venerdì 29 gennaio 2010

AUGURI SINCERI DI CANCRO A TUTTI I CARNIVORI UMANI

Ho ricopiato dal forum Animali del Corriere della sera un post inviato da Fabio Fontana a firma di Luciana Baroni.

La carne, qualche ragguaglio per tutti Premesso che solo da poco tempo, sono a conoscenza del fatto che anche il Prof. Veronesi sia vegetariano, e che ho appreso tutto ciò che ho imparato fino ad oggi sull'alimentazione documentandomi, studiando e riassumendo, senza condizionamenti di sorta, propongo a tutti le seguenti considerazioni che ho letto stamattina.

Premessa

Il cancro è la malattia più diffusa nelle società ricche dopo le malattie cardiovascolari; è responsabile in Italia di oltre il 25% delle morti, la metà delle quali è causata da tumore alla mammella, del colon, della prostata e del polmone. Secondo il National Cancer Institute (USA), l'80%di tutte le forme tumorali sono dovute a fattori ben identificabili e come tali sono potenzialmente prevenibili. Per i tumori più diffusi è stato accertato un forte legame con il tipo di alimentazione.

La carne non è cibo idoneo per l'uomo: su questa affermazione non ci sono ormai più dubbi, una copiosa letteratura l'attesta e lo documenta. In subordine è quantomeno ampiamente provato che non è indispensabile per la salute dell'uomo. Il completo controllo dei poteri industriali sui mezzi di informazione impedisce che queste importanti conoscenze siano di dominio pubblico.

L'anatomia comparata, in sintesi afferma che
- Gli animali frugivori-fruttariani, tra cui l'uomo e quasi tutto l'ordine dei primati hanno un intestino di lunghezza circa 10-12 volte la lunghezza del tronco. Le proteine della carne, nelle condizioni di temperatura del tratto digestivo, sono soggette a processi putrefattivi con sviluppo di sostanze tossiche che è bene non siano assorbite.
Quanto alla Fisiologia Comparata, il chimismo delle nucleoproteine è una delle tante prove che l'uomo non è un animale adatto per natura a nutrirsi di proteine animali.


Dr.ssa Luciana Baroni


Da parte mia aggiungo che i mammfferi erbivori, che hanno tutti un lungo intestino, non sono soggetti a tumori, al contrario dei carnivori, come i cani e i gatti.

SUBANIMALI IN PARLAMENTO


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Ho inviato il seguente testo
al subanimale sen. Giacomo Santini (santini_g@posta.senato.it) che si è visto approvare il suo schifoso emendamento all'art. 38 della legge Comunitaria sulla caccia, al subanimale sen. Franco Orsi (orsi_f@posta.senato.it) noto raccatatore di voti dei subanimali cacciatori e loro aperto fiancheggiatore;
e p. c. ad altri (comprese associazioni animalistiche e parlamentari
contrari all'emendamento all'art.38, come la Prestigiacomo). DIFFONDERE

I predetti subanimali, come tutti i cacciatori e coloro che li difendono come miserabili raccattatori di voti, fanno parte di una maledetta genia che è netta minoranza ma continua a comandare sull'86% che rappresenta i contrari alla caccia. Promuoverò una campagna presso associazioni animalistiche perché con un'iniziativa trasversale a tutti i partiti (di destra e di sinistra) venga negato il voto a coloro che, candidandosi alle elezioni, non dichiarino apertamente di essere contrari alla caccia. *Si vedrà se ai miserabili politici subanimali come i due sopracitati convenga ancora sfruttare i voti dei subanimali cacciatori o quelli che sono contrari alla caccia. *Debbono ringraziare che esiste la galera.
Altrimenti i due sopracitati sarebbero in cima alla lista di tutti i subanimali che farei fuori con grande piacere. Non dovrebbe essere considerato reato uccidere un subanimale. Nel libro autobiografico ( e filosofico sul diritto naturale) che sto per pubblicare presso un noto editore ho scritto di una schifosa genia di subanimali dalle sembianze umane a cui appartengono anche i subanimali cacciatori e i miserabili subanimali parlamentari che ne raccolgono i voti. E' inammissibile che uno Stato permetta ancora ai subanimali cacciatori di uccidere solo per il gusto di uccidere dimostrando di fare opera diseducativa. Gli animali predatori sono migliori dei subanimali, perché i predatori uccidono solo per motivi di sopravvivenza. Non per subanimale e vigliacco divertimento.
E ora mi aspetto che Beppe Grillo, se coerente, mi aiuti a diffondere la richiesta che nessuno che sia contrario alla caccia dia il voto a chi non si dichiari contrario alla caccia quando si presenta come candidato alle elezioni.Pietro Melis
"
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giovedì 28 gennaio 2010

L'ARROGANZA DEI PADRONI (NON SERVITORI) DELLA GIUSTIZIA

Guardateli bene (di spalle) questi arroganti FARISEI della giustizia, di cui si sentono padroni invece che servitori. Bene ammantati nelle loro eleganti toghe per nascondere la miseria in cui hanno condotto la giustizia. NON PAGANO MAI quando commettono gravi errori. La legge non è eguale per tutti. Infatti questa casta di ignoranti, quando non sono pazzi, non paga mai di persona. Da quando mettono i piedi in un palazzo di giustizia la legge consente loro di non aprire più un libro di diritto. Hanno una Corporazione di Stampo Mafioso (CSM). L'unico organismo in cui quelli che dovrebbero essere i controllori vengono eletti dai controllati (per 2/3). E' mai possibile una cosa simile? La giustizia per questa casta di mafiosi è "COSA NOSTRA". Documenterò nel mio prossimo libro (analizzando molte sentenze nel campo civile e facendo nome e cognome di 13 giudici ) che vi sono più pazzi in questa casta che fuori. Se non sono corrotti. Che iniziative hanno preso, che proposte hanno fatto in tanti decenni per riformare la giustizia in modo che non vi sia più un avanzamento per sola anzianità (senza valutazione di merito) e per abbreviare i tempi di attesa di una sentenza impedendo che uno rimanga per tanti anni nella palude dell'attesa? NULLA. NULLA. A questi di chi chiede giustizia in tempi brevi non gliene importa un cazzo. Allungano la lista e mettono in coda. Sanno scioperare soltanto quando vengono toccati i loro interessi di casta. Negli Stati Uniti un giudice che abbia fatto una sentenza palesemente aberrante può essere messo sotto giudizio da una Commissione di GIURISTI, non di giudici, che per spirito corporativo (di mafia) non giudicherebbero mai uno di essi andando in pratica contro se stessi. Quando vi sarà veramente un governo che riformi veramente la giustizia? Anche questo governo sta facendo pagliacciate. Non vi sarà mai giustizia sino a quando un cittadino non avrà la possibilità di portare in giudizio, di fronte ad una Commissione di giuristi (studiosi del diritto), questi arroganti manovali ignoranti del diritto. Tra un giurista ed un giudice vi è la stessa differenza che passa tra un professore di idraulica ed un idraulico.

PROTESTA DEI MAGISTRATI

Anm al premier: "Stop insulti E per il ministro sedie vuote"

Anno giudiziario,  protesta delle togheSedie vuote davanti al ministro

22:25 POLITICALa mobilitazione delle toghe per l'inaugurazione dell'anno giudiziario: «Leggi ad personam distruttive». Giudici via dall'aula al momento dell'intervento del Guardasigilli o dei suoi rappresentanti. Alfano: «Macchiano giornata che è per i cittadini»
Palamara (Anm): «Vorremmo riforme che diano più efficenza»

