Il PD, non avendo un candidato cosiddetto non divisivo, sta pensando di promuovere un secondo mandato per Mattarella, pur contro la sua dichiarata non disponibilità. Non poteva ufficialmente dire il contrario. Ma che cosa capiterebbe con un secondo mandato di non più di 2 anni come lo fu quello di Napolitano (nel 1956 aveva 32 anni e disse che i carri armati sovietici avevano riportato la pace in Ungheria. Sì, certo. Ma con migliaia di morti e il capo del governo Imre Nagy e il generale Maleter impiccati). Tanto per ricordare che razza di presidenti abbiamo avuto. Quasi tutti ricordano con simpatia Sandro Pertini. Lo ricordano anche per avere esultato a Madrid quando l'Italia vinse il campionato mondiale di calcio. Dovrebbero ricordarlo per aver fatto parte dell'autonominatasi giunta militare con Riccardo Bauer e Giorgio Napolitano, e ciò nonostante futuro presidente della Repubblica. Questi tre organizzarono, da veri terroristi, il vigliacco attentato di via Rasella che provocò la rappresaglia delle Fosse Ardeatine. Se Mattarella venisse confermato sarebbe il suicidio del PD. Ma poiché il PD è formato da PDoti, ben rappresentati da Letta, non capisce che farebbe il gioco della destra perché Mattarella rimarrebbe sino alle elezioni politiche del 2023 e il nuovo capo dello Stato non verrebbe eletto da questa falsa maggioranza parlamentare con il contributo dei 5S, che sono stati la più grande anomalia delle elezioni del 2018. Il 33% avuto nel 2018 grazie al reddito di cittadinanza, che, pur giusto, non ha offerto tuttavia alcun lavoro, alle prossime elezioni è destinato a liquefarsi.
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
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