sabato 22 gennaio 2022

QUER PASTICCIACCIO BRUTTO DEL QUIRINALE (PARAFRASANDO C.E.GADDA)

Draghi è l'unico collante di questa fasulla maggioranza. Se andasse al Quirinale l'attuale maggioranza si scioglierebbe ma non si saprebbe quale altro governo si formerebbe. Certo è che questa legislatura continuerebbe perché nessuno, soprattutto i 5S, vorrebbe le elezioni anticipate per poter arrivare a maturare il vitalizio per cui occorrono quattro anni sei mesi e un giorno. E per di più questa legislatura ha voluto il suicidio di molti parlamentari con la riduzione dei deputati da 615 a 400 e dei senatori da 315 a 200. Conviene dunque a quasi tutti che il banchiere rimanga al governo. Ma chi inviare al Quirinale? Dopo la rinuncia di Berlusconi (ammesso che sia sincera) né il centro destra né il centro sinistra hanno un candidato non divisivo. Sono stati proposti dei nomi che non hanno alcuna personalità. Se si propone persino un Casini, che nella sua vita non ha fatto alcun mestiere, oppure un vecchio rottame democristiano come Rosy Bindi, vuol dire che siamo alla frutta. Perché non eleggere per esempio un giurista di chiara fama? Mi viene in mente Sabino Cassese. Oppure un ex magistrato come Carlo Nordio. Alla fine non è da escludere che si finisca in un vicolo cieco e, contro la volontà del grigio Mattarella, che ha fatto già gli scatoloni per traslocare dal Quirinale, vadano da lui in ginocchio per pregarlo di restare. E molti sono di questo avviso. Come soprattutto i 5S. Che non capiscono che Mattarella rimarrebbe sino alle elezioni del 2023 quando probabilmente vi sarebbe una maggioranza di centro destra che eleggerebbe il sostituto di Mattarella con la quasi scomparsa dei 5S.

Casinò Italia

               

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