PERCHE’ DITE CHE LA CHIESA NON AMA GLI ANIMALI?
http://www.christusrex.org/www1/catechism/catindex-it.html
Catechismo Cattolico
2417 Dio ha consegnato gli animali a colui che egli ha creato a sua immagine [Cf Gen 2,19-20; Gen 9,1-4 ]. E' dunque legittimo servirsi degli animali per provvedere al nutrimento o per confezionare indumenti. Possono essere addomesticati, perché aiutino l'uomo nei suoi lavori e anche a ricrearsi negli svaghi. Le sperimentazioni mediche e scientifiche sugli animali sono pratiche moralmente accettabili, se rimangono entro limiti ragionevoli e contribuiscono a curare o salvare vite umane.
2418 E' contrario alla dignità umana far soffrire inutilmente gli animali e disporre indiscriminatamente della loro vita. E' pure indegno dell'uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate, prioritariamente, a sollevare la miseria degli uomini. Si possono amare gli animali; ma non si devono far oggetto di quell'affetto che è dovuto soltanto alle persone.
Concilio regionale di Ancilia (Ankara) 314 d.C.
Non voler mangiar carne nemmeno nascosta tra i legumi è un oltraggio al Creatore che ci ha dato gli animali per mangiare
Concilio di Braga 577 d.C
Anatema per coloro che non mangiano le carni che Dio ha dato agli uomini per nutrirsi
Concilio di Aquisgrana 816 d.C
Ingiunzione al clero: Se non mangerete carne sarete estromessi dall’ordine
UN LIBRO DA NON PERDERE:
http://www.sandrogindro.it/site/1992/01/01/fratelli/ in studi cattolici
IL VEGETARIANO VIOLENTO
Catechismo Cattolico
2274 L'embrione, poiché fin dal concepimento deve essere trattato come una persona, dovrà essere difeso nella sua integrità, curato e guarito, per quanto è possibile, come ogni altro essere umano.
Viktor Cathrein. La morale cattolica esposta nelle sue premesse e nelle sue idee fondamentali 1912
L’animale non possiede diritti di sorta …dovremmo avere dei doveri verso creature che possiamo a nostro capriccio fare a pezzi arrostire o mangiare? L’animale …semplice mezzo per il nostro fine
Padre Canciani sant’uomo, prete animalista, ovvero la mosca bianca, ci vende, nella sua innocenza, una patacca. Ci informa dell’amore di Wojtyla per il proprio gatto che fa venire a Roma dall’Episcopato di Cracovia. Il buon prete ci racconta che Giovanni Paolo II è un pontefice amante degli animali
Bene. Nel 1982 Wojtyla concede un’udienza a quaranta ricercatori e si esprime in termini chiarissimi a favore della vivisezione.
Più tardi esalta il circo come “fonte di sano divertimento”, e ricorda Agostino quando seguiva i giochi con le lepri sbranate dai levrieri.
E nel 1997, il Papa che ama gli animali concede un’udienza a Jesulin de Ubrique grande torero di Spagna e lo fa mentre Carlo Alberto Iniestra Cano, Arcivescovo di Madrid, definisce la corrida “tradizione incivile”
Ma non si ferma qui Wojtyla nel 1980 cita san Berbardino da Siena “Gli uomini sono incomparabilmente più nobili e preziosi degli animali…”
Un patriota polacco sarà stato Wojtyla ma un Papa che amava gli animali… proprio no!
Il buon Canciani mi fa pensare alla vecchina di Jan Hus raccontata da Nietzsche.
Mentre Hus brucia nel rogo una vetusta contadina corre con un ramoscello secco, per accrescere
le fiamme che stanno consumando l’eretico, e lo getta nel rogo.
E Hus sospira tra le vampe: Sancta simplicitas!
Ecco: Sancta simplicitas! Altro che Papa animalista…
Agostino Gemelli: “dove non c’è partecipazione della coscienza non v’è dolore”
Una soluzione cartesiana. Se non provano dolore puoi vivisezionare a piacere.