mercoledì 27 gennaio 2010

A CHE PUNTO DI IMBECILLITA' PUO' ARRIVARE UN EBREO OSSERVANTE

Ascoltate l'ultima. Nella trasmissione "Sottovoce" dell'ignorante notturno Marzullo è stato intervistato un certo Shalom Bahbut che insegna fisica nella Facoltà di Medicina della Sapienza. Egli è anche direttore di un centro di "cultura" ebraica. Ha detto che il rispetto del sabato gli impone di non lavorare affatto in quel giorno. Anche questa è una superstizione religiosa. Ciò gli dovrebbe impedire di fare lezione o esami il sabato, anche sottraendosi ai doveri d'ufficio, per cui è pagato. Ma non basta. Ha detto che a partire dal tramonto del venerdì (con cui inizia il sabato) in casa non si possono accendere le luci, perché anche questo è un lavoro. Pertanto in casa si accendono tutte luci necessarie il venerdì prima del tramonto e le si debbono lasciare accese sino al tramonto del sabato perché anche spegnere le luci sarebbe un lavoro. Il sabato, ha aggiunto, non si può usare nemmeno il telefonino perché è uno strumento tecnologico, legato al lavoro. E ciò che si mangia il sabato deve essere cucinato il giorno prima. E se la casa prendesse fuoco? Lo spegnerebbe o la lascerebbe bruciare? Non potrebbe nemmeno chiamare i vigili del fuoco perché dovrebbe usare il telefono. Ora io mi domando se questo non significhi aggiungere alla superstizione la farneticazione. Ci si ricordi che Mosè fece condannare a morte un tale che il sabato aveva salvato il suo asino che era caduto in un burrone. E se il Bahbut si trovasse di fronte ad uno bisognoso di soccorso dopo un incidente? Passerebbe oltre perché soccorrerlo sarebbe un lavoro? Ma come? Anche accendere la luce e spegnere la luce è un lavoro?ROBA DA MATTI. Come fa questo ridicolo individuo ad insegnare fisica? Si può disgiungere la fisica dalla conoscenza scientifica dell'evoluzione biologica e di una comune origine di tutte le forme di vita, compresa quella umana, contro tutte le panzane dell'Antico Testamento? Comunque, queste sono farneticazioni che gli ebrei CREDENTI (osservanti delle stronzate dell'Antico Testamento) si possono tenere per sé se non fanno male agli altri. Il fatto è che essi conservano anche la farneticazione della crudeltà della "macellazione rituale", secondo cui il povero animale che finisce nel mattatoio deve morire cosciente e lentamente per dissanguamento mentre viene tenuto legato su un fianco perché non scappi mentre si divincola tremendamente negli spasmi della morte. Infatti la maledetta legge sulla macellazione che impone che il povero animale venga prima privato dei sensi perché non si accorga del momento in cui viene ucciso fa eccezione per gli ebrei CREDENTI, e conseguentemente per gli islamici, che hanno copiato dagli ebrei CREDENTI la "macellazione rituale", senza la quale questi pazzi credono che l'animale diventi impuro e la sua carne non sia mangiabile. Questi pazzi hanno superato le altre regole mosaiche (cioè di un individuo che, secondo l'esegesi biblica non ebraica, è un personaggio romanzesco, mai esistito). Ritengono superate (ci credo bene) le regole che impongono il sacrificio del primogenito (di umani e non umani) da offrire a Jahweh (peggio dei pagani), la lapidazione degli adulteri, lo sterminio degli omosessuali, la purificazione della donna dopo le mestruazioni e dopo il parto uccidendo almeno due tortore o due piccioni, etc., etc. (come è prescritto nell'Esodo e nel Levitico). Ma se si tratta di animali allora la regola mosaica (riferita ad un individuo che nei racconti appare come macellatore di uomini, donne, bambini e "bestiame" in onore e per comando del sanguinario dio Jahweh) deve essere rispettata. VIGLIACCHI.
Ora è il giorno della cosiddetta memoria. Io ho avuto sempre ammirazione per l'intelligenza ebraica, che è quella degli ebrei non credenti, che hanno dato grandi contributi nella scienza, nella filosofia e nell'arte, da quando è avvenuto nell'800 il processo di laicizzazione all'interno dell'ebraismo. Faccio soltanto tre nomi: Marx, Einstein, Freud, dissacratori della religione ebraica pur essendo ebrei. Ma già nel XVII secolo il grande filosofo ebreo Spinoza, panteista (cioè ateo), demolì per primo tutto l'Antico Testamento rilevandone tutte le falsità e contraddizioni (Trattato teologico-politico).Potrei riempire almeno tre righe di nomi di grandi pensatori ebrei non credenti. Ma quelli credenti sono veramente una vergogna dell'umanità. Oggi è il cosiddetto giorno della memoria(come se la storia non fosse piena di olocausti, compreso quello dei venti milioni di morti nei lager sovietici di Stalin, di cui non si vuole avere memoria) e confesso che non provo alcun senso di pietà per quegli ebrei che, simili al citato Shalom Bahbut o Riccardo Di Segni (che promosse contro di me un processo con l'accusa di antisemitismo per avere condannato la barbarie e la crudeltà della "macellazione rituale" - individui che è meglio perdere che acquistare a causa del loro stupido e crudele fanatismo), fossero finiti in una asserita camera a gas nazista. Se essi ritenevano che l'animale dovesse soffrire di più in rispetto delle loro vigliacche farneticazioni, io dico che si ha il diritto naturale di non provare alcuna sensibilità per gli insensibili. Non sia pace alle animacce loro.

martedì 26 gennaio 2010

MORTE AGLI SPIETATI E VIGLIACCHI ASSASSINI CANADESI DI FOCHE

Altro che sola torta in faccia. Si veda nel Corriere della sera del 26 gennaio il video correlato ove si vede un subanimale del livello più basso uccidere una foca a bastonate. Gli assassini delle foche non possono nemmeno dirsi cacciatori. La povera foca è ferma mentre gli si avvicina l'assassino per prenderle e venderne la pelliccia. Vi giuro che, se fossi stato vicino alla foca, avrei prevenuto quel subanimale facendo fare a lui la fine che si vede far fare alla foca. Servono a nulla le proteste pacifiche delle associazini animalistiche. Alla violenza della barbarie bisogna rispondere ormai con la violenza dettata dal diritto naturale.Per vedere il video (se non me lo oscurano) entrare direttamente nel mio blog chiudendo la posta.




Il governo è accusato di non fare abbastanza per tutelare gli animali

«Vergognati per la caccia alle foche»
Torta in faccia al ministro canadese

L'esponente del governo colpita durante una conferenza da una militante della Peta

TORONTO - Torta in faccia in Canada a un ministro del governo del premier Stephen Harper. Se l'è presa il ministro della Pesca e degli Oceani, Gail Shea, colpevole secondo la donna che l'ha colpita di non fare abbastanza per fermare la caccia alle foche.

PROTESTA ALLA CREMA - L'episodio è avvenuto nel corso di una conferenza a Burlingotn, in Ontario, per l'inaugurazione di un istituto di ricerca per la vita acquatica.

Emily McCoy, 37 anni, esponente newyorkese del gruppo animalista Peta (People for the Ethical Treatment of Animals), eludendo ogni controllo è riuscita a lanciare contro il ministro una torta alla crema. Secondo l'animalista, che è stata denunciata per aggressione, il governo canadese non fa abbastanza per prevenire lo sterminio di foche in atto da anni nei mari del Nord.

I PRECEDENTI - Non è la prima volta che un politico canadese si prende una torta in faccia. In passato era già successo nel 2000 all'ora primo ministro Jean Chretien e nel 2003 al premier del Quebec Jean Charest. (Fonte: Ansa)


26 gennaio 2010

LA PALESTINA E' EBRAICA, NON ARABA. PERCHE'

Mi è stato lasciato un commento in quattro punti al precedente post su Bin Laden Rispondo anche qui.

1)E' vero il principio di autodeterminazione, salvo che uno Stato non divenga rifugio di terroristi (Bin Laden e brutta compagnia).Ero contrarissimo all'invasione dell'Iraq, Paese che soltanto un laico come Saddam Hussein (che aveva come viceprimo ministro il cristiano Taraq Aziz) poteva conservare unito. Saddam Hussein, data la situazione religiosa dell'Iraq (diviso da odi insanabili tra sciiti e sunniti)era il male minore che garantiva la pace senza intromissioni della religione nello Stato. E i cristiani non erano affatto discriminati. Essi erano liberi di professare anche pubblicamente la loro fede. Si è visto poi che cosa è capitato dopo Saddam Hussein.Carneficine continue tra islamici, mentre i cristiani sono ormai perseguitati e costretti a vivere come in catacombe. Non si può esportare la democrazia in Paesi dove non ne esistano le condizioni. La democrazia può essere dittatura della maggioranza. Bush avrebbe meritato di essere impiccato, non Saddam Hussein. L'Iraq era prima alleato degli Stati Uniti, che hanno preferito per ragioni di petrolio andare a difendere il Kuwait, uno Stato teocratico ed oppressore delle donne (come l'Arabia Saudita). Io le ho fatto una domanda a cui lei non ha risposto. Vivrebbe volentieri in un Afghanistan governato da pazzi fanatici come i talebani? Se no, che sta a difendere il principio di autodeterminazione? Vi sono principi che non sono soggetti alla volontà della maggioranza. A partire dal diritto all'autoconservazione (che è diritto alla vita e alla libertà). Il Kuwait aveva fatto sempre parte dell'Iraq, ma l'Inghilterra (che aveva un protettorato sul Medioriente dopo la fine dell'impero ottomano, ridottosi alla attuale Turchia) dopo la prima guerra mondiale preferì staccarlo dall'Iraq per convenienza geopolitica.In Iraq le donne erano libere ed avevano parità di diritti.Potevano uscire sole la notte senza alcun pericolo. In Kuwait e in Arabia Saudita le donne non possono uscire sole. Debbono essere accompagnate da parenti. Incredibile. Soltanto un pazzo come Bush poteva muovere guerra a Saddam Hussein invece di tenerselo alleato anche per contrastare un governo di fanatici come quello iraniano. Aveva accusato Saddam Hussein di avere armi di sterminio di massa. E' risultato tutto falso. Quel pazzo di Bush voleva in effetti mettere le mani sul petrolio iracheno.

