Un indiano sfruttato nel lavoro dei campi perde un braccio troncato da una macchina e il proprietario del terreno lo carica su un'auto con il braccio troncato e invece di correre verso un ospedale lo scarica di fronte ad una abitazione. E non viene nemmeno arrestato essendo solo sotto indagine. Si dice che senza lo sfruttamento degli stranieri i prodotti ortofrutticoli costerebbero molto di più. E' vero. Ma la soluzione non consiste nel caporalato. Bisogna abolire il passaggio ai grossisti che poi vendono alla grande distribuzione dei supermarket. I proprietari dei terreni debbono unirsi in cooperative per essere essi stessi i venditori ai distributori, grandi o piccoli non importa. Bisogna tagliare fuori il parassitismo dei grossisti, capaci di raccogliere i prodotti sulla pianta.
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
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