Monsignor Lambruschini, portavoce vaticano: “Non mancano campagne propagandiste che la chiesa non può approvare, quella ad esempio contro gli esperimenti d’ordine scientifico su animali vivi. La Chiesa non si oppone neppure alla vivisezione delle bestie da cui vengono tanti aiuti al progresso della scienza”
Cardinale Palazzini nel 1989: “Gli antivisezionisti pensino di più alle violenze che subisce la vita umana e lascino stare gli animali, il rischio è che diventino essi stessi animali”
Monsignor Antonio Vacca, Vescovo di Alghero e Bosa: “Abbandonare tanti e superficiali sentimentalismi, a cominciare dalle attenzioni che vengono riposte verso gli esseri inferiori che debbono essere al servizio dell’uomo”
Dizionario di teologia morale diretto dal Cardinal Roberti :“… nei paesi protestanti le associazioni protettrici degli animali hanno quasi sempre ottenuto che la legge controlli strettamente e disciplini la vivisezione…
Donde un evidente ostacolo che i paesi cattolici non conoscono, al progresso della fisiopatologia, che nella vivisezione ha il suo principale mezzo…”
“l’ordine gerarchico delle creature voluto dal Creatore ha posto l’uomo re e quindi proprietario e usufruttuario di tutti gli esseri inferiori. Gli zoofili perdono troppo di vista lo scopo per cui gli animali, creature irragionevoli, sono stati da Dio creati, cioè a servizio e uso dell’uomo”
Civiltà Cattolica: “ dobbiamo denunciare le enormi e inutili spese che si fanno per gli animali domestici…
Il fatto grave è che per i cani e i gatti si fanno spese per nutrirli con cibi costosissimi, confezionati appositamente per essi; oppure per vestirli con cappottini firmati. .. Di fronte a queste autentiche pazzie, moralmente condannabili, c’è il dramma dei milioni di bambini che muoiono di fame o per malattie incurabili…Le pazzesche spese che si fanno per gli animali sono un segno piccolo ma significante di una mentalità distorta, che deve essere condannata e corretta”
Corriere della Sera: Estate del 2004. Arrivo di 120 macachi dall’isola di Mauritius per sperimentazione presso il Nervino Medical Science di cui è proprietaria la Congregazione dei figli dell’Immacolata
In seguito a tutto questo orrore insorge fratel Renato Moretti, rarissima specie di cattolico animalista, e scrive una lettera indignata a Wojtyla dcendo: “Satana ha messo mano al nuovo catechismo universale …dando il suo benestare alla vivisezione degli animali”
Viene da dire a fratel Renato…” Ma benedetto frate…te ne sei accorto adesso? Svegliaaaaa
È da due millenni che va avanti così…”
Paolo VI incontra un bambino piangente per la morte del suo cane
Gli dice: “Lo troverai nella luce del Signore.
Bene, per trovarlo nella luce del Signore occorre avere un’anima, altrimenti ti dissolvi nel Nulla e la luce non la vedi.
Ma arriva il contrordine:
Benedetto XVI : “Mentre nelle altre creature, che non sono chiamate all'eternità, la morte significa soltanto la fine dell'esistenza sulla terra, in noi il peccato crea una voragine che rischia di inghiottirci per sempre, se il Padre che è nei cieli non ci tende la sua mano.”
Direttive draconiane per gli organi d'informazione della Santa Sede: non si
parla della passione di Benedetto XVI per i felini. Il pontefice, nel suo
appartamento privato, di gatti ne ha più di uno. Ma non si deve sapere, per
non diventare motivo di propaganda animalista
Cerco sempre di capire perché i cristiani tirano sempre fuori Genesi: 1- 29,30 ignorando quello che segue, cioè: Genesi 4- 3,8, Genesi 8.20 –21, Genesi 9 - 1,7
Genesi: 1- 29,30 precede Genesi 4- 3,8, Genesi 8.20 –21 e Genesi 9 - 1,7
In Genesi 4- 3,8 Jahvè rifiuta l’offerta dei frutti di Caino e accetta l’offerta di Abele
Sceglie il grasso delle pecore alla frutta.
Quindi la sequenza corretta è questa:
Genesi: 1- 29,30
E Dio disse: Ecco io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra e ogni albero che abbia frutti portatori di seme; questo vi servirà di nutrimento. E a ogni animale della terra, a ogni uccello dei cieli e a tutto ciò che si muove sulla terra ed ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento. E così fu.
Genesi 4- 3,5
Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto.
Genesi 8.20 –21
Allora Noè edificò un altare all'Eterno, e prese di ogni specie di animali puri e di ogni specie di uccelli puri e offrì olocausti sull'altare. E l'Eterno sentì un odore soave; così l'Eterno disse in cuor suo: Io non maledirò più la terra a motivo dell'uomo, perché i disegni del cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpirò più ogni cosa vivente, come ho fatto.
Genesi 9 - 1,7
Poi Dio benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite la terra.
La paura di voi e il terrore di voi sarà su tutti gli animali della terra, su tutti gli uccelli del cielo, su tutto quello che si muove sulla terra; e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati in vostro potere.
Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde;
ma non mangerete carne con la sua vita, cioè il suo sangue.
Io chiederò certamente conto del sangue delle vostre vite; ne chiederò conto ad ogni animale e all'uomo. Chiederò conto della vita dell'uomo alla mano di ogni fratello dell'uomo.
Chiunque spargerà il sangue di un uomo, il suo sangue sarà sparso per mezzo di un uomo, perché DIO ha fatto l'uomo a sua immagine.
