- Non mi impressiona la guerra scatenata da Hamas contro Israele. Premetto che ritengo che gli ebrei abbiano un diritto storico alla terra di cui furono espropriati a cominciare dai Romani (tralasciando la distruzione di Gerusalemme nel 597 a. C. da parte di Nabuccodonosor re di Babilonia, il cui regno fu assorbito pacificamente dal re di Persia Ciro il grande). Gli ebrei erano in Palestina l'unica popolazione autoctona che, al contrario di tutte le altre antiche popolazioni autoctone della Palestina, di cui non è rimasta traccia, riuscì a sopravvivere dopo la perdita dello Stato conservando la propria lingua e le proprie tradizioni grazie ad un libro che è il risultato di antichi racconti egizi (il caso di Mosè, mai esistito) oppure mesopotamici (il caso dei tre patriarchi Abramo, Isacco e Giacobbe). Da notare che gli arabi odierni abitatori della Palestina non ebbero mai uno Stato in Palestina perché questo territorio, appartenente prima all'Impero bizantino (dopo la scomparsa dell'Impero Romano d'Occidente) fu invaso prima dagli arabi, con una breve parentesi delle prime crociate, e poi dai turchi, che purtroppo portarono alla fine dell'Impero bizantino nel 1453 con la disgrazia della caduta di Costantinopoli, con l'Europa dei papi che non intervenne a causa delle antiche dispute tra cattolici e ortodossi, che non riconoscevano il primato della Chiesa di Roma. L'Antico Testamento non fu scritto per fare proselitismo, al contrario del Nuovo Testamento, i Vangeli dei cristiani. L'Antico Testamento è stato scritto furbescamente e unicamente perché si formasse negli ebrei la convinzione di essere il popolo eletto a cui Jahweh aveva destinato il territorio della Palestina, accontentandosi tutto sommato di poco essendo la Palestina un fazzoletto di terra, per di più in molta parte desertico. Gli arabi non hanno alcun diritto storico sulla Palestina risultando solo degli invasori. Che piaccia o non piaccia è così. Le guerre riguardano comunque solo gli uomini. Ciò che mi impressiona è la crudeltà nei confronti degli animali, che sono gli innocenti di questa martoriata Terra. Anche quando sono predatori perché lo sono solo in quanto sono stati formati così dalla natura, obbedendo alla necessità di uccidere la preda solo per necessità di sopravvivenza, usando la forza nei limiti del diritto naturale alla propria sopravvivenza. Al contrario di quanto ha sempre fatto la specie umana, che ha usato la forza oltre i limiti del diritto naturale. Guardando il programma su Rai 3 intitolato "Cibo sovrano", cioè la carne ricavata dalla coltura di cellule staminali degli stessi animali che passano la loro breve vita attraverso la crudeltà degli allevamenti intensivi, provavo una enorme sofferenza a causa di un sentimento di empatia. Nel bresciano vi è un mattatoio (ho visto e sentito) che in una settimana uccide 6000 mucche perché dopo cinque anni non sono più produttive di latte come prima. Una mucca potrebbe vivere almeno 20 anni ma disgraziatamente per lei la sua vita sfruttata per il latte si riduce di molto. E che dire dei vitelli maschi che vengono sottratti subito alle madri e nutriti per pochi mesi artificialmente prima di spedirli nei mattatoi perché il latte delle madri non deve servire ai figli ma agli uomini, unica specie al mondo che dopo lo svezzamento si nutre del latte non materno anche nei formaggi? Ho avuto un grande dolore vedendo degli animalisti che fermavano un camion della morte per dare un commuovente addio alle mucche che venivano avviate verso il mattatoio. Non potendo fare di più. Tutto il servizio televisivo era indirizzato verso la carne derivata dalla coltura di cellule staminali prelevate da animali e che può sostituire la carne ottenuta con una strage quotidiana di animali che vivono la loro breve vita di sofferenza. Il governo italiano costituito da imbecilli insensibili alla sofferenza degli animali vieta la produzione di carne ricavata da cellule animali, che danno una carne che è del tutto eguale a quella ricavata dai cadaveri degli animali, di cui la gente si ciba per ignoranza perché non le si dice che gli allevamenti di morte producono metano, ammoniaca e azoto. Governo imbecille anche perché la carne così ricavata può sempre essere ottenuta per importazione. Singapore è all'avanguardia nella produzione di "carne senza dolore e morte", come ho preferito chiamarla. Inoltre l'uso costante di antibiotici per uso veterinario finisce nei corpi di coloro che non rinunciano, anche per questioni di palato, al mangiare pezzi di cadavere. Si è visto anche un capannone dove migliaia di galline vengono stipate in poco spazio, a tal punto che, non potendo muoversi, ingrassano tanto da non poter fare nemmeno dei passi. Molte muoiono per malattie o sfinimento. Chi ha inventato l'espressione "cervello di gallina"? Le galline non sono prive di capacità affettiva ma sono costrette a non poterlo dimostrare. Mi ricordo che Vittorio Feltri, animalista da sempre, disse che aveva nel giardino di casa anche qualche gallina, così da poter sfatare la diceria del "cervello di gallina", che pare si adatti invece a coloro che sfruttano con crudeltà gli animali per arricchirsi e a coloro che credono sia necessario mangiare carne per avere le proteine, che sono ricavabili soprattutto dai legumi. Ma proterine, anche se in minore quantità, si trovano in quasi tutti gli alimenti, persino nelle verdure. Ho smesso di mangiare carne quando vidi all'età di dieci anni dei buoi correre impazziti dopo essere fuggiti dal mattatoio che allora si trovava in una strada centrale della città. Da allora sono passate decine di anni. Ho attraversato l'età della crescita arrivando a 1,80 di altezza superando due fratelli carnivori ed essendo stato sempre poligamo non bastandomi una "fidanzata" per volta. Sino a quando ho potuto. Mi ricordo della barzelletta che dice di uno che era andato dal medico dicendogli di essere un ermafrodita. E il medico: dove crede di avere l'organo femminile? Qui, qui, dottore, rispose toccandosi la testa. L'unica carne che mi è sempre piaciuta. Non dico il numero degli anni per non impressionarmi scrivendolo. Poi per soddisfare l'ipocrisia e l'impostura dei mangiatori di cadaveri i mattatoi sono stati spostati fuori delle città. Ma disse Tostoj che, se i mattatoi fossero palazzi di vetro al centro della città, la maggioranza dei mangiatori di cadaveri diventerebbe vegetariana. Odio questa umanità fatta da impostori. Ho come norma di vita, parafrasando l'imperativo categorico di Kant, la frase che dice: "Non accettare i frutti di tutte quelle azioni che per ragione o per sentimento rifiuteresti di fare". Pertanto, se non hai il coraggio, una volta nella vita, di ricavarti da te la bistecca in un mattatoio uccidendo, dissanguando, spellando e squartando il cadavere, sei un impostore che crede di avere le mani monde di sangue, mentre sei il mandante dei macellatori che, insensibili alle sofferenze, se le sporcano per te, impostore e pertanto peggiore dei macellatori, che almeno non sono impostori. Ma l'impostura merita solo disprezzo. Questa umanità di impostori mi fa schifo.
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Presadiretta 2023/24 - Cibo sovrano - 02/10/2023 - VideoRaiPlay
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
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