2) Le ho già scritto di ripassare la storia per capire che gli arabi hanno invaso terre dove si erano costituiti da secoli regni romano-barbarici che si riconoscevano nominalmente dipendenti dall'impero bizantino (impero romano d'Oriente).Lei continua a trascurare il fatto che bisogna andare alle origini per sapere se un popolo sia o no autoctono. Prima degli arabi in Palestina continuavano ad abitare gli ebrei (privati ingiustamente di uno Stato che ebbero per un MILLENNIO). Gli ebrei (che sono rimasti per lo più compatti, non mischiandosi con altre popolazioni, grazie alle norme dell'Antico Testamento) sono eredi degli antichi ebrei ed avevano diritto di tornare nella terra degli avi. Gli arabi sono autoctoni solo in Arabia. Per il resto sono solo invasori. Come i Turchi selgiuchidi e ottomani (provenienti dalle steppe dell'Asia centrale).
3) Seguendo il mio ragionamento si finisce alla notte dei tempi? No, se non vi sono popolazioni che siano eredi di un territorio di cui siano state espropriate con la forza delle armi. In base al diritto naturale (è un argomento fatto valere dal grande filosofo Robert Nozick in "Anarchia, Stato e Utopia", che riprende la tradizione giusnaturalistica facente capo a John Locke e a Kant) si ha il diritto del primo occupante che occupi un terreno libero senza averlo sottratto ad altri.Gli ebrei sono l'unica delle antiche popolazioni della Palestina che sia sopravvissuta sino ad oggi. Essi sono gli unici veri palestinesi, anche se la diaspora li ha dispersi tra molti Stati.
4) Il quarto punto è irrilevante. Personalmente mi consta il contrario. Quei pochi filofascisti che conosco sono tutti antiebraici.
Conclusione: se disgraziatamente fossi nato arabo palestinese (ma con lo stesso cervello che ho) mi sarei reso conto che mi sarebbe convenuto diventare cittadino israeliano perché mi sarei domandato: che cosa mi può dare Israele (all'avanguardia nel campo della scienza e della tecnologia)? Tutto. Che cosa mi possono dare gli arabi di Palestina (che in tanti secoli non hanno mai dato un contributo al progresso scientifico a causa del Corano)? Nulla.

lunedì 25 gennaio 2010

FORZA BIN LADEN! FA' CAPIRE ANCORA CHE COS'E' IL VERO ISLAM AI COGLIONI DELLA POLITICA DELL'ACCOGLIENZA

Non ho da aggiungere altro dopo le nuove minacce di Bin Laden. Prima o dopo si dovrà capire che Bin Laden è un vero islamico e che ogni islamico è in potenza un terrorista se rispetta il dettato del Corano. Prima o dopo si dovrà capire che sono degli scellerati coloro che credono che esista un Islam moderato. A un cittadino americano, originario della Nigeria, non è servito affatto l'essere sempre vissuto negli Stati Uniti. Infatti è salito su un aereo con un liquido esplosivo per farlo saltare in aria. Ma per puro caso è stato scoperto e bloccato poco prima dell'esplosione. In lui vi era l'anima dell'Islam, che è il richiamo della foresta che proviene dal Corano. Prima o dopo ci si accorgerà che sono degli scellerati coloro che in tutti questi anni hanno favorito la politica dell'accoglienza, cavallo di Troia dell'invasione islamica.
Forza Bin Laden, fa' capire ai coglioni dell'Occidente che cos'è il vero Islam. Fa' capire che avevo ragione con il prossimo attentato terroristico. Fa' capire che il vero Islam è quello che si ricava dalle frasi del Corano che ho riportato qui il 20 ottobre (Il terrorismo nel Corano), preceduto dal post del 22 settembre(Il Corano è fuori legge). Leggere per credere.

sabato 23 gennaio 2010

In risposta ad un subanimale cacciatore

Un subanimale che si presenta come cugino di uno dei due subanimali cacciatori morti mi ha insultato e inviato delle maledizioni. Ma io non sono superstizioso. Io sono vegetariano dall'età di 10 anni, da quando vidi dei buoi fuggiti dal mattatoio correre impazziti per la via Sonnino. di Cagliari. Rimasi choccato. Sono passati 60 anni da allora. Ciò dimostra che si può vivere in salute senza mangiare carne. A tutti quelli che amano mangiare carne auguri di cancro (con la spiegazione del famoso oncologo Umberto Veronesi, vegetariano). Non credo che aver scritto "amazza" sia un errore di battitura. E' errore di grammatica del subanimale che non sa che avrebbe dovuto scrivere "ammazza".

io spero solo che il prof faccia la fine del cinghiale questo test di azz...io sono il cugino del ragazzo di 23 anni che e morto al monte arci...e questo pzzo di mrda si reputa pure professore...il cinghiale non si amazza per il gusto di uccidere ma va mangiato a fine battuta..e come qualsiasi altro animale...e penso che la mangia anche lei...e se e vegetariano...spero che la verdura che mangia si ben avvelenata

Mi limito ad utilizzare un commento non mio per questo subanimale a conferma che il fanatismo alberga nella genia dei cacciatori.

Se fossimo tutti simili alle bestie i cacciatori non esisterebbero. Gli animali, infatti, uccidono per tre motivazioni essenziali: per procacciarsi il cibo, per difesa o per accoppiamento, per difendere il territorio. Quindi l'uomo che uccide altri esseri senzienti per il gusto di uccidere si pone sotto l'animale: da questo punto di vista il termine sub-animale è perfettamente azzeccato.
E come uomo pensante voglio avere il diritto di non commuovermi per chi è causa di sofferenza... O forse i "democratici" vorrebbero tutti costringerci a commuoverci a comando?
Per cui penso che due cacciatori in meno sulla faccia della Terra sono due umani in meno che hanno smesso di spargere dolore e morte.

venerdì 22 gennaio 2010

Teorema: UN UOMO PUO' VALERE MENO DI UN CANE. Dimostrazione

Un anonimo vigliacco, da bue che dice cornuto all'asino, mi ha lasciato un commento al post "QUESTE SON BELLE NOTIZIE. CACCIA AI CACCIATORI". Chi è curioso vada a leggersi la mia replica. Costui (che è un cacciatore o difensore dei cacciatori) ha anche scritto che sono una bestia perché amo gli animali e odio gli uomini. Non si è accorto di avermi fatto un elogio. Infatti la maggior parte dell'umanità sarebbe migliore se fosse bestiale, mentre egli appartiene al livello più basso della subanimalità. Egli è peggio di una bestia. Lo dimostra l'uso odioso che egli fa del termine "bestia", impiegandolo in senso offensivo, essendo il termine residuo di una tradizione (soprattutto religiosa) che continua a distinguere gli uomini dalla cosiddette bestie, da ritenere prive di anima, in spregio alla comune origine di tutte le forme di vita, e credendosi assolutamente migliore di una "bestia", a conferma della sua appartenenza ad una umanità che sta sotto il livello della bestialità.
Qui voglio limitarmi a citare una frase che si trova all'inizio del libro TUTTA MIO PADRE di Rosa Matteucci: "Il cordoglio provato per la scomparsa dei genitori naturali è piscio di gallina in confronto al dolore irrimediabile che si prova per la morte del cane".
Mi immagino i commenti dei benpensanti. Come si permette di scrivere certe cose costei? E' sana di mente? Per me il sopracitato subanimale (deve essere un cacciatore, cioè uno appartenente alla schifosa genia in via di estinzione, che però sembra avere ancora, come una perfida lobby, un incredibile potere elettorale da parte di politici altrettanto schifosi ) ha scritto che soffro di onnipotenza dichiarandomi migliore di quasi tutta l'umanità e che meriterei una clinica psihiatrica.
Alla faccia dei benpensanti che credono che un uomo, anche soltanto perché appartenente biologicamente alla specie umana, valga più di un cane, aggiungo che non provo alcuna pietà per i morti del terremoto di Haiti se essi praticavano i riti superstiziosi e crudeli del vudu. I subanimali che praticano il vudu non potranno mai contribuire al progresso morale e scientifico dell'umanità. Un'umanità simile è meglio perderla che acquistarla. Che ci sta a fare sulla faccia della terra? Nulla. Se non ad aumentare la crudeltà e la fame nel mondo perché, come scrisse il maggiore genetista sperimentale del XX secolo Theodor Dobshansky (L'evoluzione della specie umana, Einaudi), normalmente sono gli imbecilli coloro che fanno più figli, per cui, aggiunge Dobshansky, la stupidità sulla Terra è destinata ad aumentare. Si pensi che all'inizio del XX secolo la popolazione umana era ancora di un miliardo e mezzo. In un secolo è arrivata a quasi 7 miliardi. Mi domando se questa non sia una umanità di follia. La povertà incrementa la popolazione e la fame nel mondo. Ed io mi dovrei preoccupare di questa umanità? Io che non ho contribuito ad aumentarne il numero? Io mi estinguerò perché non ho voluto discendenza. Che si estingua la maggioranza dell'umanità, che ha ridotto gli spazi naturali. Non è il petrolio ad avere inquinato la Terra con l'emissione di CO2. E' l'eccessivo uso del petrolio che sta inquinando la Terra per soddisfare una popolazione pazza che aumenta di numero come conigli in allevamento.
Prendendo spunto dalla frase della Matteucci, chi buttereste da una torre? un capomafia pluriassassino (anche di innocenti) vissuto per arricchirsi con il crimine o un cane? Qui vi voglio. Io butterei dalla torre anche tutta l'umanità che preferirebbe salvare il capomafia perché, nonostante tutto, come direbbe il papa (nel mio libro ho fatto l'elenco di tutte le frasi-stronzate che ha scritto o pronunciato) nel capomafia esiste pur sempre la dignità della persona umana. Io ribatto che la dignità non può appartenere ad un uomo soltanto per una appartenenza biologica. La dignità bisogna meritarsela. Perché un uomo può valere meno di un cane. Che dico? Meno di un insetto nocivo. Molta umanità sta sotto il livello dell'animalità. Il predatore non uccide per crudeltà ma per ragioni di sopravvivenza. Solo l'uomo è capace di uccidere per crudeltà. Ma per ragioni culturali, avendo avuto una natura corrotta dalla cultura delle cosiddette civiltà, che sono nate prima dalla schiavizzazione degli animali, poi delle donne e poi ancora degli uomini. Così aveva già pensato il grande filosofo neoplatonico Porfirio (III secolo d.C.). Civiltà nate da spargimento di sangue umano e non umano. E le cose non sono mai cambiate. Che razza di concetto volete che abbia di questa umanità? Quella migliore della stragrande maggioranza di essa è costituita da ipocriti, che mangiano carne anche se non sarebbero mai capaci di andare una volta nella vita a ricavarsi da sé la bistecca in un mattatoio.
Voglio concludere con un riferimento ad un noto "maestro di pensiero" che risponde al nome di Luigi Lombardi Satripani, professore emerito (stronzo) di etnologia alla Sapienza (che si trova al 161esimo posto nella classifica delle Università europee). Egli, commentando su RAINEWS24ORE i morti di Haiti, ha detto che gli europei hanno avuto il torto di non rispettare l'identità della popolazione locale (notoriamente discendente dagli schiavi che la follia colonizzatrice aveva condotto nelle Americhe dall'Africa, con la benedizione della Chiesa cattolica, che ancora nell'800 si domandava con i gesuiti se i negri avessero anch'essi un'anima). Ebbene, questo professore emerito (stronzo) ha fatto l'elogio delle tradizioni ancestrali di origine africana, ed entro la sua misera concezione relativistica, che sta rovinando l'Occidente, ne ha chiesto il rispetto con la solita nauseante cantilena del rispetto dell'identità. Come se ogni identità, ogni tradizione, pur barbara, come quella della corrida, avesse titolo per essere rispettata. Dovremmo forse rispettare anche le tradizioni islamiche che, fondate sul Corano, giustificano l'oppressione della donna? Dovremmo continuare a rispettare la caccia perché esiste da quando l'homo erectus nella savana, per motivi di sopravvivenza alimentare, divenne cacciatore pur essendo costituzionalmente già stato formato come animale erbivoro (discendente dall'australopithecus)? Insomma, tutto ciò che è passato, in quanto tradizione rispecchiante un'identità, deve avere rispetto? E allora si continui ad avere rispetto anche per la tradizione storica che ha visto sempre prevalere tra gli uomini il diritto del più forte. Si abbia il coraggio di arrivare a questa conclusione da parte di tutti quei miserabili rappresentanti di una umanità che crede di essere dalla parte del progresso rivendicando il rispetto dell'identità come rispetto di una tradizione, senza la capacità di percepire le conseguenze folli di tale rispetto. Ma la follia pare che sia ispiratrice di libri e di discorsi anche nelle Università, come ha dimostrato quell'inconsistente e miserabile individuo che è il prof. Luigi Lombardi Satripani.

