sabato 5 novembre 2011

GENIA DEI CACCIATORI MAGGIORE RESPONSABILE DELL'ABBANDONO DEI CANI E DEL RANDAGISMO

"LE LEGGI SON MA CHI PON MANO AD ESSE?" (Dante)

La schifosa genia dei cacciatori risulta la maggiore responsabile del randagismo. Sino a quando questi fetenti partiti continueranno a cercare i voti di questa genia? Sino a quando le associazioni come la LAV non si muoveranno per boicottare tutti i partiti e i loro candidati singolarmente che non si dichiarino contrari alla caccia. Ma come può far questo quell'impostore di Felicetti (presidente da sempre della LAV) se usufruisce di finanzamenti pubblici da parte del governo?

I CANILI DELL'ORRORE

I cani randagi in Italia sono circa 600mila, di cui un terzo nei canili. Un business che il ministero valuta sui 100 milioni di euro l'anno, ma che la Lav stima al doppio. Una rete di "prigioni" fuorilegge e spesso controllate dalle mafie dove 'il migliore amico dell'uomo' è ammassato, malnutrito, maltrattato; e da dove a migliaia partono per il Nord Europa per trasformarsi in cavie o animali da pelliccia

Inchiesta italiana di MARINA CAVALLIERI
Il business dei cani randagi pagato con i soldi pubblici

Per ogni animale accalappiato e chiuso in un canile il comune di riferimento spende dai trecento ai mille euro l'anno. Ma nella gran parte dei casi questo flusso di denaro non evita che i cani siano malati, malnutriti, stipati in gabbie sovraffollate. E che alimentino un traffico imponente di finte "adozioni" che li deporta sui tavoli della sperimentazione del Nord Europa, come ha denunciato il portale "il respiro.eu"

IL CASO 2

Cacciatori e vacanzieri
ecco chi abbandona

Il trenta per cento degli abbandoni avvengono nel periodo della caccia, vittime i cani ritenuti non più abili. Il 25 % d'estate, in concomitanza con le ferie. Da vent'anni esiste una legge, la 281, che vieta di sopprimerli e chiede di iscriverli a un'anagrafe canina e di dotarli di microchip, ma è inapplicata

IL TRAFFICO 3

Da Ischia alla Germania
così i quattrozampe sparivano nel nulla

Da Ischia alla Germania così i quattrozampe sparivano nel nulla

A dicembre il via al processo contro i gestori del canile di Panza, sull'isola campana, accusati di avere ideato un sistema di finti affidamenti di animali destinati invece alla sperimentazione

  • I NUMERI 4

    Mezzo milione in libertà

     Mezzo milione in libertà

    I dati sui cani in Italia. Circa sei milioni il totale. Cinque e mezzo hanno un padrone. Solo un quarto degli altri trovano rifugio in uno dei 1144 canili. Oltre 4 milioni di euro all'anno stanziati contro il randagismo

  • LA MAPPA 5

    Record di strutture in Puglia

    Record di strutture in Puglia

    La ripartizione degli oltre mille canili sparsi lungo tutto il territorio italiano. In testa il 'tacco' d'Italia, con 134 strutture, seguita da Lombardia e Piemonte. In Lazio sono 61, in Campania 73, in Liguria 26

IL VIDEO 6

Violenza e vergogna
La denuncia del Governo

Violenza e vergogna La denuncia del Governo

Il filmato realizzato dal Ministero della Salute per mostrare i maltrattamenti subiti dagli animali in alcune strutture presenti lungo il territorio italiano

IL VIDEO 7

A Varese il "lager"
chiuso dalle autorità

A Varese il "lager" chiuso dalle autorità

Il video girato dai Carabinieri all'interno della struttura di Gornate Olona, chiuso dai Nas nel 2008. Le condizioni in cui vivevano gli animali erano pessime

IL VIDEO 8

Tra fango ed escrementi
il Molise sotto accusa

Tra fango ed escrementi il Molise sotto accusa

La struttura di Santo Stefano in provincia di Campobasso. Uno dei centri contro cui le associazioni animaliste puntano il dito per presunti maltrattamenti nei confronti degli animali

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1 commento:

  1. Da tempo sostengo che finche' non si togliera' il GUADAGNO dai canili, i canili lagher continueranno ad esistere e proliferare. Mai piu' appalti al ribasso. I soldi vanno in tasca al gestore e ai cani vanno le briciole, a volte neanche quelle. I comuni singoli o associati la devono smettere con gli appalti con cui si lavano le mani delle loro responsabilita'. Devono farsi i propri canili,( ce ne sono prefabbricati a prezzi ragionevoli, con componenti modulari che possono iniziare con pochi elementi e poi essere ampliati nel tempo), pagare direttamente le fatture per cibo, vacinazioni e cure mediche. Assumere direttamente gli operai per le pulizie, cosi' creando posti di lavoro. Nominare responsabile gestore un'associazione animalista che accetti con i volontari di occuparsi delle adozioni (lo fanno gia'e gratis, quando non sono ostacolati).
    Incentivare per quanto possibile soluzioni alternative come le "case famiglia" per i volontari che si assumano la responsabilita' di tenere piu' cani a casa propria, fornendo gratuitamente il cibo e il pagamento delle spese veterinarie.
    Tutto questo va accompagnato da sterilizzazioni a tappeto. I soldi che adesso sono spesi male e finiscono nelle tasche di privati "imprenditori" andrebbero finalmente spesi per cambiare una situazione gia' da adesso sempre piu' fuori controllo e apparentemente irreversibile.
    Via i soldi dalle tasche dei privati "imprenditori" e i canili lagher spariranno come neve al sole.

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