Veca, nella sua confusione tra morale e diritto, ha rimasticato il contrattualismo di John Rawls, rimasto famoso per il suo Una teoria della giustizia, che fece scorrere fiumi di inchiostro nel suo immeritato successo. A Rawls ho contrapposto il suo collega, all'Università di Harvard, Robert Nozick, l'unico grande filosofo contemporaneo che basò sul diritto naturale la sua opera principale Stato, Anarchia e Utopia dove coerentemente, in replica al contrattualismo di Rawls, contrapponendosi ad esso, ricostruisce una società fondata su principi liberaldemocratici che ne presuppongono le condizioni logiche. L'unico grande filosofo che, sempre per ragioni di coerenza, demolisce ogni forma di antropocentrismo in base al diritto naturale che, in quanto tale, non può essere ristretto alla sola natura umana. In questo modo contrastando ogni forma di relativismo culturale. Riporto sotto quanto ho scritto su Veca in un mio libro in corso di pubblicazione presso l'editore Rubbettino con il titolo Scienza, filosofia e teologia. Sottotitolo: Che cos'è veramente il diritto naturale.
Salvatore Veca (La società giusta. Argomenti per il contrattualismo, Il Saggiatore 1982; Questioni di giustizia, Pratiche 1985) ha creduto di poter porre d'accordo Rawls con Kant e con il prescrittivismo di Hare moralizzando la giustizia con il dedurre l'eguaglianza dei partecipanti al contratto dal concetto di persona e di dignità (La società giusta) invece di considerare l'eguaglianza come condizione logica del patto. Ne consegue una ancora più marcata concezione morale del diritto, del tutto inservibile. Veca non si accorge che la norma del rispetto degli altri presuppone un principio che non può essere dedotto dal contrattualismo, che deve presupporre la liceità del patto (come già osservarono Hobbes e Pufendorf). Il principio neminem laedere ricavabile dal diritto naturale, inteso come diritto all'autoconservazione, è anche diritto all'autodifesa da un diritto naturale altrui che contrasti con il proprio (come nel rapporto preda-predatore).
[2] Nozick accetta il principio di Locke secondo cui il diritto alla proprietà di una terra si estende sin dove arriva la capacità di lavorarla. Il latifondo eccede tali capacità.
[3] Ibid., pp. 185-94.
4 ore fa — Il posto di Salvatore Veca nel repertorio della filosofia contemporanea è stato fissato precocemente come quello del “neocontrattualista” ..
sto tizio sara' un altro simile al Albert Pike fodatore del KU KLUX KAN , culo e camicia con il Mazzini che scrisse la sua verita' in Dogma e Morale ?
RispondiEliminahttps://www.nelnomedellaverita.it/mypdf/Morals_and_Dogma_Italiano.pdf