Voi dunque siate fruttiferi e moltiplicatevi; crescete grandemente sulla terra e moltiplicate in essa.
Jahvè in Genesi 9- 1,7 definisce il rapporto: La paura di voi e il terrore di voi sarà su tutti gli animali della terra, su tutti gli uccelli del cielo, su tutto quello che si muove sulla terra; e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati in vostro potere.
Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde;
ma non mangerete carne con la sua vita, cioè il suo sangue
E invece ci viene propinato sempre il Dio vegetariano di Genesi 1- 29,30 come se ci fossero due Dei: quello di Genesi 1- 29,30 e quello di Genesi 4- 3,8, Genesi 8.20 –21,
Genesi 9 - 1,7 . Ed è come un gioco delle tre carte.
E dove porta tutto questo?
Porta al Qorbanot , alle offerte sacrificali al Tempio di Gerusalemme
Dal 515 avanti Cristo al 70 dopo Cristo i sacrifici avvengono con spaventosa regolarità. Il Tempio diventa una multinazionale della carne macellata. Poi c’è la rivolta giudaica. E la rivolta conduce direttamente alla distruzione del Tempio da parte dei Romani. Nel 70 d.C. ci pensano Vespasiano e Tito a mettere fine
ai sacrifici. Ma non per amore degli animali.
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Francesco_Hayez_017.jpg
I sacrifici riprenderanno durante la Guerra Giudaica dal 132 al 133 e poi non si faranno più. La Torah è lapidare per eseguirli occorre un Tempio con la sua sanguinosa e brutale liturgia. Ma ci sono Ebrei ortodossi che vorrebbero ricostruire il Tempio e riprendere i sacrifici.
http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3371508,00.html
La follia religiosa non conosce limiti.
E’ vero che i Profeti in rari casi dicono che Dio non vuole i sacrifici
Geremia 6,20; Geremia 7- 21,23; Isaia 1- 11,20 ecc…ecc…
Ma il risultato qual è? I sacrifici vanno avanti per 586 anni.
UNA SEQUENZA BIBLICA SINTETICA
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM
GENESI 4 - 1,7
Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse: "Ho acquistato un uomo dal Signore". Poi partorì ancora suo fratello Abele. Ora Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo. Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore;
anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta,
ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto.
Il Signore disse allora a Caino: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto?
Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, ma tu dòminalo".
GENESI 8-20,21
Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali mondi e di uccelli mondi e offrì olocausti sull'altare. Il Signore ne odorò la soave fragranza e pensò: "Non maledirò più il suolo a causa dell'uomo, perché l'istinto del cuore umano è incline al male fin dalla adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.
ESODO 12-1,8
Il Signore disse a Mosè e ad Aronne nel paese d'Egitto:
"Questo mese sarà per voi l'inizio dei mesi, sarà per voi il primo mese dell'anno.
Parlate a tutta la comunità di Israele e dite: Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa.
Se la famiglia fosse troppo piccola per consumare un agnello, si assocerà al suo vicino, al più prossimo della casa, secondo il numero delle persone; calcolerete come dovrà essere l'agnello, secondo quanto ciascuno può mangiarne. Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, nato nell'anno; potrete sceglierlo tra le pecore o tra le capre e lo serberete fino al quattordici di questo mese: allora tutta l'assemblea della comunità d'Israele lo immolerà al tramonto. Preso un pò del suo sangue, lo porranno sui due stipiti e sull'architrave delle case, in cui lo dovranno mangiare. In quella notte ne mangeranno la carne arrostita al fuoco; la mangeranno con azzimi e con erbe amare.
ESODO 29. 10,24
Fa accostare il giovenco davanti alla tenda del convegno e Aronne e i suoi figli posino le mani sopra il capo del giovenco . Quindi immola il giovenco dinnanzi al Signore, all'entrata della tenda di convegno . Prendi del sangue del giovenco ; e col dito mettine sopra dei corni dell'altare ; e spandi tutto l'altro sangue a piè dell'altare. Prendi tutto il grasso che avvolge le interiora, il lobo del fegato e i due reni col grasso, e bruciali sull'altare facendo esalare il profumo . La carne , la pelle e i rifiuti del giovenco bruciali col fuoco fuori dal campo ; è sacrificio per il peccato .
Prendi poi uno dei montoni, e Aronne e i suoi figli mettano le mani sopra il capo del montone . Scanna il montone, prendi il suo sangue e spargilo sopra e intorno all'altare . Taglia il montone in quattro pezzi, lava le interiora e le gambe e mettile sull'altare coi pezzi e con la testa ; e brucia tutto quanto il montone sopra all'altare, facendone esalare il profumo ; è un olocausto al Signore, è un odore soave, un'offerta fatta col fuoco al Signore.