martedì 19 gennaio 2010

GIUDICI PAZZI NEI TRIBUNALI. MERITANO CLINICHE PSICHIATRICHE

Chiedo che coloro che leggano queste righe e si rendano conto della pazzia di certi giudici, che nessuno controlla (per questo mi sto battendo per la riforma della giustizia rendendo responsabili i "giudici" che fanno sentenze palesemente aberranti, soprattutto nel civile) boicottino i distributori dell'AGIP, che si è vista accogliere la sua richiesta con sentenza del Tribunale di Cagliari del febbraio 2009 che ha imposto al gestore di un distributore che si trova a Quartu S.Elena (Cagliari) di trasferire altrove (in pratica in un canile) tre cani anziani (uno è un meticcio di 16 anni ed è divenuto cieco, il secondo è un pastore tedesco e il terzo è un cocker) in quanto la presenza dei tre cani sarebbe "indecorosa" (sic!). Chi ha steso la sentenza è una pazza ("giudice" monocratico) che si chiama GABRIELLA DESSI', che dovrebbe fare un altro mestiere e farsi curare. Il gestore li ha da quando erano cuccioli (salvati dalla strada) in un terreno di sua proprietà confinante con l'area di servizio. Nei Tribunali manca non soltanto la certezza della giustizia ma anche il buon senso, come, per esperienza personale, documenterò tra breve in un mio libro (in cui metto alla berlina 10 "giudici" di Cagliari analizzando le loro sentenze pazzesche), per cui non vi è da meravigliarsi della citata forsennata sentenza. A questa si è aggiunta nel mese di dicembre un'ordinanza, che, accogliendo le motivazioni dell'Agip, ha ritenuto “indecorosa” la presenza dei cani e ha ordinato impietosamente il trasferimento dei tre cani in canile. Indecorosa è l'esistenza di certi "giudici". Sono state raccolte nel distributore 3.500 firme di protesta e tante altre su facebook perché i cani rimangano nel terreno, con i loro ripari e le loro cucce, a cui ha provveduto il gestore Piergiorgio Lara, ricattato dall'Agip che ha minacciato di togliergli la licenza se non manda via i cani dal terreno adiacente. Ripeto: adiacente, perché quel terreno non è dell'Agip ed è separato con recinzione dall'area di servizio. Questi tre cani (prima erano quattro) sono coccolati da tutti i clienti e non rappresentano alcun pericolo nemmeno dal punto di vista della salute umana perché sono vaccinati e controllati periodicamente da veterinari.Vorrei che tutti gli animalisti boicottassero l'Agip (tranne il distributore del signor Lara) a dimostrazione di una rivolta di civiltà contro la barbarie dell'Agip e di certi "giudici", la cui casta sputtanerò documentatamente. CSM=Corporazione di Stampo Mafioso.

QUESTE SON BELLE NOTIZIE. CACCIA AI CACCIATORI.NESSUNA PIETA' PER QUESTA GENIA CHE UCCIDE PER IL GUSTO DI UCCIDERE

Caccia, un'altra domenica di sangue

Giovane di Mogoro ucciso da una fucilata sul Monte Arci

Lunedì 18 gennaio 2010

La vittima aveva 23 anni. È morto poche ore dopo il ricovero. Indagato il compagno di battuta.


Vedi le fotoVedi le altre fotoVedi le altre foto MORGONGIORI Ha lottato per diverse ore fra la vita e la morte. Ma alla fine non ce l'ha fatta. Stefano Mura, 23 anni, allevatore di Mogoro è morto ieri intorno alle 22 nel reparto di rianimazione dell'ospedale Brotzu. Il giovane è stata l'ennesima vittima di un tragico incidente di caccia in una stagione di battute al cinghiale sempre più segnata dal sangue in tutta l'isola.
Ieri è toccato anche alla Marmilla piangere una vittima. Mura nella tarda mattinata i era stato raggiunto sul Monte Arci da un colpo di fucile caricato a palle sparato accidentalmente da un compagno di caccia, Paolo Podda, 50 anni, sempre di Mogoro, fino a ieri sera indagato per lesioni. Adesso Podda quasi sicuramente dovrà rispondere di omicidio colposo. L'incidente si è verificato in una località impervia in territorio di Morgongiori. Le condizioni del giovane mogorese sono apparse subito gravissime. Un elicottero dei vigili del fuoco lo aveva trasferito nel nosocomio cagliaritano.
SUL COSTONE Una corsa disperata per cercare di salvargli la vita ed evitare l'ennesima ed assurda morte in una domenica che avrebbe dovuto essere una festa ed un momento di socializzazione per le decine di doppiette che si ritrovano nel complesso montano dell'oristanese. Invece è bastato un attimo perché la caccia ai cinghiali che popolano quei boschi si tramutasse in tragedia. Erano le tredici e trenta. Stefano Mura si trovava nella località "Landirucci", traduzione in sardo per le ghiande dolci, che crescono rigogliose in quei costoni del Monte Arci. Improvvisamente è partito un colpo dal fucile del collega della compagnia di Mogoro Paolo Podda, distante una sessantina di metri dallo sfortunato cacciatore. La palla sparata da Podda ha raggiunto Mura alla testa. Questa la prima ricostruzione dell'accaduto dei carabinieri della stazione di Morgongiori.
IPOTESI Alcuni cacciatori hanno aggiunto qualcosa. Secondo loro Mura avrebbe sparato ad un cinghiale, Podda si sarebbe girato dopo aver sentito il colpo ed inavvertitamente il suo fucile avrebbe sparato. Ma sono solo frasi pronunciate a bassa voce, ipotesi che saranno verificate dai militari impegnati nelle indagini e coordinati dal capitano della compagnia di Mogoro Renè Biancheri. Certo le condizioni di salute di Mura sono apparse subito disperate. Una piccola parte di materia celebrale è uscita dal foro provocato dalla palla sulla testa del giovane cacciatore. Ma il luogo era troppo impervio per essere raggiunto dall'ambulanza del 118.
ELICOTTERO Allora il medico presente sul posto avendo notato che Mura dava ancora segni di vita ha autorizzato il suo trasferimento in elicottero all'ospedale Brotzu di Cagliari. Per gli stessi carabinieri di Morgongiori, coordinati dal comandante Andrea Capitano, non è stato facile raggiungere "Landirucci". Hanno dovuto lasciare le auto a qualche chilometro di distanza e proseguire a piedi sino al luogo dell'incidente, dove sono stati coadiuvati dai forestali. Entrambi torneranno stamani in quei boschi per completare i rilievi. La notizia della morte di Mura ha destato profondo sconcerto nella compagnia delle doppiette di Mogoro, guidati dal capocaccia Silvio Melis. Già da ieri pomeriggio visi segnati dal dolore e poca voglia di parlare.
GLI AMICI «Un fatto che ci ha colpito ed addolorato», si era limitato a dire Michele Pietro Minnai. I cacciatori sono rimasti per oltre un'ora poco lontano dal luogo del ferimento. Tornati a casa hanno sperato con tutta la comunità di Mogoro che Stefano potesse salvarsi. Il giovane ha nutrito da sempre una grande passione per i cavalli. Fra i soci più attivi del gruppo ippico ogni anno ha partecipato alla gara de su sattillu per Carnevale. Lo avrebbe rifatto fa un mese. Ma ieri la sua vita era appesa ad un filo, che purtroppo ieri notte si è spezzato.
ANTONIO PINTORI

Luogosanto.

