venerdì 13 gennaio 2012

NON E' POSSIBILE DELIGITTIMARE LA MAGISTRATURA. SI E'GIA DELIGITTIMATA DA SE' QUESTA CORPORAZIONE DI STAMPO MAFIOSO

Come è possibile deligittimare una corporazione ben rappresentata da un farsesco CSM, organo di controllo eletto dai controllati? Non esiste altra istituzione che sia al di sopra di ogni controllo. Gente che continua a fare carriera per anzianità e rifiuta anche ogni controllo di merito, cioè esami e concorsi per passare ad un grado superiore della magistratura, divisa in quattro correnti politiche. Una si chiama MAGISTRATURA DEMOCRATICA (come se la giustizia potesse dipendere dal volere della maggioranza), un'altra si chiama - ancora peggio - MAGISTRATRA INDIPENDENTE (come se potsse esistere una giustizia dipendente da altro che non sia la legge), un'altra di chiama UNITA' PER LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE (come se la Costituzione non potesse essere cambiata). Si è avuta poi una scissione all'interno di MAGISTRATURA INDIPENDENTE che ha dato luogo ai VERDI, spostati a sinistra. Ma non si tratta di quel partitino politico ormai scomparso. Si sono chiamati i VERDI perché il loro statuto è stato scritto su carta verde. Proprio così. Questa gente non ha nemmeno il senso del ridicolo. E pretende di amministrare la giustizia. Guai a toccare i loro stipendi. Allora soltanto sono capaci di scioperare, non per riformare l'ordinamento giudiziario e proporre una riforma della giustizia civile impedendo che continuino i suoi tempi geologici che in pratica l'hanno distrutta. Se ne fregano. Mettono tutto in coda, con rinvii di idienze che giungono dal 2011 al 2015 senza considerare casi specifici urgenti. Cose assurde. E pretendono di rappresentare la giustizia. Chi dice che il parlamento ha deligittimato la magistratura non sa nemmeno cosa dice. O è un imbecille o è un disonesto. Io non sto a difedere Cosentino. Non so se le accuse nei suoi confronti (parzialmente cadute) siano fondate. Ma mi sta bene che il parlamento, a sua volta deligittimato perché incapace di fare serie riforme (compresa quella della giustizia civile), abbia dato uno schiaffo alla corporazione dei privilegiati che continuano a pretendere di rappresentare la giustizia sottraendosi anche al principio costituzionale della responsabilità civile. Gente che può fare anche le sentenze più pazze e continuare a fare carriera per anzianità senza mai rispondere delle conseguenze del proprio operato. E' vero che i pazzi, se veramente tali, in quanto incapaci di intendere e volere, non sono responsabili. Ma almeno non fanno i giudici. Questi possono essere anche pazzi e continuare lucidamente a rovinare gli innocenti senza rispondere della loro lucida pazzia.

dimissioni dall'incarico di coordinatore in campania

Arresto di Cosentino, la Camera dice no

Voto sul deputato Pdl indagato per presunti rapporti
con la camorra: 309 contrari, 298 favorevoli. Lega divisa

dimissioni dall'incarico di coordinatore in campania

Arresto di Cosentino, la Camera dice no

Voto sul deputato Pdl indagato per presunti rapporti
con la camorra: 309 contrari, 298 favorevoli. Lega divisa

MILANO - La Camera dioe no all'arresto di Nicola Cosentino, il deputato del Pdl indagato dalla magistratura di Napoli per collusione con la camorra. Il voto si è svolto a scrutinio segreto: 309 deputati si sono espressi contro l'autorizzazione all'arresto, 298 a favore. Nel tardo pomeriggio di giovedì sono arrivate le dimissioni di Cosentino dall'incarico di coordinatore del Pdl in Campania.

L'aula salva Cosentino L'aula salva Cosentino L'aula salva Cosentino L'aula salva Cosentino L'aula salva Cosentino L'aula salva Cosentino

I NUMERI - Sono ventidue i deputati che non hanno partecipato al voto. A quanto si legge sul tabulato dell'Aula, quattro parlamentari erano in missione e diciotto assenti. Hanno partecipato tutti e sei i radicali, che avevano dichiarato la loro contrarietà all'arresto. Se avessero votato per il carcere, come il Pd, probabilmente il verdetto della Camera sarebbe stato diverso. In aula non era presente nessun ministro del governo Monti.