Prendi poi l'altro montone e Aronne e i suoi figli posino le mani sopra il suo capo. Scanna quindi il montone ; prendi un po' del suo sangue e mettilo sul lobo dell'orecchio destro di Aronne, e sul lobo dell'orecchio destro dei suoi figli, sopra il pollice della loro mano destra, e sopra il dito grosso del loro piede destro ; poi spargi il sangue sopra e intorno all'altare . Prendi ancora del sangue di sopra all'altare e dell'olio usato per le sacre unzioni e spruzzane Aronne e le sue vesti, i suoi figli e le loro vesti insieme con lui . Così sarà consacrato lui e le sue vesti e assieme a lui i suoi figli e le loro vesti . Poi prendi il grasso del montone, la coda, il grasso che ricopre le interiora, e il lobo del fegato,i due reni col grasso che v'è sopra e la coscia destra, poiché è il montone sacrificato per la consacrazione .
ESODO 29. 38,41
Ecco quello che offrirai sull'altare : due agnelli di un anno ogni giorno in perpetuo . Offrirai un agnello la mattina e l'altro la sera. Col primo agnello offrirai la decima parte d'un efa di fior di farina intrisa in un quarto di hin d'olio vergine ; e una libagione di un quarto di hin di vino . Con l'altro agnello che sacrificherai la sera, farai le stesse offerte e la libagione come al mattino ; è un'offerta consumata col fuoco, in odore soave al Signore .
LEVITICO 1. 1,17
Il Signore chiamò Mosè e dalla tenda del convegno gli disse:
"Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando uno di voi vorrà fare un'offerta al Signore, offrirete bestiame grosso o minuto.
Se l'offerta è un olocausto di grosso bestiame, egli offrirà un maschio senza difetto; l'offrirà all'ingresso della tenda del convegno, per ottenere il favore del Signore.
Poserà la mano sulla testa della vittima, che sarà accettata in suo favore per fare il rito espiatorio per lui.
Poi immolerà il capo di grosso bestiame davanti al Signore, e i sacerdoti, figli di Aronne, offriranno il sangue e lo spargeranno intorno all'altare, che è all'ingresso della tenda del convegno.
Scorticherà la vittima e la taglierà a pezzi.
I figli del sacerdote Aronne porranno il fuoco sull'altare e metteranno la legna sul fuoco,
poi sulla legna e sul fuoco che è sull'altare disporranno i pezzi, la testa e il grasso.
Laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il sacerdote brucerà il tutto sull'altare come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
Se la sua offerta è un olocausto di bestiame minuto, pecora o capra, egli offrirà un maschio senza difetto.
Lo immolerà dal lato settentrionale dell'altare davanti al Signore e i sacerdoti, figli di Aronne, spargeranno il sangue attorno all'altare.
Lo taglierà a pezzi, con la testa e il grasso, e il sacerdote li disporrà sulla legna, collocata sul fuoco dell'altare.
Laverà con acqua le interiora e le zampe; poi il sacerdote offrirà il tutto e lo brucerà sull'altare: olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
Se la sua offerta al Signore è un olocausto di uccelli, offrirà tortore o colombi.
Il sacerdote li offrirà all'altare, ne staccherà la testa, che farà bruciare sull'altare, e il sangue sarà spruzzato sulla parete dell'altare.
Poi toglierà il gozzo con le sue immondezze e lo getterà al lato orientale dell'altare, dov'è il luogo delle ceneri.
Dividerà l'uccello in due metà prendendolo per le ali, ma senza separarlo, e il sacerdote lo brucerà sull'altare, sulla legna che è sul fuoco, come olocausto, sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
LEVITICO 3 – 2,5
…poserà la mano sulla testa della vittima e la immolerà all'ingresso della tenda del convegno e i figli di Aronne, i sacerdoti, spargeranno il sangue attorno all'altare.
Di questo sacrificio di comunione offrirà come sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore il grasso che avvolge le viscere e tutto quello che vi è sopra,
i due reni con il loro grasso e il grasso attorno ai lombi e al lobo del fegato, che distaccherà al di sopra dei reni; i figli di Aronne lo bruceranno sull'altare, sopra l'olocausto, posto sulla legna che è sul fuoco: è un sacrificio consumato dal fuoco, profumo soave per il Signore.
LEVITICO 9 - 23,24
Mosè e Aronne entrarono nella tenda del convegno; poi uscirono e benedissero il popolo e la gloria del Signore si manifestò a tutto il popolo.
Un fuoco uscì dalla presenza del Signore e consumò sull'altare l'olocausto e i grassi; tutto il popolo vide, mandò grida d'esultanza e si prostrò con la faccia a terra.
LEVITICO 11 - 3,8
Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina.
Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo;
l'ìrace, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo;
la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda;
il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo.
Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.
LEVITICO 20 - 15-16
L'uomo che si abbrutisce con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia.
Se una donna si accosta a una bestia per lordarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.
E magari è meglio rileggerlo interamente….
LEVITICO 20 – 9,21
Chiunque maltratta suo padre o sua madre dovrà essere messo a morte; ha maltrattato suo padre o sua madre: il suo sangue ricadrà su di lui.
Se uno commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l'adultero e l'adùltera dovranno esser messi a morte.
Se uno ha rapporti con la matrigna, egli scopre la nudità del padre; tutti e due dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di essi.
Se uno ha rapporti con la nuora, tutti e due dovranno essere messi a morte; hanno commesso un abominio; il loro sangue ricadrà su di essi.
Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.
Se uno prende in moglie la figlia e la madre, è un delitto; si bruceranno con il fuoco lui ed esse, perché non ci sia fra di voi tale delitto.
L'uomo che si abbrutisce con una bestia dovrà essere messo a morte; dovrete uccidere anche la bestia.
Se una donna si accosta a una bestia per lordarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.
Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei ed essa vede la nudità di lui, è un'infamia; tutti e due saranno eliminati alla presenza dei figli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella; dovrà portare la pena della sua iniquità.
Se uno ha un rapporto con una donna durante le sue regole e ne scopre la nudità, quel tale ha scoperto la sorgente di lei ed essa ha scoperto la sorgente del proprio sangue; perciò tutti e due saranno eliminati dal loro popolo.
Non scoprirai la nudità della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre; chi lo fa scopre la sua stessa carne; tutti e due porteranno la pena della loro iniquità.
Se uno ha rapporti con la moglie di suo zio, scopre la nudità di suo zio; tutti e due porteranno la pena del loro peccato; dovranno morire senza figli.
Se uno prende la moglie del fratello, è una impurità, egli ha scoperto la nudità del fratello; non avranno figli.
NUMERI 19-1,5
Il Signore disse ancora a Mosè e ad Aronne:
"Questa è una disposizione della legge che il Signore ha prescritta: Ordina agli Israeliti che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il giogo.
La darete al sacerdote Eleazaro, che la condurrà fuori del campo e la farà immolare in sua presenza.
Il sacerdote Eleazaro prenderà con il dito il sangue della giovenca e ne farà sette volte l'aspersione davanti alla tenda del convegno;
poi si brucerà la giovenca sotto i suoi occhi; se ne brucerà la pelle, la carne e il sangue con gli escrementi.
NUMERI 31-17,18
Ora uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo;
ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini, conservatele in vita per voi.
GIOSUÈ 6.21
Allora il popolo lanciò il grido di guerra e si suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba ed ebbe lanciato un grande grido di guerra, le mura della città crollarono; il popolo allora salì verso la città, ciascuno diritto davanti a sé, e occuparono la città. Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall'uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino il bue, l'ariete e l'asino.
DEUTERONOMIO 12- 15,16
Ma, ogni volta che ne sentirai desiderio, potrai uccidere animali e mangiarne la carne in tutte le tue città, secondo la benedizione che il Signore ti avrà elargito; chi sarà immondo e chi sarà mondo ne potranno mangiare, come si fa della carne di gazzella e di cervo;
ma non ne mangerete il sangue; lo spargerai per terra come acqua.
DEUTERONOMIO 14. 3-8
Non mangerai alcuna cosa abominevole. Questi sono gli animali che potrete mangiare: il bue, la pecora e la capra; il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l'antilope, il bufalo e il camoscio.
Potrete mangiare di ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa in due da una fessura, e che rumina.
Ma non mangerete quelli che rùminano soltanto o che hanno soltanto l'unghia bipartita, divisa da una fessura e cioè il cammello, la lepre, l'ìrace, che rùminano ma non hanno l'unghia bipartita; considerateli immondi; anche il porco, che ha l'unghia bipartita ma non rumina, lo considererete immondo. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri.
Fra tutti gli animali che vivono nelle acque potrete mangiare quelli che hanno pinne e squame;
ma non mangerete nessuno di quelli che non hanno pinne e squame; considerateli immondi.
Potrete mangiare qualunque uccello mondo; ecco quelli che non dovete mangiare:
l'aquila, l'ossìfraga e l'aquila di mare, il nibbio e ogni specie di falco, ogni specie di corvo,
lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviero, il gufo, l'ibis, il cigno,
il pellicano, la fòlaga, l'alcione, la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello.
DEUTERONOMIO 20-13,14
Quando il Signore tuo Dio l'avrà data nelle tue mani, ne colpirai a fil di spada tutti i maschi;
ma le donne, i bambini, il bestiame e quanto sarà nella città, tutto il suo bottino, li prenderai come tua preda; mangerai il bottino dei tuoi nemici, che il Signore tuo Dio ti avrà dato.
