Chi riesce a pensare che Draghi voglia rimanere capo del governo sino al 2023 e poi scomparire nell'anonimato lasciando ad altri la presesidenza della Repubblica? Potrebbe anche essere ma è molto improbabile. Egli deve portare a termine la politica del Recovery Fund e solo lui può farlo come ex banchiere della BCE. Anche se non ho mai capito che meriti abbia avuto costui se non quello di avere acquistato titoli di Stato italiani per non fare innalzare troppo i tassi di interesse dei BTP. Ricordiamoci chi è stato costui. E' stato intrallazzato con gli ebrei per il salvataggio della Goldman Sachs. E poi fu presente nella famosa riunione dei potentati economici sullo Royal Yact Britannia dove si decisero i destini economici degli Stati in esso rappresentati. Fu un faccendiere dedito alle speculazioni. Nessuno ha mai saputo dove abbia nascosto i suoi alti proventi. Non può rinunciare a questo punto a seguire le orme di Carlo Aurelio Ciampi, un altro banchiere divenuto presidente della Repubblica. Ma per non rinunciare alla presidenza della Repubblica ha bisogno di uno che gli tiri la volata sino alle elezioni politiche del 2023 senza che vi sia uno che gli occupi il posto al Quirinale per sette anni. Ha bisogno per questo di un uomo di paglia, di un prestanome che gli conservi il posto per un anno a partire dal febbraio del 2022. E chi può essere costui se non il grigio Mattarella nonostante questi per apparire modesto si scherinisca dicendo che non accetterebbe di essere rieletto tirando in ballo le passate affermazioni di Giovanni Leone che aveva detto che la rielezione per un secondo mandato sarebbe stato anticostituzionale? FALSO! Nella Costituzione non vi è un articolo che impedisca ad un presidente della Repubblica di essere rieletto. Tanto è vero che Napolitano fu rieletto e rimase in carica per altri due anni in attesa che i partiti si mettessero d'accordo su un altro nome. E scappò fuori lo sconosciuto Mattarella, privo di qualsiasi merito. Il grigio Mattarella tirerà la volata a Draghi riscaldandogli la poltrona al Quirinale sino alle politiche del 2023. E ciò in fondo è un bene perché in questo modo il nuovo presidente della Repubblica verrebbe eletto da una nuova maggioranza parlamentare, non da quella attuale che è una arlecchinata tenuta insieme da Draghi. E il Bomba Renzi non potrebbe con la sua pattuglia attuale, destinata a scomparire, determinare una seconda volta la nomina del nuovo presidente della Repubblica, che, in caso di vittoria del centro destra potrebbe anche non essere Draghi. E sarebbe la beffa che si meriterebbe.
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
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