domenica 4 dicembre 2011

BASTA CON L'USO DEL TERMINE "BESTIA"

L'evoluzione può attendere

Troppo spesso nell'uomo riaffiora la bestia

di Paolo Carta

Certe volte scordiamo la lezione di Darwin. Presi come siamo da innovazioni tecnologiche, problemi quotidiani, ambizioni personali, crisi internazionali e quant’altro, abbiamo quasi rimosso che l’uomo cosiddetto sapiens è il frutto dell’evoluzione della specie. Eravamo scimmioni, ci siamo soltanto (un po’) più evoluti rispetto agli altri animali.
A ricordarcelo sono quei fatti di cronaca che provano la stretta parentela tra noi e bestie dotate di meno intelletto. Quando un uomo ruba e violenta una cagna probabilmente è malato, certo, ma somiglia tantissimo a quello che seppellisce il proprio cane per ucciderlo, a colui che droga un cavallo per farlo correre più veloce fino a fargli scoppiare il cuore, per certi versi anche a chi alleva animali da carne senza fargli mai vedere il sole, chiusi in batteria sino al macello. O a quei cacciatori che si disfano dei loro cani che si spaventano per un colpo di fucile o non sono bravi a puntare o riportare la preda.
Viene da chiedere se questi fatti scandalizzano di più adesso soltanto perché negli ultimi anni è aumentata la sensibilità generale nei confronti di cani, gatti e altri animali non solo da compagnia. Oppure se l’ulteriore evoluzione dell’uomo nel terzo millennio stia portando a trattare peggio gli animali rispetto a quanto avveniva in passato, a lanciarli dalla finestra quando disturbano, ad abbandonarli per la strada quando si parte per le vacanze.
Le nuovi leggi sono dalla parte degli animali, risultano molto più severe nei confronti di chi maltratta un essere indifeso che ha solo un torto: amare il proprio padrone per sempre e vederne solo i lati positivi.
Allora si può provare a essere ottimisti: sempre più famiglie adottano trovatelli presi dai canili o salvano dalla strada cagnolini abbandonati. E tanti giovani dedicano il loro tempo libero ad accudire cani sistemati nei rifugi.
L’evoluzione da primate a uomo sarà veramente compiuta quando noi ricorderemo sempre che bisogna trattare bene e amare cani e gatti come il prossimo. In fondo siamo animali anche noi. In certi casi bestie nei confronti dei cani o dei gatti o dei cavalli che sono così migliori di noi da continuare ad amarci ugualmente.
Per le tue domande puoi scrivere a: redazioneweb@unionesarda.it



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