ATTI DEGLI APOSTOLI 10- 9,16
Il giorno dopo, mentre essi erano per via e si avvicinavano alla città, Pietro salì verso mezzogiorno sulla terrazza a pregare. Gli venne fame e voleva prendere cibo. Ma mentre glielo preparavano, fu rapito in estasi. Vide il cielo aperto e un oggetto che discendeva come una tovaglia grande, calata a terra per i quattro capi. In essa c'era ogni sorta di quadrupedi e rettili della terra e uccelli del cielo. Allora risuonò una voce che gli diceva: "Alzati, Pietro, uccidi e mangia!". Ma Pietro rispose: "No davvero, Signore, poiché io non ho mai mangiato nulla di profano e di immondo". E la voce di nuovo a lui: "Ciò che Dio ha purificato, tu non chiamarlo più profano". Questo accadde per tre volte; poi d'un tratto quell'oggetto fu risollevato al cielo. Mentre Pietro si domandava perplesso tra sé e sé che cosa significasse ciò che aveva visto, gli uomini inviati da Cornelio, dopo aver domandato della casa di Simone, si fermarono all'ingresso. Chiamarono e chiesero se Simone, detto anche Pietro, alloggiava colà. Pietro stava ancora ripensando alla visione, quando lo Spirito gli disse: "Ecco, tre uomini ti cercano; alzati, scendi e va' con loro senza esitazione, perché io li ho mandati". Pietro scese incontro agli uomini e disse: "Eccomi, sono io quello che cercate. Qual è il motivo per cui siete venuti?". Risposero: "Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, stimato da tutto il popolo dei Giudei, è stato avvertito da un angelo santo di invitarti nella sua casa, per ascoltare ciò che hai da dirgli". Pietro allora li fece entrare e li ospitò.
TOMMASO D'AQUINO ( 1225 –1274)
Soluzione delle difficoltà:
1)Secondo l'ordine stabilito da Dio la vita degli animali e delle piante non viene conservata per sé stessa ma per l'uomo . Ecco perché S.Agostino scriveva : "Se conso l'ordine sapientissimo del Creatore, la loro vita e la loro morte sono subordinate al nostro vantaggio" .
2) Gli animali e le piante non hanno la vita razionale, per governarsi da sé stessi, ma sono sempre come governati da altri mediante un istinto naturale . E in questo abbiamo il segno che essi sono subordinati per natura, e ordinati all'uso di altri esseri.
3) Chi uccide il bove di un altro, non pecca perché uccide un bove, ma perché danneggia un uomo nei suoi averi. Ecco perché questo fatto non è elencato fra i peccati di omicidio, ma tra quelli di furto e di rapina.
AGOSTINO (354- 430)
Giustifica l’abbattimento degli animali e legittima la loro uccisione.
La ragione? La loro mancanza del potere di discernere.
Prima Agostino era un manicheo e la pensava differentemente. Poi cambia idea e si avvicina stranamente alla visione di Cartesio che secoli dopo penserà gli animali come macchine.
Per Agostino gli animali sono macchine che l’uomo può usare a suo piacimento.
Gli animali possono divertire l’uomo, sono svago per l’uomo ma andare oltre è insano.
Peccaminoso. Questo santo tanto amato dagli intellettuali cristiani e non cristiani giustifica anche la schiavitù e dice che Cristo stesso dimostrò che “rinunciare a uccidere animali o piante è il massimo della superstizione” mandando i demoni nel corpo dei maiali e maledicendo il fico che non dava frutti.
PREFAZIONE DI DITADI: I FILOSOFI E GLI ANIMALI
Il fatto è che per Agostino e per la quasi totalità dei pensatori cristiani, la questione animale è, nella sostanza, un non problema, anzi, porre la questione è un chiaro sintomo di decadenza, e forse, di influenza demoniaca, come suggerisce san Paolo. Paolo di Tarso addirittura connette il superamento del matrimonio, le filosofie che esortano a non mangiare carne, all'imminenza della "fine dei tempi" che produrrà "ingannevoli espressioni ispirate" e "insegnamenti diabolici" .
E come dice la Bibbia: per oggi è sufficiente il male del giorno…
COME NASCE LA VITA
Immaginate delle palle di biliardo in un grande tavolo nero. Un immenso tavolo nero.
Da un punto centrale - chiamiamo questo punto centrale: il punto A - immaginate di sparpagliare le palle in varie direzioni. Immaginate che queste palle prendano sempre più velocità mentre si allontanano dal punto A. Immaginate che le palle siano le galassie che fuggono a velocità inaudita dal punto dell’esplosione primordiale; dal punto della deflagrazione originale del Big Bang. Dal punto A.
