Si suole dire che la Costituzione italiana è nata dalla Resistenza. Basta con questa falsità storica. Quanti furono i partigiani che dopo l'8 settembre 1943 imbracciarono le armi contro i nazisti? Furono solo 18 mila. E il popolo dove stava? Non resisteva affatto. Aspettava passivamente, e giustamente, che finisse la guerra. La resistenza fu fatta unicamente dagli angloamericani. Pertanto deve cessare la menzogna storica di un popolo in armi contro l'occupazione nazista.
Può un popolo ritenersi padrone della propria politica in una dittatura? La storia risponde affermativamente. Il fascismo nel 1936 ebbe un consenso quasi plebescitario. Lo stesso, e ancor più, lo ebbe il nazismo in Germania. Affascinati da un uomo solo al comando si identificarono con esso per sentirsi liberi. Ancor più in Germania dove vi fu una resistenza, non a Hitler, ma agli eserciti angloamericani considerati nemici anche quando ancora si combatteva a Berlino con Hitler chiusosi nel suo bunker costruito sotto la cancelleria. Non vi fu una resistenza come in Italia dopo il 1943, quando vi fu altro consenso quasi plebiscitario contro il fascismo. Erano stati affascinati anche individui come Norberto Bobbio, che si era raccomandato a Mussolini in via epistolare in merito al suo concorso a cattedra. Vi fu un fascista come Indro Montanelli, che dopo la guerra fu considerato un maestro del giornalismo. Ho sempre ritenuto fosse meglio non combattere contro l'occupazione nazista per evitare le molte rappresaglie, d'altronde previste nei Trattati internazionali di guerra, che non prevedono una resistenza alla dittatura messa in atto dai partigiani perché non riconoscibili come combattenti essendo privi di una divisa militare. I partigiani rifiutarono sempre di aggiugersi ad un esercito regolare. Il motivo principale era che tra i partigiani vi era una maggioranza costituita da comunisti, che rifiutavano di riconoscere come unica fonte di potere quello regio. Dopo l'8 settembre 1943 i partigiani uscisero fuori come topi dalle loro tane causando solo rappresaglie dopo avere rifiutato di unirsi a quel confuso residuo di esercito italiano dopo la resa dell'8 settembre. E si vantarono di essere stati i liberatori dell'Italia dal fascismo. Quale maggiore spocchia nella menzogna! Negli ultimi mesi sparavano contro i nazisti in fuga. La cosiddetta liberazione fu fatta dagli angloamericani sbarcati in Sicilia per risalire poi sino a Roma, ma bombardando vigliaccamente su edifici civili, come nel quartiere di San Lorenzo in Roma, dove accorse il papa Pio XII, che fu accusato sempre di non avere mai preso posizione ufficiale contro il nazismo. Gli angloamericani rasero al suolo Cassino non risparmiando la millenaria Abbazia di Montecassino ridotta in macerie perché si pensava che vi si fossero rifugiati i tedeschi che contrastavano l'avanzata degli angloamericani verso Roma. Si è detto, per giustificare Pio XII, che, se avesse pubblicamente condannato il nazismo, per esempio nell'occasione i cui vi fu l'arresto a Roma di migliaia di ebrei nonostante avessero, ma inutilmente, raccolto in un solo giorno 50 kg di oro come loro richiesto per evitare il viaggio verso la morte ad Auschwitz. Ma il Vaticano cooperò fornendo in fretta 15 kg di oro. Per giustificare il silenzio di Pio XII è stato detto che avrebbe causato una situazione peggiore, non esclusa l'arresto delo stesso papa. Che non fuggì da Roma come il nano abitante nel Quirinale e fuggito da Roma per creare uno Stato fantoccio nel sud Italia, governato dagli angloamericani, mentre nel nord fu creato un altro Stato fantoccio, la Repubblica sociale, governata di fatto dai nazisti. Pio XII diede l'ordine di dare rifugio agli ebrei in tutti i Conventi, compresi quelli delle suore di clausura. Mo padre e mia madre si rifugiarono nel Convento di suore Stella Matutina, quartiere Monte Mario, non perché ebrei, ma perché mio padre, antifascista, aveva ricevuto l'ordine, nella sua qualità di tenente colonnello, di portarsi a nord nella Repubblica sociale. Mi domando da sempre se Pio XII abbia fatto bene a non condannare pubblicamente il nazismo. Avrebbe rischiato di essere arrestato? Può darsi. Ma si sarebbe riscattato dal suo rifiuto di rendere pubblica una lettera di condanna del nazismo che il suo predecessore Pio XI non fece in tempo a leggerla in pubblico perché morì improvvisamente. Sarebbe stato tradotto in stato di arresto Germania dove per molti anni fu nunzio apostolico a Berlino? Può darsi. Ma sarebbe stato coerentemente un martire della Chiesa. Ma forse Hitler non sarebbe arrivato a tanto considerando che molta parte della popolazione tedesca era cattolica.
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