebbe disposto a fare il boia.
Complimenti per la coerenza!
Cordiali saluti
Evidentemente Pippo ha riflettuto ulteriormente sulla gravità dei crimini commessi dagli incendiari dopo che ha letto ciò che ho aggiunto nel mio successivo articolo.
RispondiEliminaRisposta al commento del sig. Ambrogio Negri.
RispondiEliminaho cambiato parere, oltre che per i motivi anticipati dal prof.Melis e da me confermati, anche per il fatto che, a causa di questo crimine odioso, migliaia di animali di varie specie, sia selvatici che di fattoria e/o compagnia, fanno una morte orribile e questo per i miei principi è intollerabile.Pertanto nessuna pietà per chi si macchia di tali nefandezze contro creature innocenti ed indifese quali sono i miei amici animali.
Come può facilmente giudicare sig. Negri, sono coerentissimo.
Quando veniva distribuita la coerenza, alcuni stavano ordinando un decaffeinato senza zucchero con un bombolone alla crema.
RispondiEliminaCordiali saluti
La contraddizione esiste se si presenta nello stesso tempo (caffé senza zucchero e bombolone alla crema) non in tempi successivi
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