Una palla è come una galassia che può avere una larghezza di 100.000 anni luce, come la nostra Via Lattea o il doppio come Andromeda, e può contenere oltre 200 miliardi di soli.
Ora immaginate che la Terra sia un microscopico punto in una di quelle palle che si allontanano dal punto A
a velocità incredibile. Un punto microscopico che è parte infinitesimale della palla - galassia che fugge con una velocità che aumenta sempre più. Immaginate che tutto si allontani con rapidità inaudita dal punto A.
Se stazionate un vivente nel punto ove si trova ora la Terra il vivente vede un cielo pieno di stelle, ma se, ipoteticamente, stazionate un vivente nello stesso punto, tra trilioni e trilioni di anni, dopo l’implosione del sole e la distruzione del sistema solare (che si prevede comincerà ad avvenire tra 5 miliardi di anni) il vivente non vedrà più il cielo stellato ma un cielo nero privo di astri. La ragione? Le galassie si allontanano dal punto dell’esplosione primordiale a velocità altissima. La deflagrazione ha irradiato le galassie come una bomba che esplode irradia le sue schegge.
Tra trilioni e trilioni di anni la vita si spegnerà nel cosmo. Si spegneranno le stelle una a una.
Svaniranno anche i buchi neri. La vita scomparirà. Il livello di bassa entropia che ha permesso l’esistenza di un universo ordinato diventerà altissimo e tutto “ciò che è” si scomporrà in un oceano di fotoni.
I giganti sconfiggeranno il cosmo ordinato degli Dei olimpici, si libereranno delle loro catene, usciranno dalle loro prigioni sotterranee e provocheranno il caos. L’apparenza come la conosciamo noi non sarà più
Ma cosa è l’apparenza? E perché esiste qualcosa invece del nulla?
La scienza ci dice che l’apparenza (spazio, tempo, materia, energia ecc..) è una fluttuazione sul nulla.
Anzi il nulla è un termine sbagliato meglio il vuoto. L’apparenza è una fluttuazione sul vuoto. E come se su un immenso, forse infinito, oceano nero assolutamente stabile si formasse una minuta onda che increspasse, minutamente, microscopicamente, la superficie del vuoto producendo l’universo (o gli universi) come lo conosciamo noi. Insomma il vuoto è il sostrato primordiale ove una microscopica instabilità produce l’esistere. Noi siamo i figli di questa minutissima fluttuazione. Noi i viventi, umani e non umani. Ma tutto “ciò che è” è figlio di questa fluttuazione.
Quando si studia la specie bisogna capire da dove siamo emersi, da dove è originata la vita.
Quello che è affiorato è apparso da immense estinzioni di massa.
Queste estinzioni hanno massacrato la vita. L’hanno quasi spenta.
Immaginare che una benigna suprema volontà, oltre lo Spazio – Tempo, abbia ideato una cosa del genere è semplicemente folle. Ed è offensivo per una simile volontà.
L’estinzione di massa è una catastrofe globale che coinvolge l’intera biosfera.
Le estinzioni avvengono a intervalli di circa 100 milioni di anni.
Gli scienziati dicono che ci sono state cinque grandi estinzioni di massa.
La prima nell’Ordoviciano, 438 milioni di anni fa, ha estinto il 75% delle specie
La seconda nel Devoniano, 360 milioni di anni fa, ha estinto il 65% delle specie
La terza nel Permiano, 245 milioni di anni fa, ha estinto il 96% delle specie
La quarta nel Triassico, 210 milioni di anni fa, ha estinto il 70% delle specie
La quinta nel Cretaceo, 65 milioni di anni fa, ha estinto il 68% delle specie tra cui i dinosauri.
Le specie estinte sono state principalmente quelle degli invertebrati, dei coralli, dei trilobiti, degli insetti e dei dinosauri.
Diciamo che queste sono state le grandi estinzioni di massa, ma ci sono state anche estinzioni minori che sono avvenute (e forse continueranno ad avvenire) con intervalli di circa 10 milioni di anni.
La Terra ha quindi esperimentato nel suoi 4,5 milioni di vita tremendi sconvolgimenti.
Il più distruttivo di questi cataclismi è stata l’estinzione di massa avvenuta nel Permiano, 245 milioni di anni fa, (alcuni dicono 252 milioni di anni fa).
Quell’ avvenimento ha estinto il 96% delle specie marine e il 70% delle specie vertebrate terrestri. Questo evento tumultuoso è stato chiamato il “the big dying”, “Il grande morire”
Da quel massacro smisurato quello che è restato ha prodotto la vita che conosciamo.
Noi siamo nel grande albero dell’evoluzione non un tronco ma un minuto, gracile ramoscello.
La nostra vita è stata brevissima. Quasi insignificante.
