Però, qualcuno mi dovrebbe spiegare cosa c’entra il Comando del popolo, con bombe lanciate sul mondo come se piovesse. Gli alleati della seconda guerra mondiale (America, Inghilterra e Francia) intervengono come gli pare e dove gli pare e i nemici sono sempre criminali. Carl Schmitt, nel Nomos della terra, asserisce che la limitazione della guerra si ottiene meglio considerando il nemico uno justus hostis che con i trattati che limitano l’uso delle armi più letali. Se il nemico, però, non è posto su un piede di parità, ma è un volgare criminale, allora tutto viene giustificato. Se Saddam era un assassino la sua impiccagione fu una cosa santa e giusta e se Gheddafi è un massacratore di poveri innocenti è sacrosanto dargli la caccia come ad un selvatico.
Ma perché raccontare queste barzellette? Perché la NATO, che è una organizzazione difensiva interviene quando nessuno ha attaccato i suoi stati membri?
La solfa è sempre la stessa: “Io sono il lupo e tu l’agnello e perciò ti mangio”; però nella favola, anche migliaia di anni orsono, il lupo si preoccupava di asserire che era l’agnello il cattivo poiché sporcava l’acqua, anche se fisicamente non poteva. È inutile insistere sul punto: è troppo ovvio, è troppo banale.
Oggi voglio solo lanciare una pietra nello stagno e fare riflettere qualcuno sul vecchio e deprecato colonialismo. Voi pensate che se i popoli africani fossero stati ancora colonie della vecchia Europa sarebbero successi tanti guai? Ci sarebbero stati continui combattimenti tra etnie locali, ci sarebbe stata tanta fame e così pochi ospedali?
Gli antichi romani conquistavano sì, ma portavano la civiltà e, con il tempo, anche quelli che erano stati occupati acquisivano lo status di cittadino romano ed i relativi diritti.
Forse si era più civili duemila anni orsono.
Di falletti.over-blog.it
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MILANO - Mentre a Marsa el-Brega si vanno completando i preparativi per i solenni funerali degli undici imam rimasti uccisi all'alba di venerdì in un bombardamento aereo della Nato sulla città della Cirenaica, da Tripoli un altro imam, identificato come Noureddin al-Mijrah, ha lanciato una fatwa, un editto di condanna, nei confronti dei cittadini di alcuni dei Paesi che partecipano alla campagna militare sotto comando atlantico contro il regime di Muammar Gheddafi.
DENUNCIA - Il religioso ha infatti rivolto un appello ai «musulmani nel mondo intero» affinchè, per ogni vittima del raid a Brega, siano uccise un migliaio di persone appartenenti a Paesi quali «Francia, Italia, Danimarca, Gran Bretagna, Qatar ed Emirati Arabi Uniti», tutti egualmente indicati come legittimi obiettivi. Per vendicare 11 imam libici i musulmani dovrebbero uccidere «1000 persone per ogni imam morto». La fatwa è stata lanciata durante la conferenza stampa del portavoce del governo di Tripoli, Mussa Ibrahim, in cui il regime ha denunciato il ferimento di 50 persone e la morte degli 11 religiosi.
L'OBIETTIVO - Fonti alleate da Bruxelles hanno replicato ribadendo che non sono stati presi di mira bersagli civili, bensì un «bunker» che costituiva una «postazione di comando e controllo», e che quest'ultimo è stato colpito.
Redazione online
14 maggio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA
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