Gli anni che si hanno sono quelli (se non sono mesi o giorni) che ci rimangono da vivere. E nessuno può sapere quanto ancora vivrà, tranne che abbia una grave e incurabile malattia che gli faccia tristemente sapere di avere ancora poco da vivere. E' dunque errato domandare quanti anni hai. Bisogna domandare quanti anni non hai perché gli anni vissuti non si hanno più a disposizione.
Con l'intenzione di sfotterlo diceva un ragazzo ad un vecchio che camminava curvo e lentamente appoggiandosi ad un bastone: brutta cosa la vecchiaia vero? Hai ragione ragazzo mio, rispose il vecchio, così brutta che ti auguro di non arrivarci.
Ho terminato la lista di correzioni da inviare a fine agosto al noto editore Rubbettino per il mio libro enciclopedico di 416 pagine intitolato: Scienza, filosofia e teologia. Sottotitolo: Che cos'è veramente il diritto naturale.
In esso demolisco le interpretazioni filosofiche della scienza contemporanea improntate al soggettivismo e al costruttivismo perché interpretano le teorie scientifiche come costruzioni della mente umana, mentre gli stessi scienziati rivendicano una corrispondenza delle formule fisiche alla realtà naturale o totalmente o approssimativamente. Già Galileo ne Il saggiatore aveva scritto che la natura è fondata sulla matematica, e ad essa si adegua la mente umana. La relatività ristretta e generale di Einstein non sono una falsificazione della fisica di Newton, come scrisse il famoso filosofo della scienza Karl Popper, perché inglobano la fisica di Newton in un contesto dell'universo più ampio. Esamino il pensiero dei maggiori fisici contemporanei e quello dei più importanti filosofi del XX secolo, non trascurando riferimenti alla filosofia antica e moderna. Passando all'ambito del diritto demolisco ogni forma di giuspositivismo, come quello di Hans Kelsen, e in Italia quello di Benedetto Croce di Norberto Bobbio rilevandone le contraddizioni. Bobbio in Giuspotivismo e giusnaturalismo non si accorse che in base al giuspositivismo non poteva giustificare la sua conversione dal fascismo all'antifascismo. Se il diritto fosse fondato unicamente sulla forza dello Stato si giustificherebbero tutti i crimini dell'umanità. Solo il diritto naturale può liberarci dalle secche del giuspositivismo. Passando all'evoluzione biologica rilevo che erroneamente si pensa che in natura viga la legge del più forte. Il predatore solo apparentemente fa valere la legge del più forte. In realtà fa valere il diritto naturale alla sua autoconservazione, senza il quale morirebbe. In natura il limite del diritto naturale di uno è il diritto naturale di un altro alla sua propria autoconservazione.
La politica è fondata sulla confusione della morale con il diritto. La morale impone di fare del bene (come impone la frase evangelica "fai agli altri quel che vorresti fosse fatto a te") mentre il diritto impone di non danneggiare gli altri (come impone la frase di Confucio "non fare agli altri quel che non vorresti fosse fatto a te"). In tribunale non si finisce per non avere fatto del bene, ma per aver fatto del male inteso come danno. Neminem laedere (non danneggiare alcuno) era la famosa formula del giusnaturalista Ulpiano (II-III secolo d. C.).
Felix die natalis tibi, mi scuso per il tono confidenziale ma mi pare i latini non usassero il lei....
RispondiElimina..gli anni trascorsi hanno "costruito" quel che siamo oggi.. Auguri di buon compleanno e di serenità e creatività future. (Elisabetta Simoni)
RispondiEliminaRingrazio sinceramente Mauro ed Elisabetta per essersi ricordati di me. Non mi sentirei il peso degli anni (me ne sentirei almeno 10 in meno) se questa maledetta discopatia (che non è mortale e perciò è da escludere che Piero Angela sia morto di discopatia) non mi impedisse da un paio si anni (e ancor di più da alcuni mesi) di camminare normalmente come prima. Sono stati inutili sinora dei mini interventi sulla colonna vertebrale anche con il tentativo di eliminare la stenosi (restringimento) del canale midollare che impedisce lo scorrimento normale della corrente nervosa nelle gambe senza avere il minimo di mal di schiena. Debbo inviare la documentazione medica richiesta per una diagnosi a distanza al dott. Roberto Bassani dell'Istituto Galeazzi di Milano a cui sono stato indirizzato dal titolare del reparto terapia del dolore Tomaso Cocco dell'ospedale Binaghi di Cagliari dove avevo fatto inutilmente sei sedute, in quanto ritenuto da lui il migliore neurochirurgo in Italia per la neurochirurgia vertebrale. Ma non mi illudo. Posso anche convivere con questo malanno, che non è una vera e propria malattia.
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