Prima c’è stato il big bang (13,7 miliardi anni fa) (ma le date cambiano continuamente)
Poi si sono formate le galassie (12 miliardi di anni fa)
Poi si è formato il sistema solare e quindi la Terra ( 4,6 miliardi di anni fa)
Poi sulla Terra è apparsa la vita: le prime forme di vita unicellulare (3,5 miliardi di anni fa)
Poi sono apparsi i trilobiti, i vermi, i molluschi (600 milioni di anni fa) .
Poi i pesci senza mascella, i brachiopodi (500 milioni di anni fa)
Poi i coralli, le piante, i pesci, gli animali semplici ( 395 milioni di anni fa)
Poi le conifere, le libellule giganti, i ragni, gli squali (345 milioni di anni fa)
Poi nuove specie di pesci e le felci giganti ( 280 milioni di anni fa)
Poi i dinosauri, i pesci come li conosciamo ora, e i primi uccelli ( 200 milioni di anni fa )
Poi le piante con fiori, i dinosauri e gli insetti ( 135 milioni di anni fa)
Poi le balene, i cavalli, i marsupiali, gli elefanti e i mammut (65 milioni di anni fa)
Poi noi. O almeno i nostri avi. (4 milioni di anni fa )
Secondo gli scienziati la differenziazione tra uomo e scimmia è iniziata tra 7 e 4 milioni di anni fa.
l’Austrolapithecus ramidus 4,4 milioni di anni forse camminava eretto
Sempre secondo gli scienziati Austrolapithecus africanus è stato il primo vero antenato e si situa nel tempo intorno ai 3,6 e 2,9 milioni di anni fa.
Poi è giunto l’Homo erectus che utilizzò fuoco e strumenti di pietra e dicono sia vissuto da 1,8 milioni di anni fa a 300.000 anni fa.
Infine è apparso quello che siamo noi: l’homo sapiens virtualmente operante sulla terra da 160.000 anni fa a oggi.
Il nostro impatto? Ascoltate Sledentopf che condensa in un anno la vita :
“il Sole nasce a gennaio, a febbraio si forma la terra, in aprile i continenti emergono dalle acque, a novembre appare la vegetazione, il regno dei rettili si estingue a natale, alle ore 23 della notte di San Silvestro nasce l'uomo di Pechino, dieci minuti prima di mezzanotte nasce l'uomo di Neanderthal, nell'ultimo mezzo minuto si svolge l'intera storia umana, e nell'ultimo secondo di questo mezzo minuto gli uomini si moltiplicano per tre, calcolando che dieci secondi, corrispondono a 1560 anni. Se l'espansione demografica dovesse continuare al ritmo attuale, nei prossimi dieci secondi solo il peso dei viventi aumenterebbe fino a eguagliare il peso del globo...”
Ma che aspettarsi da una specie che emerge da simili tremendi, strazianti cataclismi?
Questo è il punto. Tutto gli orrori che avvengono è perché non siamo figli di un Dio che ci ha creato a sua immagine e somiglianza ma eredi dell’immenso strazio della vita. Dell’immenso formarsi della vita.
E in questo immenso strutturasi è apparsa anche - nella nostra mente - la compassione verso gli altri esseri viventi. O meglio: verso i viventi tutti. E la compassione è come la ginestra leopardiana che cresce nel deserto. E’ come la pianta che sboccia tra le fessure dell’asfalto. E’ una cosa che va contro la corrente impetuosa del divenire che va contro quello che Nietzsche chiama “l’innocenza del reale”.
La cosa più tragica e stupida che abbia mai sentito è la cantilena dei piccoli anglicani inglesi che cantano:
“All things bright and beautiful
all creatures great and small
all things bright and wonderful
the Lord God made them all…”
“Tutte le cose luminose e belle
tutte le creature grandi e piccole
tutte le cose luminose e meravigliose
Il Signore le ha fatte tutte..”
Quindi ha pensato anche le grandi estinzioni. Che cosa infinitamente stupida. Anche nel bucolico giardino leopardiano c’è una guerra tremenda tra le specie. Anche tra insetti e piante. Nel mio giardino ogni volta che taglio l’erba produco ecatombe. Visitate nella notte una foresta equatoriale e vedrete cosa accade. Tutti divorano tutti. E speriamo che non finisca per noi come immagina Cormac Mc Carthy ne “La Strada” con la Terra massacrata, che non produce più niente, le piante morte, le acque avvelenate, gli animali scomparsi e i sopravvissuti che si divorano tra loro sussistendo in uno stato di tenebrosa esistenza.
Lo strazio finirà solo quando l’universo si spegnerà. Tra trilioni e trilioni di anni.
Nel frattempo l’innocenza del reale ci farà vivere lo strazio. In quello siamo radicati.
E non si scappa.
Paolo Ricci per BAILADOR