sabato 28 ottobre 2023

SENZA IL DIRITTO NATURALE TUTTO E' GIUSTIFICATO. ANCHE IL NAZISMO

Tutti i diritti debbono discendere dal diritto naturale altrimenti diventano convenzionali. Senza il diritto naturale Hitler aveva il diritto di sterminare gli ebrei. Ma il diritto naturale, in quanto naturale, non può essere il diritto della sola natura umana se non vuole ricadere nella convenzione. Il diritto naturale fa a meno di tutti i diritti fondati sulla morale, che ordina di fare del bene. Ma non si può dare una definizione di bene, come si accorse Platone, che infine, nel Filebo, risolse il bene nel giusto, che può essere definito perché fa riferimento al danno, che è ben visibile al contrario del bene. Il diritto naturale si fonda sulla tendenza di un organismo a conservarsi in vita. In natura esiste una catena alimentare che sembrerebbe negare il diritto naturale. FALSO! In natura il diritto del più forte viene impiegato a sostegno del diritto alla vita. Il predatore carnivoro uccide perché altrimenti muore di fame. Purtroppo non può mutare la propria natura. Io mi domando: sarebbe stata migliore una natura senza predatori? Penso di sì. E mi domando perché un Dio avrebbe creato una natura basata sulla violenza del più forte anche se utilizzata ai fini della sopravvivenza. S. Tomaso si pose questa domanda e tentò di rispondere dicendo che la natura sarebbe stata imperfetta se non vi fossero stati anche i carnivori perché vi sarebbe stato un numero inferiore di specie animali. Si tratta del principio di pienezza utilizzato per esempio da Arthur Lovejoiy che scrisse un libro importante intitolato La grande catena dell'essere. In sostanza: il diritto naturale si basa sul principio del giureconsulto romano Ulpiano neminem laedere (non danneggiare alcuno). Questo principio non può non essere esteso oltre la natura umana. Il predatore sembra danneggiare la vita della preda, ma prima viene il diritto naturale del predatore che deve per forza nutrirsi della preda se vuole sopravvivere. Perciò l'esistenza dei predatori non è in contrasto con il diritto naturale. Al diritto naturale di uno corrisponde il diritto naturale di un altro. A questo punto bisogna domandarsi se sia necessario che la specie umana debba nutrirsi anche di carne. Ma l'esistenza in salute dei vegetariani e dei vegani dimostra il contrario. Io ne sono un esempio per avere cessato di mangiare carne all'età di 10 anni quando vidi dei buoi correre impazziti su una strada cittadina dopo essere fuggiti dal mattatoio che allora si trovava in una strada al centro della città. Poi per non turbare l'impostura di coloro che mangiano carne i mattatoi furono spostati fuori delle città. Tolstoj disse che se i mattatoi fossero edifici di vetro al centro di una città gli impostori sarebbero divenuti vegetariani se sensibili allo spettacolo di morte dove i poveri animali vengono posti in fila assistendo all'uccisione dei loro compagni. Nel mio libro Scienza. filosofia e teologia. Che cos'è veramente il diritto naturale, ho affrontato le contraddizioni a cui arrivano famosi giuspositivisti come Hans Kelsen, Benedetto Croce e Norberto Bobbio, che non poterono giustificare la democrazia con la loro opposizione al fascismo e al nazismo. Solo con il diritto naturale possono essere cancellate le contraddizioni dei giuspositivisti, che cadono necessariamente nella morale, non capendo che, come scrisse Max Weber, vi sarà sempre un "conflitto mortale tra valori morali", che dipendono dalle diverse culture.

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