Mario Torturu, di 62 anni, era originario di La Maddalena. Ferito anche un 47enne durante un'altra battuta al cinghiale

Pallottola sul collo, muore un pensionato

Lunedì 18 gennaio 2010

Vedi le foto Vedi le altre fotoVedi le altre foto U na pallottola gli è arrivata sul collo, per caso, per fatalità, mentre dava la caccia al cinghiale nelle campagne di Luogosanto, tra Balaiana e Casanoa. Una pallottola diventa sangue e poi morte, in un attimo. Si è fermata che era mezzogiorno la vita di Mario Torturu, 62 anni, pensionato di La Maddalena, ex dipendente della Marina militare italiana. Quasi due ore prima e dall'altra parte delle colline, sul versante occidentale, a Crisciuleddu, è rimasto ferito Gianfranco Pirina, 47 anni, operaio di Luogosanto, colpito alla spalla destra, anche lui da un compagno di battuta.
LA FATALITÀ Querce, lentischi e lecci, ovunque. In sottofondo solo il rumore degli spari, delle munizioni a palla unica usate dalle doppiette per cacciare i cinghiali. Ma ieri a mezzogiorno, tra Balaiana e Casanoa, nelle campagne di Luogosanto che guardano ad Arzachena, verso est, il grilletto di un fucile è stato schiacciato fuori tempo, fuori mira. Il destino ha fatto il resto. La pallottola della morte è finita sul collo di un pensionato maddalenino uccidendolo in pochi secondi.
I SOCCORSI Mario Torturu, forse, non ha fatto nemmeno in tempo a sentire il dolore, a capire cosa gli stesse succedendo. Gli amici l'hanno raggiunto e non respirava più. E perdeva sangue, tanto sangue. La macchina dei soccorsi si è messa in moto senza ritardo. Prima le chiamate al 118 e ai carabinieri di Luogosanto, poi l'arrivo dell'ambulanza che ha raggiunto le colline tra Balaiana e Casanoa passando da una stradina sterrata. Torturu era già morto, quando il medico gli ha stretto il polso, quando per i militari dell'Arma cominciavano le indagini coordinate dal capitano Agostino Scala (comando di Tempio).
GLI INTERROGATORI Al momento nessuna persona risulta denunciata, anche se il mosaico della pallottola mortale non è stato ancora del tutto ricostruito. A cominciare da un dettaglio su cui sono concentrati carabinieri e magistrati. Ovvero capire se Torturu sia stato colpito direttamente o da una munizione di rimbalzo. Ieri sera, in Procura, è stato interrogato a lungo un ottantenne di La Maddalena che ha raccontato di aver visto un cinghiale e subito sparato. La pallottola mortale, quindi, potrebbe essere partita dal suo fucile, anche perché l'anziano era il più vicino a Torturu, poi trasferito all'ospedale di Tempio. Adesso si attende l'autopsia. Probabilmente oggi, al più tardi domani.
LA SOLIDARIETÀ A La Maddalena, dove Torturu viveva ed era conosciutissimo, all'ora di pranzo già si raccontava di quella caccia al cinghiale finita in tragedia, per una munizione a palla unica partita accidentalmente da un fucile amico. A casa Torturu, nel centro dell'isola, cominciava il via vai di parenti e amici. Il pensionato, che aveva lavorato una vita all'ex Arsenale, lascia la moglie Antonella, e un figlio, Gianluca. E tutto per una distrazione, un'altra, proprio nella domenica in cui, a poca distanza, un operaio di Luogosanto ha rischiato di non tornare più a casa.
SECONDO INCIDENTE Sempre nelle campagne del centro gallurese, ma sul versante opposto, a occidente, un 47enne è rimasto ferito. Si chiama Gianfranco Pirina e anche lui stava facendo la posta a un cinghiale. Erano le dieci e mezzo. Una pallottola lo ha colpito alla spalla destra, probabilmente da una distanza di venti-trenta metri. Ma si è capito subito che le sue condizioni non erano gravi. Si è capito quando a Crisciuleddu sono arrivati i soccorritori del 118 che hanno caricato l'uomo su un'ambulanza, poi volata verso l'ospedale di Tempio. L'operaio è ricoverato in chirurgia, ma non corre pericolo di vita. I carabinieri, sempre coordinati dal capitano Agostino Scala, sono comunque al lavoro per chiarire la dinamica dell'incidente. Nemmeno in questo caso, però, ci sono persone denunciate.
ALESSANDRA CARTA


domenica 17 gennaio 2010

Ebrei credenti vigliacchi e fanatici nemici della verità

O Emanuel Baroz

le ho risposto come si deve dentro il blog Focus On Israel (dove lei, dopo un mio post, ha replicato dicendo soltanto che io non starei bene). Riporto ed amplio qui la mia replica.
Ho sempre pensato che siano senza cervello coloro che credono nella "cagata pazzesca" (come direbbe Fantozzi-Paolo Villaggio) dell'Antico Testamento. Ho dedicato due anni (dal 2004 al 2006) allo studio dei risultati a cui sono giunti i maggiori studioso mondiali di quell'orribile libro. Mi venivano i vomiti, a tal punto che ogni tanto avevo la necessità irrefrenabile di passarmelo sul culo per rabbia. Nell'Antichità gli ebrei sono stati il popolo più ignorante tra quelli che avevano la scrittura. Si sono inventati tutto, anche copiando dagli altri (testi mesopotamici ed egizi) . Mosè risulta non essere mai esistito. Eppure nelle sinagoghe si conservano i rotoli della Torah come libri sacri ispirati da Jahweh (dio pagano facente parte di un pantheon di divinità pagane e divenuto per legge nel V secolo dio unico). Io non sono mai stato antisemita, anzi, sono stato sempre filoisraeliano perché ammiratore dell'intelligenza e della genialità degli ebrei atei, che hanno dato dei grandi contributi in tutti i campi (della scienza, della filosofia e dell'arte): Spinoza (dissacratore dell'Antico Testamento), Marx (che condannò l'ebraismo nel suo razzismo che gli impediva di integrarsi in una società laica, Hermann Cohen (fondatore del neocriticismo kantiano), Husserl (fondatore della fenomelogia), Simmel (cofondatore della sociologia), Einstein, Goedel (ritenuto il maggiore logico del XX secolo), la scuola di Francoforte di Horkheimer e Adorno, Bergson (il maggiore filosofo spiritualista), Freud, Kafka, Hans Jonas, Jacques Derrida (anche se critico il suo decostruzionismo), Schoenberg e Berg (anche se non sopporto la dodecafonia), etc., etc., etc. Potrei proseguire per molte righe. Ma tutti i nominati avrebbero avuto vergogna di credere nelle stronzate dell'Antico Testamento, scritto unicamente per difendere l'idea della terra promessa. Voi ebrei credenti dovete smetterla di continuare a pretendere di essere l'ombelico del mondo e di vivere di rendita sull'asserito olocausto, di cui dovrebbe essere permesso discutere per pubblicizzarne la negazione o la sua entità. Perché non può esistere l'accusa di antisemitismo per i negazionisti, in violazione della libertà di pensiero, di cui voi avete paura, perché perdereste la rendita dell'olocausto, almeno per il solo fatto che venga messo in discussione. E come se fosse esistito soltanto l'asserito olocausto degli ebrei, mentre la storia è piena di olocausti. Ma di tutti gli altri olocausti, documentati, non si celebra la memoria. Io non sono mai stato negazionista. Ma di fronte alle continue persecuzioni dei negazionisti mi sono ribellato e sono andato a leggermi Rassiner (medaglia d'oro della Resistenza contro i nazisti in Francia), autore de /La menzogna di Ulisse/, e Faurisson, che riprende e approfondisce le tesi negazioniste di Rassinier. Il risultato è stato che per colpa vostra sono stato costretto a diventare DUBITAZIONISTA. Ha scritto nel '600 il poeta Milton (nell'opera /Areopagitica/) che lo Stato non può stabilire con legge quali siano i libri buoni e quelli cattivi. Perché soltanto dal loro confronto può scaturire la ricerca della verità. E voi ebrei credenti siete nemici della verità. Vi pongo sullo stesso piano dei fanatici islamici. Con questa differenza, che voi ebrei credenti, paradossalmente e contraddittoriamente, non fate proselitismo (meno male!), perché siete gelosi di quel dio sanguinario e schifoso che vi siete inventati nell'Antichità. Tenetevelo pure tutto per voi.Ve lo meritate. Custodite pure nelle vostre sinagoghe gli schifosi rotoli della Torah (i primi cinque libri dell'Antico Testamento).Inoltre mi sono sempre domandato come sia possibile che voi ebrei credenti condanniate il nazismo come causa del vostro asserito olocausto e, allo stesso tempo, riteniate siano storia sacra tutti i descritti olocausti attuati dagli antichi ebrei nei confronti delle antiche popolazioni della Palestina. Dovete rispettare la vostra stessa norma (Deuteronomio) che dice che non si possono usare due pesi e due misure.
Ma veniamo all'unico punto che mi interessa. Voi siete padronissimi di credere nelle stronzate dell'Antico Testamento, ma non potete pretendere di avere leggi che facciano eccezione per voi, che continuate a credere che sia da rispettare la crudeltà della "macellazione rituale", che gli islamici hanno copiato da voi. Bisogna essere senza cervello per continuare a credere nella norma mosaica (cioè di un individuo mai esistito ma apparente come sanguinario, macellatore di uomini, donne, bambini e animali) che vuole che il povero animale che finisce nel mattatoio debba morire cosciente per lento dissanguamento, stando a terra legato su un fianco perché non scappi mentre si divincola tremendamente per sottrarsi alla sofferenza e alla morte. MALEDETTI VIGLIACCHI che credete che altrimenti (cioè se l'animale venisse prima privato dei sensi perché non si accorga del momento in cui viene ucciso, come prescrive la legge, che, inammissibilmente, fa eccezione per voi ) la carne diventi impura e non sia mangiabile. Voi avete ritenuto superate tante altre norme mosaiche (la lapidazione degli adulteri, lo sterminio degli omosessuali, la purificazione della donna dopo le mestruazioni e dopo il parto uccidendo almeno due piccioni o due tortore, etc., etc.).
Ma se si tratta di animali non umani, allora, VIGLIACCHI, la regola mosaica deve essere conservata. Il vostro tempio era peggio di un tempio pagano, dove venivano sacrificati agli "dèi falsi e bugiardi" (Dante, Inferno, I).
Infatti nel tempio pagano l'uccisione degli animali avveniva solo in occasione di festività in onore di qualche dio. Il vostro tempio era invece un vero e proprio mattatoio, dove vi era ogni giorno la fila per sacrificare al vostro dio di merda degli animali, su cui si scaricavano il peccato e le impurità degli uomini, che in questo modo tornavano a sentirsi puri. In questo senso i pagani non erano peggiori di voi.
E oggi pretendete di trasformare il mattatoio in un tempio-mattatoio con la "macellazione rituale".
Siete una banda di mentecatti, come ha dimostrato di esserlo il mentecatto rabbino di Roma Riccardo Di Segni, che nella sua Guida alle regole alimentari ebraiche (Lamed 2000) ha scritto che soltanto gli ignoranti, che non riconoscono che l'uomo è stato posto al vertice del creato, hanno diritto di mangiare carne, e ha giustificato la "macellazione rituale" come offerta dell'animale a quel dio di merda in cui crede. Gli ho risposto (mandando copia della email alle maggiori comunità ebraiche) che dovrebbe essere lui il primo a non mangiare carne, avendo ampiamente dimostrato di essere un perfetto ignorante in fatto di conoscenza scientifica dell'evoluzione da una comune origine di tutte le forme di vita. Questo individuo fa il primario radiologo in un ospedale romano. Da perfetto imbecille confessò a Marzullo (trasmissione Sottovoce) che non scelse di fare il radiologo, ma fu costretto a farlo perché dopo la laurea in medicina in tutti gli ospedali gli dicevano che non vi erano posti liberi per assunzioni in altri reparti. Figuriamoci la vocazione che aveva questo individuo. Andava alla ricerca di un posto qualsiasi, pur di rimediare uno stipendio. Naturalmente in quanto ebreo non gli fu difficile diventare primario per fare fotografie (lastre radiologiche che certamente non sa nemmeno leggere).
Chi voglia saperne di più di questo impostore, che, autore di un commento entusiastico ai Toledot Yeshu (racconti su Gesù) della tradizione rabbinica, in cui Gesù viene presentato come nato da una puttana e facente miracoli ispirati dal demonio, accoglie poi il papa in sinagoga, veda nel sito collegato la voce "il rabbino capo di di Roma".

