Sembra che solo i candidati del PD e dintorni non siano divisivi. Sembra che uno che si è reso noto per il Bunga Bunga, per le cene eleganti, per la (falsa) nipote di Mubarak, per l'asserita evasione di 7 milioni di euro, che sembra assurda su una dichiarazione di circa 700 milioni di euro, non possa essere candidato alla presidenza della Repubblica. Sembra insomma che l'elezione di Berlusconi sputtanerebbe l'immagine dell'Italia. Ma chi può negare che comunque Berlusconi è l'unico che per circa vent'anni ha condizionato tutta la politica italiana? Berlusconi è come Alberto Sordi nel cinema. Ha rappresentato meglio l'Italia nella immagine, con i suoi meriti e con i suoi vizi. Altri possibili concorrenti sono figure paragonabili alle comparse del cinema. Non hanno carisma e, se pure hanno dei meriti personali, questi non hanno mai avuto rilevanza internazionale. Non si può negare che Berlusconi è uno che ha segnato economicamente l'Italia creando decine di migliaia di posti di lavoro. Vi è qualcun altro che possa vantare tale mertito? E' uno che ha avuto successo nella vita e dunque è stato invidiato e perseguitato anche dalla magistratura in mano alla sinistra. Pensate che Berlusconi come presidente della Repubblica diverrebbe presidente del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), che io ho ribattezzato Corporazione di Stampo Mafioso. E' evidente che questa Corporazione abbia terrore di Berlusconi che potrebbe fare approvare delle leggi che finalmente pongano fine al super potere dei magistrati, che non pagano mai nemmeno per gli errori più gravi che scientemente abbiano commesso. Debbono essere cambiate le leggi che determinano la carriera dei magistrati, che fanno carriera (con aumento dello stipendio) per sola anzianità senza che vi siano degli esami sulla base dei quali venga controllata la loro capacità di ragionare. Mi ricordo che Berlusconi aveva detto che i magistrati dovevano essere sottoposti a visita psichiatrica nel caso di sentenze aberranti. E aveva ragione. Ne so io qualcosa che dopo 23 anni sono costretto a combattere in sede civile a causa di sentenze così pazzesche che fanno sorgere persino il sospetto di corruzione o collusione. Faccio un esempio: un giudice convalidò la nomina di un liquidatore, e perciò l'avvenuta vendita da lui posta in essere, scrivendo che il liquidatore non era tenuto ad attendere una sentenza che riguardasse la validità della sua nomina perché, si sa, "le sentenze sono sempre imprevedibili" (sic). Ma proprio per questo il liquidatore si sarebbe dovuto astenere dal vendere perché la sentenza avrebbe potuto essere favorevole a me (come lo fu) rendendo illegittima la sua nomina, dichiarata ABNORME. La sentenza con cui veniva a cadere l'unico motivo per cui era stata fatta la sua nomina uscì dopo la vendita. Nonostante ciò la vendita fu ritenuta valida perché era avvenuta prima della revoca della sua nomina pur dichiarata abnorme. Dunque vince chi furbescamente riesce a precedere una sentenza a lui contraria. Un giudice che arrivi a questa conclusione non dovrebbe forse essere sottoposto a visita psichiatrica?
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
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