martedì 2 agosto 2011

QUESTA E' VERAMENTE UNA SINISTRA DI MERDA TRADITRICE DELLA LAICITA' DELLO STATO A FAVORE DEL MULTICULTURALISMO

Questa falsa sinistra è ormai la fogna di tutte le richieste più pazze che violano persino le norme che riguardano l'ordine pubblico. Andare in giro con la testa coperta non è tanto una questione che riguardi la sottomissione e la schiavizzazione delle donne come prevista dal Corano. Si tratta di rispettare una norma che impone che sia facilmente individuabile in pubblico chiunque, indipendentemente da qualsiasi motivazione. Se non si rispettasse questa norma si favorirebbe il mascheramento di chiunque voglia commettere un reato. Chiunque potrebbe mascherarsi facendosi passare da musulmana mentre sta commettendo un omicidio o una rapina. Poi vai a fargli l'identikit. Ma questa sinistra di pazzi, giunta ormai alla negazione della laicità dello Stato, e cavallo di Troia dell'invasione islamica, con la politica delle porte aperte, è la maggiore sciagura che ormai possa avere la politica. E' una sinistra depravata che non può rappresentare una alternativa seria ad una destra che purtroppo, pur essendo anch'essa un male, risulta poi essere un male minore.
In Francia il burqa è stato già proibito. Ma in Italia purtroppo abbiamo una sinistra che sembra esistere solo per accogliere disonestamente (magari con il progetto di dare la cittadinanza ai musulmani che ancora non l'abbiano) le richieste più sconsiderate per raccattare voti dappertutto. Speriamo che questa sinistra rimanga nella fogna. Meglio tenersi il male della destra. Povero Marx che si sta rivoltando nella tomba. Non voto più dal 1994.

Camera, primo sì verso il divieto del burqa

La commissione Affari Costituzionali approva il disegno di legge. Il plauso della Carfagna, contrari i musulmani

Camera, primo sì verso il divieto del burqa

La commissione Affari Costituzionali approva il disegno di legge. Il plauso della Carfagna, contrari i musulmani

Donne col burqa
Donne col burqa
MILANO - Primo sì alla Camera sul disegno di legge che vieta burqa, niqab e altri indumenti etnici che nascondono il volto della persona. Si tratta di un primo passo verso l'approvazione perché la proposta dovrà passare al vaglio dell'Aula, dopo la pausa estiva. A votare a favore sono stati i deputati di Pdl, Lega e Reponsabili. Contro si è espresso il Pd. Mentre Fli, Idv e Udc si sono astenuti. La maggioranza ha annunciato che ne chiederà la calendarizzazione in aula a Montecitorio alla ripresa dei lavori a settembre.

REAZIONI - Nella nuova legge sono previste multe pecuniarie per chi non rispetta il divieto e anche la reclusione fino a un anno, oltre a ben più pesanti sanzioni pecuniarie fino a 30 mila euro, per chi obbliga altri a indossare il burqa o comuqnue a girare per le strade con il volto coperto. Tra i primi a commentare il provvedimento il ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna che plaude alla risoluzione: «Il velo integrale non è mai una libera scelta delle donne, ma un segno di oppressione culturale o fisica: vietarlo nei luoghi pubblici vuol dire restituire la libertà alle donne immigrate». In Italia non c'è però un'emergenza burqa, ha aggiunto il ministro: «In Italia, come in altri Paesi, i casi di donne costrette ad indossarlo restano per fortuna isolati, ma non per questo sono meno gravi». Commenti soddisfatti sono giunti anche dalla lega, mentre il Pd ha espresso la sua contrarietà attraverso la senatrice Vittoria Franco che ha definito la proposta di legge «un errore», aggravato dalla previsione di multe e reclusione per punire chi non si adeguerà.

MONDO ISLAM - Non si è fatta attendere la reazione del mondo islamico. Contraria al provvedimento Silvia Layla Olivetti, portavoce del Movimento per la tutela dei diritti dei musulmani: «Pur non essendo favorevoli all'uso del niqab o del burqa in Europa, siamo decisamente contrari a una proposta di legge che si potrebbe tradurre in una penalizzazione per quelle donne che, per scelta non contrattabile o per costrizione, indossano il velo integrale». Contraria anche l'Unione delle Comunità islamiche in Italia, che tramite il suo portavoce Roberto Hamza Piccardo ha sottolineato che «Vietare il velo islamico per legge è un'ingiustizia che tocca le libertà individuali»


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