Il teologo delle stronzate Vito Mancuso (incosciente o disonesto)

Da Fabio Fazio possono arrivare solo personaggi che siano in linea con la cultura del buonismo e con ciòche non contrasti con il successo presso il grosso pubblico. Uno di questi casi è quello di Vito Mancuso, che già si fece conoscere con il minestrone teologico Il destino dell'anima, in cui, andando a ripescare vari autori dall'antichità (per esempio S.Agostino) a quella contemporanea (per esempio il filosofo spiritualista Henri Bergson) ha voluto interpretare l'evoluzione come un flusso di energia vitale che tende a conservarsi oltre quella materiale: con ciò Mancuso vorrebbe giustificare l'immortalità dell'anima umana. Ma io gli obietto: visto che hai trattato dell'evoluzione biologica, sai che essa ha avuto inizio da una comune origine di tutte le forme di vita circa tre miliardi di anni fa con la cellula procaritica (dei batteri e delle alghe azzurre) e che dopo i detti 3 miliardi di anni si è formata casualmente (per simbiosi di alcuni procarioti) la cellula eucariotica, da cui provengono tutte le forme di vita? E se lo sai, sai dirmi anche perché soltanto l'uomo dovrebbe avere l'anima immortale e non anche i batteri da cui anche l'uomo proviene? O, in alternativa, in quale fase dell'evoluzione umana (dall'australopithecus al sapiens sapiens) sarebbe apparsa l'anima immortale? E da chi sarebbe stata infusa? Evidentemente da Dio, secondo Mancuso. E' evidente che con questo falso modo di ragionare, che pone il carro di fronte ai buoi, cioè, surretiziamente, Dio come presupposto per farlo poi apparire come conseguenza di un falso ragionamento, si possono dire solo stronzate, cioè frasi prive di senso, di cui Mancuso abbonda per fondare su di esse il suoi successi editoriali. Io sono sconosciuto rispetto a Mancuso. Però non ho mai scritto stronzate perché sono stato sempre attento al rigore logico. Ma pare che oggi sia neessario esserne privi per avere successo. La politica insegna. Ma se la politica insegna alla teologia è meglio che la teologia rinunci a proporre false verità.
E ora veniamo all'ultima fatica di Mancuso che è il libro La vita autentica. Se Mancuso avesse meditato sulla problematica degli esistenzialisti Heidegger, Jaspers e Sartre forse non sarebbe stato così banale come in quest'ultimo libro, in cui alle falsità partorite dalla sua immaginazione unisce una confusione insopportabile tra verità e morale. Egli ha affermato che "la verità è ciò che contiene più energia positiva". Se fossi stato al posto del compassato e conformista Fazio (che individuo!) avrei detto a Mancuso: ma non si rende conto della stronzata che ha detto? Mi spieghi come faccia a non rendersene conto. Che c'entra la verità con l'energia positiva, che consisterebbe, secondo Mancuso, nel fare del bene, consistendo il bene nel superare la sfera egoistica dell'io? Ma ha riflettuto sulla natura questo parolaio prima di parlare di energia positiva? In natura non esiste differemza tra energia positiva e negativa. Esiste solo energia. Senza qualificazioni morali. L'energia dei terremoti, come quella del terremoto di Haiti, è positiva o negativa? Dovrebbe essere negativa alla luce delle stronzate di Mancuso, a cui bisognerebbe domandare come mai il suo Dio (cristiano) non avrebbe consolidato bene le profondità terrestri per evitare i terremoti. Si potrebbe obiettare che la colpa è degli uomini che non costruiscono secondo procedimenti antisismici. Ma questi sono stati inventati solo recentemente perché le conoscenze scientifiche e tecnologiche non permettevano di contrastare i terremoti. Nel 1755 il terremoto di Lisbona provocò 50.000 morti. E considerando la popolazione mondiale di allora (che non superava il miliardo), si può dire che quello di Haiti sia stato proporzionalmente inferiore in quanto a numero di vittime. E se la natura è stata creata da Dio, il Dio di Mancuso non poteva crearla meglio, anche senza tutte le malattie di origine genetica che esistevano già prima della comparsa dell'uomo? L'energia dei terremoti non è né positiva né negativa. E' energia e basta. Essa è espressione di un'energia della Terra, senza la quale non esisterebbe nemmeno la vita. E l'energia non è né buona né cattiva. L'energia non ha come fine quello di fare del bene. Essa non guarda in faccia alcun essere vivente, la cui tendenza all'autoconservazione passa attraverso la dura selezione naturale, che, anch'essa, non é né buona né cattiva. E' la stessa condizione dell'evoluzione (Darwin insegna ancora, pur se riveduto e corretto con le discipline scientifiche, come la genetica, nate dopo di lui). E' possibile che di fronte a conoscenze scientifiche ormai acquisite vi siano teologi alla Mancuso (ma ciò vale anche per tutte le stronzate che su questo tema continua a dire anche il papa) che, confondendo la verità con la morale (antropomorfizzando la natura), dicano che la natura, in quanto energia, è orientata verso il bene?
Sono insopportabili questi saccenti che spacciano come verità le loro immaginazioni. Che facciano i poeti. Senza pretendere di trasformare i loro sentimenti in verità. Riconosca Mancuso di essere o incosciente (delle stronzate che scrive e dice) o disonesto (se in malafede perché preso da dubbi che non vuole esternare).

Con trasmissioni alla Fazio e libri alla Mancuso si fa opera di diseducazione.

venerdì 8 gennaio 2010

Immigrati sfruttati ma padroni. Distruggono auto e nessuno viene arrestato. Dov'è il governo? Ha paura di essere accusato di razzismo. Ormai è follia

ROSARNO - Centinaia di auto distrutte, cassonetti divelti e rovesciati sull'asfalto, ringhiere di abitazioni danneggiate. E' il bilancio di un pomeriggio di guerriglia urbana a Rosarno, nella Piana di Gioia Tauro, per la protesta di alcune centinaia di extracomunitari, lavoratori dell'agricoltura, accampati in condizioni disumane in una vecchia fabbrica in disuso e in un'altra struttura abbandonata. Risale a maggio dello scorso anno l'arresto di tre imprenditori, sempre a Rosarno, per "riduzione in schiavitù" di alcuni immigrati. A dicembre del 2008, invece, un episodio simile a quello di oggi: due giovani a bordo di un'auto spararono alcuni colpi di pistola contro due ragazzi africani di ritorno dai campi. Anche in qual caso gli extracomunitari reagirono con una violenta protesta.

