Razze come il pitbull, il rottweiler o il dogo argentino debbono cessare di esistere sterilizzandoli e portandoli all'estinzione. Tutte le razze, sia di cani che di gatti, sono i risultati di selezioni fatte dall'uomo, spesso scriteriato selezionando cani di particolare aggressività. La colpa non è dei cani ma sempre dell'uomo. Sono dei pericoli pubblici prima i padroni dei cani. Normalmente vengono preferiti da gente frustrata che vuole intimorire gli altri facendosi vedere con cani che sono pericolosi anche in casa per accessi di pazzia. Provo gioia alla notizia che qualche volta sia lo stesso padrone o qualche familiare a rimanere vittima di simili razze. Poi naturalmente ci fa le spese il cane, che non ne ha colpa.
Non è grave
Raptus di violenza di un pitbull
11enne azzannata alla gamba
La ragazzina era a spasso con il suo cane, quando è stata aggredita dal mastino sfuggito al controllo del padrone
ROMA - Ancora un attacco di un pitbull nella Capitale. Nella mattinata di sabato 4, una ragazzina di 11 anni è stata azzannata a una gamba da un cane sfuggito al padrone mentre lo portava a spasso in via Sezze, nel rione della Marranella. La giovane è ricoverata al Policlinico Umberto I con una ferita alla coscia destra. Secondo le prime informazioni non sarebbe grave.INDAGANO I CARABINIERI - Sul caso indagano i carabinieri che, insieme con i vigili urbani, hanno bloccato il pitbull, di razza americana, e identificato il padrone. Sembra che il cane, alla vista di un altro piccolo animale che l'undicenne stava a sua volta portando a spasso, sia stato colpito da un raptus talmente violento da strappare il guinzaglio e togliersi la museruola per attaccare l'altro cane e la sua padroncina. Dai primi accertamenti degli investigatori sembra anche che il pitbull fosse assicurato e regolarmente registrato con il microchip.
Ma perchè non eliminiamo direttamente il problema alla radice? La razza umana...
RispondiEliminaIl solito errore del dire "la razza umana" invece che "la specie umana". Le razze sono interne alla specie. Errore in cui cadde anche Einstein quando ad un imbecille che gli domandò se sapesse a che razza appartenesse (quella ebraica), rispose: "alla razza umana". Ma Einstein era giustificabile data la domanda razzista. Però avrebbe potuto rispondere: "ad una razza umana" (sottinteso: ad una delle razze umane).
RispondiEliminaHo eliminato il commento di un imbecille insultante (hotolto gli insulti) dicendo che
RispondiElimina"E' ormai noto che le così basse differenze genetiche non possono rendere classificabili scientificamente alcune etnie come razze.
Tanto più che l'ebraismo è una religione...."
Non si capisce che voglia dire questo ignorante.
Siano tutti avvisati che i commenti riportanti insulti verranno cancellati.
Per essere una persona che disprezza tanto gli insulti mi pare che Lei non disdegni di usare il termine "Imbecille" a suo insindacabile giudizio.
RispondiEliminaRitengo che moderare i commenti altrui senza prestare attenzione ai propri sia alquanto ipocrita da parte Sua.
Inoltre la frase mi pare abbastanza chiara; penso che quella persona intendesse farle notare che, secondo studi ormai affermati, le basse differenze genetiche tra le diverse Etnie umane non permettono di utilizzare il termine Razza Umana in quanto non differiscono a tal punto da poterle considerare tali.
Inoltre parlare di Razza Ebraica è doppiamente sbagliato perchè, oltre a considerare una già erronea classificazione umana in quanto Razza, viene anche preso a campione il tipo di religione da essa professata. Penso sia questo ciò che la persona in questione volesse dire.
