domenica 29 aprile 2012

NICCOLO' AMMANITI: EMBLEMA DELLA BASSEZZA. SE QUESTA E' LETTERATURA (CON PREMIO STREGA) ALLORA SI E' TOCCATO IL FONDO






Devo confessare che non ho sprecato tempo per leggere i suoi romanzi ma ho impiegato molte ore per leggerne i riassunti e molti stralci per rendermi conto del suo linguaggio. Sono rimasto nauseato. Storie senza pensiero che servono soltanto come evasione del cervello dalla problematica dell'esistenza. Ho letto anche i giudizi riportati su IBS (che permette di dare voti da 1 a 5). Vi sono lettori entusiasti che danno 5 ma ve ne sono anche di più che danno voti molto inferiori, giungendo a dare anche 1. Persino per il romanzo Come Dio comanda (premio Strega) che non è stato accolto favorevolmente nemmeno dalla critica. Ma si sa che i premi letterari sono pilotati dai grandi editori. Sono una truffa. In compenso più di un romanzo è stato utilizzato per trarne un film. Io mi domando: a che cosa serve un libro? Non pretendo che esso debba servire sempre come fonte di conoscenza per meglio conoscere la realtà storica o scientifica. Ma che la fantasia del racconto serva almeno come fonte di riflessione perché un romanzo che non non induca a suscitare una problematica esistenziale nella perenne dialettica tra il bene e il male, un libro che non ponga interrogativi sul significato dell'esistenza è un libro da buttar via. Forse esagero, ma essendo "contagiato" dal confronto con grandi scrittori come Dostoevskij, Kafka, Musil, Svevo, Pirandello, Mann, Italo Calvino, mi domando a che serva leggere certa spazzatura. Perché sprecare tempo per questi ominiculi? Servono soltanto agli editori Einaudi e Mondadori per fare soldi perché l'editoria è solo un'industria. Io mi proietto nel tempo e mi domando: che cosa rimarrà di questo Ammaniti che sforna anche due romanzi in un anno come in una catena di montaggio? Il tempo è giustiziere. Ho letto su Wikipedia che si era iscritto alla Facoltà di biologia ma poi mollò. Ci credo bene. Non aveva un cervello per pensare scientificamente sulla natura umana.
Ho terminato di leggere l'importante libro del grande matematico e fisico Roger Penrose Dal Big Bang all'eternità (Rizzoli). Per ragioni professionali avevo letto anche La strada che porta alla realtà (Rizzoli), un volume di più di 1000 pagine su cui anni fa dovetti farmi un mazzo per citarlo in due miei libri. Libri come quelli di Penrose non hanno grosso pubblico perché sono libri che costringono il cervello a lavorare sui grossi problemi dell'universo, che sono anche problemi che investono l'esistenza umana. Penrose affronta questioni supreme che sono ai limiti della conoscenza: la nostra esistenza è il risultato della casualità o di un disegno intelligente della natura? L'universo visibile è destinato ad una inarrestabile espansione dopo il Big Bang o il Big Bang non è l'inizio assoluto dell'universo perché non esclude la domanda riguardante che cosa vi fosse prima del Big Bang? Penrose, analizzando l'energia radiante dai buchi neri (studiati da Stephen Hawking),  offre una teoria unificatrice di tutte le teorie riguardanti l'universo inglobando anche la teoria del multiverso (o esistenza di universi paralleli). Chi non conosce questi argomenti non è in grado di affrontare nemmeno le problematiche esistenziali. E' evidente infatti che, se il Big Bang fosse l'inizio assoluto dell'universo, si favorirebbe una teoria creazionistica portando acqua al mulino della teologia, mentre, se il Big Bang è solo un particolare episodio che fa parte di vari processi, inclusi nell'universo o nel multiverso, che hanno preceduto il Big Bang, non vi è bisogno di Dio per spiegare l'esistenza dell'universo o multiverso. Si vede dunque che la scienza suscita tante domande sul significato dell'esistenza del nostro sistema solare da investire anche l'esistenza umana. Da dove proveniamo e dove andremo? Siamo qui per caso o per necessità? Un grande scrittore troverebbe in un dialogo scientifico la trama di un romanzo che indurrebbe alla coscienza della futilità e del danno di tutto ciò a cui gli uomini dalla vita inautentica danno una falsa importanza, come il potere e il danaro. 
Da qui la miseria di scrittori imbrattacarte come Ammaniti che sfruttano il mondo dell'effimero e dello spettacolo senza pensiero per fare soldi alle spalle dei gonzi che ne comprano i libri. Oggi per avere successo bisogna apparire alla TV, e il fatto che ieri Ammaniti sia stato ospite alla TV La7 della squallida trasmissione di una Dandini e dello pseudo comico che le fa da spalla e che è convinto di far ridere (Vergassola) significa che viviamo in una società che ha perso ogni punto di riferimento come misura della meritocrazia, sopraffatta dalle leggi del mercato dell'industria libraria e cinematografica, con libri e film che verranno cancellati dalla storia. Ma nel presente viviamo in un mondo di merda, come quello dei romanzi di Ammaniti.    
Ascoltate questa conferenza di un'ora e mezzo di Penrose. Se non riuscite ad arrivare alla fine siete degli Ammaniti.          
  1. Dal Big Bang all'eternità - Festival Scienza Live

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    30 ott 2011 – Festival della Scienza separator Telecom ... Roger Penrose è un fisico matematico inglese, Emeritus Rouse Ball Professor of Mathematics al ...
       
  1. Roger Penrose - Festival Scienza Live

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    31 ott 2011 – L'ultimo libro di Roger Penrose "Dal big bang all'eternità", apre una ... la “natura speciale del Big Bang sta nel fatto che la gravità nelle prime ...

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