...come Sabino Cassese e Carlo Nordio. Ma la soluzione migliore sarebbe lasciare al Quirinale "l'uomo senza qualità" Mattarella perché sconti il suo grigiore rimanendo per un altro anno al Quirinale in modo che non sia più l'attuale scomparsa maggioranza parlamentare ad eleggere il nuovo presidente della Repubblica, che dovrebbe essere eletto dopo le elezioni politiche del 2023. Così si eviterebbero le lotte tra partiti mercateggianti e le lotte intestine nei partiti. Ma perché non si è mai pensato di fare eleggere il presidente della Repubblica dal popolo riducendone il mandato a 5 anni?
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
@Buongiorno,
RispondiEliminale "razionali" CONSIDERAZIONI di buon senso esposte, SONO del TUTTO condivisibili sia nella FORMA che nella SOSTANZA, ad esempio NON si capisce il PERCHE' la durata DEVE essere di 7 anni e NON di 5, come del resto quella parlamentare PERCHE'!?. Infatti le maggioranze politiche possono nell' arco del TEMPO cambiare radicalmente, come di fatto è ORA successo che da una maggioranza "raffazzonata" di centro-SX, oggi si ha una di centro-DX anche se INSTABILE pure essa. Colgo l' occasione per AUGURARE, seppur in un momento molto difficile, delle liete e serene FESTIVITA' e tanta tanta tanta SALUTE a TUTTI !!!
SDEI/Sergio
Caro Sergio
RispondiEliminaringrazio ma per quanto riguarda la salute è da un anno che sto combattendo contro le conseguenze di una stenosi del canale vertebrale. Il 4 marzo con ricovero di 2 giorni in ospedale mi sono sottoposto a un mini intervento di periduroscopia (allargamento del canale vertebrale) perché avevo le gambe intorpidite a causa della mancanza di scorrimento della corrente nervosa nelle gambe (ma soprattutto della destra mentre la sinistra poteva andare ancora bene). Tutto è precipitato quando mi è stato consigliato di farte l'ozonoterappia. Da allora sono apparsi dei dolori per cui sto facendo sedute di terapia del dolore. Sono imbottito di antidolorifici. Tutti i neurologi e neurochirurghi mi hanno detto che il mio caso non è grave e che pertanto è sconsigliabile la chirurgia vertebrale. Ho fatto gli esami del sangue e dell'orina e risulta che ho i valori tutti normali. Allora posso dire di essere "contento di morire sano" come disse scherzosamente Woody Allen.
Petrolini,che era affetto da una forma grave di angina pectoris, al medico che lo stava visitando a letto e gli stava dando notizie confortanti, evidentemente dall'attore non credute rispose: "grazie dottò, cosi moro guarito..."
RispondiEliminaQualche ora fa avevo dei dolori alle gambe. Ero disperato. Poi ho preso un sonnifero e il solito antidolorifico Palexia 100 da prendere due volte al giorno. Mi sono addormentato e risvegliatomi in questo momento non ho più dolori ma solo intorpidimento. Martedì debbo fare con scetticismo la quarta degli otto sedute di terapia del dolore da cui per ora non ho tratto benefici. Consiste in una iniezione di antinfiammatorio e cortisone alla base della colonna vertebrale. Mi ha detto una fisioterapista che una signora molto anziana che camminava con dolori alle gambe e doveva appoggiarsi ad un supporto con rotelle per camminare è stata operata al MaterOlbia e ha ripreso a camminare normalmente. Nonostante tutti i neurologi e neurochirurghi mi abbiano sconsigliato la chirurgia alla schiena penso che dovrò rivolgermi anch'io al MaterOlbia. Avevo in mente di rivolgermi all'Istito Besta di Milano che è considerato il migliore in Italia e tra i migliori nel mondo per la neurologia e la neurochirurgia. Sto apportando le ultime correzioni da aggiungere ad una lunga serie di correzioni da inviare oggi all'editore Rubbettino per il mio libro "Scienza filosofia e teologia". Sottotitolo: "Che cos'è veramente il diritto naturale".
RispondiEliminaAnch'io sono conciato male.Soffro di patologie cardiache molto serie e vado avanti a pastiglie.Oramai sono un paziente cronico e non vedo nulla di buono nel mio futuro.Oramai mi sono rassegnato, mi tengo pronto al peggio...E'la vita che mi presenta il conto,perché in tutti gli anni giovanili non avevo mai dato la minima importanza alla dieta e mi nutrivo esageratamente e malamente e adesso pago il conto.Credo che adesso sia tardi per correggermi e alimentarmi come un frate trappista.Anche la scuola però ha le sue colpe, perché se ai tempi ci fossero state materie come: " I corretti stili di vita" e: "Per una corretta dieta" nei programmi scolastici, oltre alle solite: Storia- Geografia- filosofia ecc..ecc.. milioni di persone in Italia oggi sarebbero ancora vive e non decedute per varie patologie.Dato che dai miei genitori, che erano persone sempliciotte diciamo,non si era mai toccato questo importante argomento.Va beh...
RispondiEliminaA Rita Levi Montalcini, morta ultracentenaria, chiesero, come al solito si domanda ai centenari, quale fosse il suo stile di vita. Rispose: mangiare poco. Chi ama mangiare si accorcia la vita. Io sono vegetariano da quando avevo 10 anni e vidi dei buoi correre impazziti dopo essere fuggiti dal mattatoio, che allora si trovava in una strada centrale di Cagliari. Poi i mattatoi furono spostati dai centri abitati per non turbare l'ipocrisia di chi mangia carne. Umberto Veronesi (vegetariano) disse sempre che la carne causa il cancro all'intestino e al pancreas. Già Rousseau in due note del "Discorso sull'origine e i fondamenti della diseguaglianza tra gli uomini" notava che l'organismo umano era quello di un animale erbivoro, e considerava soprattutto la dentatura (con forti molari che gli erbivori debbono avere per triturare le erbe) e la lunghezza dell'intestino che negli erbivori è assai lungo come nell'uomo dove può raggiungere i 12 metri. Nei carnivori è assai corto perché debbono espellere quanto prima le sostanze azotare e tutte le sostanze tossiche delle feci come residuo delle carni. Da notare che gli animali erbivori non sono mai sogetti a tumori, al contrario dei carnivori (come i cani e i gatti).
RispondiEliminaSe vuoi avere una sana vecchiezza, agisci da vecchio in giovinezza. Adagio della nonna, la mia. Se ne andò all'età di 83 anni, circa quaranta anni fa. Non era una igienista, prediligeva le carni grasse, i farinacei. Predicava bene e razzolava male. Ma era simpatica, e non era un prete.
RispondiEliminaPure io sono malmesso di salute. Non ho fatto una vita sana. Curva minore del viver m'avanza... Molto minore. Però sono arrivato a settanta anni, e prima o poi dobbiamo abbandonare la navicella. Parola di Seneca.
Ricordo il triste saluto ad Alessandro, un caro amico. Morto a 56 anni. Aveva appena comperato casa, e si era sposato. Un po' in ritardo. Vegetariano, non beveva, non fumava, non faceva tardi, mai accettò un invito a pranzo oppure a cena. Arrampicava in montagna, camminatore instancabile sugli Appennini, sulle Alpi. Morì devastato da tumori in metastasi in tutto il corpo. Irriconoscibile. Non ci fecero vedere la salma. Provai unn misto di disgusto, di ribellione, durante la funzione di commiato, davanti al cofano sigillato. Chi o qualcuno si fa beffe di noi. A chi, o a qualcuno, spetta l'ultima parola. Salute ed auguri a tutti, non solo per le feste.