Bossi: «Maroni scontento? Non piangeremo» LEGA DIVISA - Dopo aver sfiorato la rissa in mattinata, proprio nella riunione sul caso Cosentino, la Lega arriva in aula divisa. Il leader Umberto Bossi non partecipa al voto. Roberto Maroni, invece, dice sì all'arresto: «Io - spiega uscendo da Montecitorio - ho mantenuto la posizione favorevole. Non ho condiviso la posizione della libertà di voto, ma l'ho accettata perché era la posizione espressa nel gruppo e non c'è nessun disaccordo con Bossi». Sulla spaccatura del Carroccio interviene pure il leader del Pd Bersani: «Ora la Lega spiegherà. La Lega deve dare una spiegazione».

Nicola Cosentino con Alfonso Papa (Photoviews)Nicola Cosentino con Alfonso Papa (Photoviews)
ABBRACCI DAL PDL - Non appena il presidente della Camera Gianfranco Fini ha letto il risultato del no alla richiesta d'arresto, tutti i deputati del Pdl sono scattati in piedi e si sono diretti al posto di Cosentino per abbracciarlo e congratularsi con lui. Lungo è stato l'abbraccio con Alfonso Papa. Ma saluti e strette di mano sono arrivate da tutti gli altri colleghi di partito.

Berlusconi: «Non sono al corrente di cosa ha fatto la Lega» BERLUSCONI: «UN VOTO DI GIUSTIZIA» - Silvio Berlusconi definisce quello della Camera «un voto di giustizia». «Ero convinto che questa sarebbe stata la decisione del Parlamento che non poteva rinunciare alla tutela di se stesso - aggiunge l'ex premier -. È una decisione giusta, in linea con la Costituzione». Quindi conclude: « «Il processo continuerà regolarmente e senza intoppi e il parlamentare lo affronterà da uomo libero come è giusto che sia». Nella mattinata, prima del voto, lo stesso Cosentino si era mostrato tranquillo e aveva affermato di aver parlato con l'ex premier: «Ho incontrato Berlusconi e mi ha detto di stare sereno. Io gli ho detto che sono sereno e tranquillo. Non ho mai fatto male e non ho paura».

LE DIMISSIONI - Sempre all'ex premier, Cosentino ha rassegnato le dimissioni da coordinatore del Pdl in Campania. «Avevo detto che un minuto dopo il voto della Camera mi sarei dimesso. Mi sono infatti recato da Berlusconi al quale ho consegnato le mie dimissioni irrevocabili».

Cosentino: «La Camera ha votato in autonomia» I PRECEDENTI - Quello su Nicola Cosentino è stato il quarto voto poco più di due anni alla Camera sulla richiesta di arresto di un deputato. Era toccato sempre a Cosentino che si era salvato dall'arresto una prima volta il 10 dicembre del 2009. Allora i no alla richiesta della magistratura di Napoli furono 360 e 226 i sì. Per Alfonso Papa, l'Aula della Camera decise l'arresto il 20 luglio dello scorso anno con 319 sì e 293 no. Marco Milanese invece, il 22 settembre scorso, vide respingere la richiesta con 312 no e 306 sì.

Redazione Online12 gennaio 2012 | 19:35© RIPRODUZIONE RISERVATA

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il colmo
12.01|19:28 Fortuver

la lega oggi ha dimostrato (come sempre) votando a favore di cosentino pagati da berlusconi,(che dicevano di averlo scaricato) è solo questionee di soldi.

IL N/S PARLAMENTO E' UNA VERGOGNA............................................
12.01|19:28 franco40

Il n/s PARLAMENTO può vantarsi di essersi appuntata sul petto un'altra medaglia al DEMERITO per aver salvato un signore al pari di loro in particolare la LEGA che si sono sempre vantati di essere sempre per la LEGALITA' cosa penseranno dei loro rappresentanti i votanti LEGHISTI???????????????????????? MEDITATE VOTANTI MEDITATE

I giudici non servono più, decidiamo noi chi và in galera
12.01|19:27 Mauro Rancati - Milano

Roma ladrona a parole, poi nei fatti si vede con chi stanno veramente. Se Cosentino è innocente come loro affermano dovrebbero essere i giudici a stabilirlo. Chi vota lega è propio un'ingenuo a credere a tutte le panzane che gli raccontano. La Padania e tutte le altre banzanate irrealizzabili di chi cerca solo voti per sedersi a Roma e prendersi lo stipendio da parlamentare. Alle prossime elezioni votiamo per il Movimento 5 Stelle, sono gli unici che si autoriducono lo stipendio utilizzandone una parte per autofinanziarsi, e sono gli unici che alle scorse elezioni hanno rifiutato i rimborsi elettorali, questi sono fatti, tutto il resto sono solo parole.

RADICALI
12.01|19:27 superwine

Cosa aspetti Emma!

Bossi comprato da Berlusconi
12.01|19:25 fiero di essere gay

Si sapeva già.

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