Armati di spranghe e bastoni, gli extracomunitari in larga parte provenienti dall'Africa hanno invaso la strada statale che attraversa Rosarno mettendo a ferro e fuoco alcune delle vie principali: dalle auto - in qualche caso anche con persone a bordo - alle abitazioni, ai cassonetti dell'immondizia. A nulla è valso l'intervento di polizia e carabinieri in assetto antisommossa, schierati di fronte ai più agguerriti, un centinaio di persone tenute sotto stretto controllo.

In serata sono arrivati i rinforzi e si è tentata una trattativa per far rientrare la protesta. Anche la popolazione ha reagito e, in queste ore, alcuni giovani di Rosarno, circa un centinaio, stanno seguendo l'evolversi della situazione ad alcuni metri dalle forze dell'ordine. Sul posto tutti i dirigenti dei commissariati di Pubblica sicurezza e delle compagnie di carabinieri della Piana. Tra Rosarno, l'ex fabbrica in disuso, e Gioia Tauro, sono circa 1.500 gli extracomunitari che lavorano come manodopera nell'agricoltura.
QUESTA LA NOTIZIA.

Se la rivolta fosse stata opera di italiani certamente vi sarebbero stati degli arresti. E ora chi paga i danni? Nessuno.Siamo allo sbando. QUESTO E' IL RISULTATO DEI FOLLI CHE FAVORISCONO LA POLITICA DELL'ACCOGLIENZA favorendo la clandestinità a vantaggio dei criminali che sfruttano i clandestini disposti a lavorare in nero e con paghe da fame. E poi si dice che vi sono lavori che gli italiani non vogliono fare. Certo. Non vogliono farli perché subiscono la concorrenza degli immigrati (clandestini o non). Uno di questi violenti ha detto: sono venuto in Italia credendo di star meglio e invece ho trovato l'inferno. Bene. Allora se ne vada dall'Inferno tornando in Africa perché qui non c'è più posto. Le squadracce dei disonesti di fronte alla reazione della popolazione di Rosarno (che era sempre vissuta pacificamente con i clandestini) hanno usato subito la solita parola "razzismo" per nascondere la realtà di una situazione che era divenuta non più sopportabile.
Si dice che la popolazione straniera registrata sia in Italia il 5%. Ammesso e non concesso che sia così, si sottraggano da questo 5% gruppi notoriamente pacifici come gli ucraini e i filippini. I cinesi costituiscono una comunità chiusa e non rappresentano un pericolo per quanto riguarda la violenza fuori della loro comunità. I conti se li regolano tra loro. Ebbene il resto del 5% costituisce 1/3 della popolazione cerceraria, che è di 64.000. E' bene evidente la sproporzione.
Il dato si commenta da sé. Le carceri, che potrebbero contenere al massimo 40.000 reclusi, stanno scoppiando a causa di quel terzo in più, destinato ad aumentare, frutto della politica del cattocomnismo.
Ecco i risultati del buonismo di cui è complice la tolleranza della politica dell'accoglienza. Con la complicità della Chiesa.
Deve esistere una regola ferrea. Premesso che i clandestini debbono essere rispediti al loro Paese, anche tutti coloro che, arrivati allo sbando, non richiesti, hanno avuto un permesso di soggiono ma non hanno un lavoro dipendente legalmente retribuito, non saltuario (per di più in nero), come nei lavori stagionali, debbono essere rispediti al loro Paese . Non vi è posto per essi. Clandestini e non. E coloro che li assumono illegalmente debbono essere stangati senza pietà. Altrimenti è il caos.

giovedì 7 gennaio 2010

7 cristiani uccisi e 9 feriti in Egitto. In conformità al Corano.

E meno male che l'Egitto viene considerato un Paese islamico moderato. I cristiani copti in Egitto sono il 10%, la maggiore percentuale che esista in un Paese islamico. Figuriamoci negli altri, dove i cristiani sono costretti a vivere in una sorta di catacombe. Questo conferma che non può esistere un Islam moderato. Perché non esiste un Corano moderato, che predica odio anche contro ebrei e cristiani, nonostante le vantate origini da un unico (puramente mitico) progenitore, che sarebbe stato Abramo. Figuriamoci che sorte peggiore dovrebbero avere gli atei. Tre musulmani hanno compiuto la citata strage aspettando che i cristiani uscissero dalla chiesa. La scusa era che un cristiano avrebbe violentato una dodicenne. Non era questo un motivo per uccidere degli innocenti. Era solo un motivo per scatenare l'odio contro i cristiani.
Gli scellerati che favoriscono l'immigrazione di islamici lo tengano presente quando, in nome di una asserita parità di diritti, vorrebbero legittimare la costruzione di altre moschee, continuando ad ignorare che esse sono fonte di predicazione di odio. Esse, ai sensi di legge, debbono essere considerate fuori legge (artt. 110, 414 del Codice Penale e art. 8 della Costituzione).

mercoledì 6 gennaio 2010

L'IMBECILLITA' UMANA NON HA LIMITI

Sulla scia del successo della storia di Hachito (il film con Richard Gere) pare che ora vi siano molti imbecilli che stanno cercando un cane della stessa razza (Akita). Io mi domando come possa esistere gente simile. A parte la considerazione che una storia del tutto simile vi fu in Italia quando un cane, raccolto cucciolo e ferito, si affezionò tanto al suo salvatore e padrone Carlo Soriani, che, quando questi morì nella fabbrica (una fornace) dove lavorava come operaio a Borgo San Lorenzo, rimanendo il 30 dicembre 1943 vittima di uno dei tanti vigliacchi bombardamenti "liberatori" (!) degli americani, che avevano bombardato anche la fabbrica (pur non avendo alcuna importanza, non essendo un'industria di guerra), Fido (questo il nome del cane) continuò ad aspettare per 14 anni (!), cioè per circa 5000 volte, il suo padrone alle 19 di sera andando alla fermata della corriera a Luco di Mugello, dove lo accompagnava ogni mattina per riaccompagnarlo a casa di sera. E per 14 anni ogni giorno Fido tornò triste a casa certamente non pensando che il padrone non sarebbe più tornato a casa. Nella piazza Dante di Borgo San Lorenzo vi è il monumento in bronzo a Fido fatto dallo scultore Salvatore Cipolla. Un monumento di amore nella fedeltà. E Fido non era un cane di razza. In una cerimonia nel Comune di Borgo San Lorenzo il sindaco il 9 novembre 1957 premiò Fido con una medaglia d'oro. Fido lasciò di sé un commosso rimpianto l'8 giugno 1958.
Capiscano dunque tutti gli imbecilli, se è possibile rompere il muro della loro imbecillità, che, invece di andare a cercare un cane di razza (Akita, o non Akita) dovrebbero prendere dal canile un cane della razza di Fido, che non era di razza. Perché il razzismo umano non venga proiettato anche sui cani. Chi è rimasto commosso dal film deve fare una sola cosa: andare in canile e prendersi in casa un cane (anche anziano perché possa compensare la sua brutta vita precedente). Scoprirà che l'amore disinteressato di un cane è superiore a quello di qualsiasi essere umano. Anche per questo ho sempre avuto un pessimo concetto dell'umanità, che sarebbe migliore se fosse "bestiale". Molta umanità è composta di subanimali. A cui appartengono anche tutti coloro che abbandonano cani e gatti alimentando il randagismo e l'aumento dei cani e dei gatti che finiscono nei canili e nei gattili.
Non so quale sia stato l'amore più grande della mia vita. Certamente non fu un essere umano. Lo devo trovare tra tutti i cani e i gatti che mi hanno accompagnato ed amato nella mia esistenza. E ancor oggi dopo 10 mesi soffro per Billo.

