giovedì 3 novembre 2011

SUBANIMALE DA UCCIDERE

Io in un mio libro ho diviso l'umanità in cinque categorie degradanti. All'ultima sta quella dei subanimali. Degli assassini, di coloro che godono della sofferenza altrui riempiendo la Terra di crudeltà. Non dovrebbe essere considerato reato uccidere un subanimale da parte di chiunque. Ma purtroppo la legge continuerà a considerare questi individui come appartenenti alla specie umana. Se fossero solo animali sarebbero migliori. E ora quale sarà la pena? Al massimo una denuncia a piede libero. Ecco i risultati di una schifosa concezione antropocentrica deldiritto che vuole che un lurido individuo, solo perchè appartenente biologicamente alla specie homo, valga più di un cane. Che dico? Di un un insetto nocivo (che non sa di essere nocivo). Platone nelle Leggi scrive che di fronte a reati assai gravi il colpevole (anche ammesso che sia incapace di intendere e volere) sia da considerare pericoloso perché inguaribile e perciò da eliminare con la pena di morte. Mi consola il fatto che molti commenti siano dalla mia parte nel ritenere che questo subanimale meriti la morte tra atroci sofferenze.

A DESENZANO

Cane sepolto vivo, salvato dopo 2 giorni

Jerry adesso sta bene. Il «padrone» è stato denunciato

A DESENZANO

Cane sepolto vivo, salvato dopo 2 giorni

Jerry adesso sta bene. Il «padrone» è stato denunciato

Sepolto vivo. Una supplizio di un sadismo patologico quello scelto dal padrone di Jerry. Il cagnolino è stato salvato dalla polizia locale di Desenzano del Garda dopo quasi due giorni di tortura. La segnalazione ai vigili è arrivata a mezzogiorno del primo novembre: un cittadino ha sentito dei lamenti provenire da un appezzamento di terreno, in aperta campagna. Sul posto è stata inviata una pattuglia di agenti che ha notato un avvallamento coperto da un cumulo di laterizi, senza udire alcun gemito. Solo dopo alcuni minuti un flebile lamento, proveniente da sotto le macerie, ha spinto i vigili a scavare togliendo ghiaia e forati per una profondità di mezzo metro sotto il livello del terreno.

Il salvataggio di Jerry
Il salvataggio di Jerry Il salvataggio di Jerry Il salvataggio di Jerry Il salvataggio di Jerry

Sotto le macerie, sepolto vivo, giaceva un cane di razza bretone di colore bianco e rossiccio, con entrambi gli occhi coperti da una benda. Jerry, questo il nome del cane, respirava a fatica, era completamente immobile, gli occhi all’infuori. Subito un’altra pattuglia di vigili ha portato dell’acqua, visto che l’animale era fortemente disidratato. Il cane è poi stato affidato alle cure dei veterinari dell'Asl. Le indagini hanno portato in poche ore all’identificazione del proprietario del cane che ha ammesso di avere sepolto il suo animale 40 ore prima. Il desenzanese è stato deferito all’autorità giudiziaria per maltrattamento di animali (artt. 544 ter e 727 del C.P.): la polizia locale ha sottolineato al pm di turno la particolare crudeltà con cui era stato sepolto vivo l’animale. Jerry, sottoposto alle cure del canile sanitario di Brescia (al quale è stato affidato dal giudice) non è in pericolo di vita. Tra pochi giorni verrà affidato al canile di Desenzano. In attesa di un padrone meno cane.

Redazione on line
03 novembre 2011 18:54© RIPRODUZIONE RISERVATA

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225 COMMENTI COMMENTI
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Sono basito!
03.11|19:45

L'umano in questione e' con ogni probabilita' malato, di testa e quindi va curato, in istituto criminale. Se, a controllo medico non risultasse tale, allora andrebbe messo in galera, dura, con trattamento psicoterapeutico intensivo alla fine del quale, se con esito non positivo, ulteriore galera, ma dura!

la sofferenza è universale
03.11|19:45

C'è chi per indignarsi deve vedere catastrofi e violenze immani e chi ogni giorno si indigna per ogni singolo atto di violenza e sofferenza inflitta gratuitamente. Non sentirsi legati a tutte le creature, non provare empatia per ciò che è diverso a livello di razza non è segno di superiorità di interessi ma di un limite profondo a farsi carico della sofferenza universale, un fardello enorme che non tutti sono in grado di percepire e reggere. Le semplificazioni nel giudicare la pietà degli altri tolgono complessità e profondità ai giudizi che si danno.

Indignarsi per gli animali?
03.11|19:45

Ma certo, seppelliamo vivi i cani, scuoiamo pure i gatti in nome della vivisezione, indigniamoci solo per l'essere umano, che è superiore...oh, cooome si vede che lo è!

spero capiti in mano...
03.11|19:45

...a un giudice appena decente, 'sto uomo di me**a

Una seconda riflessione ... dopo la tristezza iniziale.
03.11|19:45

Premetto che ho letto la notizia con grande tristezza ... mentre facevo i grattini tra le orecchie della mia cagnolina che teneva il mento appoggiato sul mio ginocchio. Leggo tra i commenti tanto odio ... lo capisco. Però da tutto ciò scaturisce una riflessione: Tutti noi da bambini nasciamo puri. Poi con gli anni, assimilando gli stimoli esterni, diventiamo quel che siamo. Mi chiedo perchè un bambino innocente sia diventato un adulto crudele. Quante ne ha dovute ingoiare fin da bambino per riempirsi di tanto odio ? ... E l'odio per lui che impregna i commenti dei lettori servirà a cancellare quello che lui "già" ha dentro ? (e deve averne tanto). Aggiungendo odio non si cancella odio. Concordando che al tipo vada impedito di fare ulteriore male ad altri e continuando a provare una grande tristezza, mi chiedo cosa "noi società" s'abbia fatto a lui. Quando si punta il dito indice verso qualcuno, ce ne sono altri tre che puntano verso di noi. Cosa ne dite se cominciamo noi ad odiare di meno ?



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