domenica 3 gennaio 2010

L'art. 1 della Costituzione è ridicolo. Come sostituirlo

Ho sempre pensato - e l'ho scritto nel mio testo Scontro tra culture e metacultura scientifica nel 2006 - che soltanto degli ignoranti privi di logica avrebbero potuto scrivere un simile articolo. Premessa: chi erano i membri dell'assemblea costituente? Erano per lo più gente che proveniva dalla cosiddetta "guerra di liberazione". Si cancelli una buona volta la farsa del 25 aprile perché non si insegni più una storia ideologica scritta dai vincitori. In effetti la Repubblica nacque da una guerra persa e quella che viene chiamata "guerra di liberazione" fu una "guerra civile", mentre la "liberazione" dal nazifascismo fu attuata dalla guerra portata in Italia dagli anglo-americani. Strana guerra di liberazione quella attuata da "liberatori" americani che bombardavano città senza alcun riguardo per la popolazione civile. Valga come esempio per tutti il bombardamento di Roma (quartiere S.Lorenzo). Si può dire tutto dei nazisti, ma essi ebbero rispetto per le città e risparmiarono sempre i palazzi. Non vi è stato un monumento, un'opera d'arte, un museo, che sia stato bombardato dai nazisti. Io antimonarchico debbo riconoscere che la Repubblica nacque da un sospetto di broglio elettorale a danno della monarchia. Broglio che si dice sia stato favorito dall'allora ministro dell'interno Romita. E meno male se vi è stato. Soltanto per circa un milione di voti la repubblica prevalse sulla monarchia. E ciò stupisce considerando che la monarchia fu la principale causa dell'ascesa al potere del fascismo. Se quel nano inetto di Vittorino Emanuelino III avesse firmato nel 1922 il foglio in cui si dichiarava lo stato d'assedio presentatogli dal primo ministro Facta per sbarrare l'ingresso a Roma dei partecipanti alla marcia su Roma (Mussolini vi arrivò viaggiando in vagone letto) il fascismo non sarebbe andato al potere. Si trattava di quattro gatti armati di bastone. Fatta questa premessa debbo però riconoscere l'aspetto positivo del fascismo che fece una legislazione sociale che era per quei tempi all'avanguardia nel mondo, tanto da essere lodata persino da quel doppiogiochista che fu Churchill, uno dei responsabili della II guerra mondiale e dell'espansione della dittatura comunista per mezza Europa. Poi versò lacrime di coccodrillo dicendo che sull'Europa era calata "una cortina di ferro", mentre la Germania aveva cercato sempre un'alleanza con la Francia e la Gran Bretagna per far fronte comune contro l'Unione Sovietica, che non si sarebbe impadronita di mezza Europa dopo la guerra. E con simile alleanza non si sarebbe avuta nemmeno la persecuzione degli ebrei.
Ma torniamo al 1° articolo della Costituzione: "L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". Due grosse stronzate in poche parole. Che significa democrazia? Potere della maggioranza. Già Tocqueville (
Democrazia in America) aveva rilevato come la democrazia possa diventare dittatura della maggioranza. D'altronde, il fascismo e il nazismo andarono al potere democraticamente, non con la rivoluzione, come il comunismo in Unione Sovietica, con la rivoluzione fatta dalla minoranza dei bolschevichi, che assediarono il parlamento della Duma (con maggioranza dei menschevichi).E nei Paesi islamici, se esistesse la democrazia, i fanatici islamici potrebbero prendersi tutto il potere. Non basta dunque la democrazia, se questa non è fondata su principi antidemocratici che sono i principi di una concezione liberale dello Stato. E i principi del liberalismo non sono sottoponibili alla democrazia. Per esempio, non è la volontà democratica della maggioranza che possa stabilire se io abbia o non diritto alla tutela della mia vita, alla libertà di pensiero, di associazione etc. Si tratta di quei principi fondamentali che derivano direttamente dal diritto naturale, inteso come diritto all'auto-conservazione. E per auto-conservarsi in vita bisogna essere liberi. A rigor di logica, quegli articoli della Costituzione che riguardano i principi fondamentali non avrebbero dovuto nemmeno essere votati. Perché votarli significò, contraddittoriamente, farli dipendere democraticamente dalla volontà della maggioranza dell'assemblea. Li si sarebbe potuti votare nella forma espressiva, non nella sostanza, con dichiarazione preventiva che spiegasse che tali principi non si intendevano sottoposti a votazione. Essi esistono come verità autoevidenti. Si può forse sottoporre a votazione un teorema di matematica? Si può porre a votazione il teorema di Pitagora? Dunque è stata una stronzata l'aver scritto che l'Italia è una Repubblica democratica senza fare riferimento ai principi fondamentali del liberalismo, senza i quali non può esistere una democrazia che non si tramuti in dittatura. Si riscriva dunque la prima parte dell'articolo scrivendo: "L'ITALIA E'UNA REPUBBLICA LIBERALE".
Ora, come ho detto, su che cosa è fondato il liberalismo se non sul diritto naturale? Altrimenti i principi fondamentali di esso sarebbero convenzionali: questa è la concezione contraddittoria dei giuspositivisti alla Hans Kelsen e alla Norberto Bobbio, che non capirono mai un cazzo - quando ci vuole ci vuole - di democrazia, avendo ritenuto che il diritto si fondi sulla volontà dello Stato, non capendo che così essi si impedivano di giustificare il loro antifascismo-antinazismo. La si smetta di lodare l'antifascista dell'ultima ora Norberto Bobbio, il cui pensiero appartiene al museo storico del pensiero politico. Chi non è capace di giustificare una sua scelta di vita in base al suo pensiero filosofico-politico (questo vale anche per Benedetto Croce, che pensò anch'egli che il diritto fosse fondato sulla volontà dello Stato) sarebbe meglio che tacesse. Completiamo dunque l'articolo scrivendo: "L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA LIBERALE FONDATA SUL DIRITTO NATURALE". E il lavoro? Il riferimento alla necessità dello stato di promuovere il lavoro? Finiamola con questa barzelletta. Si può mai concepire un popolo che viva senza lavoro? E' evidente che lo Stato deve promuovere tutte quelle iniziative che servano a promuovere il lavoro, perché senza lavoro non si può vivere, eccezion fatta per quei parassiti che possano permettersi di vivere di rendita avendo ereditato dei beni. Vorrei qui aprire una parentesi riferendomi a tutti quei parassiti che vivono nel mondo effimero dello spettacolo e che, guadagnando quanto un grande scienziato non si sognerebbe di guadagnare, hanno il coraggio di dire che lavorano, mentre si divertono. Io questa gente la manderei a lavorare per un anno in miniera per fare scontare almeno un po' i soldi che hanno "rubato" alla faccia di chi veramente lavora. Chiusa la parentesi. Torniamo dunque al "lavoro". E' lapalissiano che un popolo abbia bisogno di lavoro. Dunque era inutile aggiungere "fondata sul lavoro". Qualcuno in passato disse che l'Italia era una repubblica fondata sulle canzoni. Bastava nei successivi articoli precisare tutte le iniziative statali atte a favorire l'espansione del lavoro e a contrastare la disoccupazione. Questo avrebbe avuto senso.
Per concludere, mentre da un asserito diritto al lavoro non può dedursi il diritto naturale (assai più ampio per tutti i principi fondamentali da esso conseguenti), dal diritto naturale può conseguire, almeno implicitamente, il diritto al lavoro come condizione dell'attuazione del diritto naturale inteso come diritto all'auto-conservazione.
Perciò mi domando che cosa pensasse il ministro Brunetta quando ha detto che bisogna cambiare il 1°articolo della Costituzione. Come lo vorrebbe cambiare? Dicendo altre stronzate? Tanto varrebbe lasciare quelle vecchie per non sostituirle con peggiori. Qualcuno glielo riferisca. Pensi che senza il diritto naturale non esistono nemmeno "crimini contro l'umanità", e allora capirà come si debba cambiare il 1°articolo.

venerdì 1 gennaio 2010

L'ultima stronzata del papa: "La pace è fondata sulla tolleranza delle diversità"

Ha scritto il filosofo americano Harry G. Frankfurt (Stronzate, Rizzoli 2005) che le menzogne sono frasi che, pur dotate di senso linguistico, risultano false alla verifica, mentre le stronzate sono frasi prive di senso (come il dire "il dono della vita": a chi donarla? A chi non esiste ancora?). Nel mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica ho fatto l'elenco di tutte le stronzate di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI e le ho demolite con una terapia linguistica. Benedetto XVI in fatto di stronzate ha superato il suo predecessore, forse perché essendo un "grande" teologo era più esposto alle stronzate teologiche. Non termina mai di aggiungerne un'altra. L'ultima si riferisce al dovere di rispettare le diversità. Che senso ha questo comandamento? Nessuno. Infatti se ognuno dovesse rispettare le diversità il papa dovrebbe rinunciare a proporsi come maestro di morale (cristiana) e di verità (evangelica). Si dirà che questo non significa combattere chi non la pensi come lui. Ma questo non è un rimedio. Il rispetto delle diversità porta al relativismo dottrinale. Come dire: il papa crede (ma non ha mai dei dubbi costui?) di possedere la verità (almeno in pubblico, dato il mestiere che fa), ma poi aggiunge, implicitamente, che nessuno ha l'obbligo di credere nella (sua) verità in base al rispetto delle diversità. E allora perché se ne fa propagatore? Ha mai letto il papa il Corano? Io non mi stancherò di scrivere che questo terribile testo è la fonte del terrorismo islamico (v. il mio post dell'8 ottobre). Bisogna dunque avere rispetto anche per il Corano? Gli islamici, per il dovere della reciprocità del rispetto delle diversità, dovrebbero cessare di credere nel Corano e rinunciare alla violenza armata predicata nel Corano. E' evidente che il rispetto delle diversità porta ad un' insuperabile contraddizione giacché esso implica una rinuncia alla propria diversità quando essa sia in contrasto con altre diversità. Altro esempio. Se il papa fosse coerente dovrebbe rispettare la diversità degli omosessuali (che, pure, arrogantemente, pretendono di essere normali) ed accettare come fatto normale che i preti possano essere omosessuali. No. Per carità. Non sia mai. Qui il rispetto vien meno. Essi sono dei peccatori. Si può obiettare che si deve rispetto anche per i peccatori. Sì, ma rimangono degli esclusi. E l'esclusione non va d'accordo con il rispetto. Insomma, il papa, prima di dire delle stronzate, dovrebbe sempre riflettere sulle conseguenze logiche di ciò che dice o scrive. Uno che si erge a maestro di morale dovrebbe essere prima di tutto maestro di coerenza. Nella prassi si vedono le conseguenze tremende del rispetto delle diversità: accogliere in Occidente gli islamici e permettere che costruiscano altre moschee anche contro il detto evangelico "chi non è con me è contro di me". L'ha detto Gesù, con una frase che non ammette il rispetto delle diversità (senza che con ciò egli abbia predicato la violenza armata contro coloro che non avessero creduto, come, invece, viene predicata nel Corano). Si ricordi dunque il papa di quanto disse Gesù, piuttosto che continuare a fare l'anticristiano con il suo dialogo interreligioso, dettato soltanto da opportunismo politico. Così continuerà a dire solo stronzate (anticristiane).
E anche tutti i filosofi che continuano a scrivere di valori morali (diversi a seconda delle culture a cui appartengono) continueranno a scrivere stronzate non riconoscendo che dalla diversità dei valori morali, e dal conseguene relativismo, ci si può salvare soltanto con il diritto naturale, che non è culturale, ma metaculturale.