Buona serata
Prima di parlare a vanvera bisogna qualificarsi e dire che studi si siano fatti. Io non faccio il copia e incolla ma utilizzo i miei studi di biologia evoluzionistica. A mio nome appare un testo di 518 pagine intitolato BIOLOGIA E FILOSOFIA.ORIGINE DELLA VITA ED EVOLUZIONE BIOLOGICA. CASUALITA' E NECESSITA'(Quaderno. n.43 degli Annali della Facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Cagliari, 1999).
RispondiEliminaFracois Jacob e Jacques Monod (Nobel 1965) scoprirono la differenza tra geni strutturali e geni regolatori. La specie (e non la razza) umana ha in comune con lo scimpanzè il 98, 8 dei geni strutturali. Ciò che fa la differenza di specie è la piccola minoranza di geni regolatori. L'embriologo neodarwiniano C.H. Waddington (L'evoluzione di un evoluzionista, Armando 1979) dimostrò la capacità dell'ambiente di mutare alcuni geni quando questi fossero accettabili dal complesso dei geni strutturali. Esistono dunque tra le razze differenze di geni strutturali che non ne modificano la specie. Negare l'esistenza delle razze è pertanto antiscientifico. Luigi Cavalli Sforza (genetista) volle dimostrare che tutte le razze ebbero un'unica origine partendo dall'idea del "collo di bottiglia" del "sapiens" che si sarebbe prodotto in Africa e da cui sarebbero derivate tutte le razze. Ma la sua tesi è puramente ideologica. Essa è stata falsificata da tutti i paleontologi, perché l'evoluzione dall'erectus al sapiens è avvenuta non in Africa ma in tutti i continenti, dall'Europa al medio Oriente e all'estremo Oriente. Infatti furono trovati scheletri di erectus anche in qualche isola dell'arcipelago indonesiano. Il che significa che l'erectus sapeva già navigare. Le diverse razze sono dunque dovute a diverse evoluzioni che ha avuto l'erectus passando al sapiens in diversi contesti ambientali. Negare l'esistenza delle razze è negare la realtà. Parlare o scrivere di razza umana è dunque antiscientifico perché non distingue tra specie e razze. La specie si diversifica, anche tra gli animali, in diverse razze, ma già Darwin ne "L'origine delle specie" dimostrò, studiando vari tipi di fringuelli nelle isole Galapagos, che, quando una razza si isola per molto tempo da un'altra razza, la razza subisce per mutazione una cesura genetica diventando una nuova specie. Se ciò non è capitato per le razze umane ciò è dovuto al fatto che la specie (e non razza) umana è l'ultima che sia apparsa sulla Terra e non vi è stato quell'isolamento ambientale che avrebbe richiesto qualche milione di anni. Se si racchiudesse tutta l'evoluzione biologica in un anno solare l'uomo è apparso negli ultimi secondi. Dire "razza umana" invece che "specie umana" significa essere ignoranti.
Quanto alla razza ebraica, si può dire che quella antica (dell'Antico Testamento) non esista più avendo subito mescolamenti con altre razze, nonostante il precetto veterotestamentario di non mischiarsi con altre razze. Gli ebrei sono sopravvissuti come popolo e non come razza grazie al loro fanatismo religioso che ha fatto loro credere di essere il popolo eletto (il popolo più razzista della storia). Ma il processo di secolarizzazone che ha subito l'ebraismo nell'età moderna e specialmente nell'800 ha fatto sì che soltanto gli ebrei osservanti credano ancora di essere il popolo eletto. Per essi, pazzi, l'umanità, si divide tra ebrei e non ebrei. Infatti la religione ebraica non fa proselitismo.
ma della razza umana non diciamo niente? dei padri che ammazzano i bambini? dei mariti che ammazzano la moglie o viceversa? delle violenze in famiglia? ecco leggo questo blog e mi sento un tantino dispiaciuta, il mio dogo argentino mi ha dato molto piu amore di quanto me ne ha dato mio padre...mi diapiace, io amo il mio cane. <3
RispondiEliminaPrima di tutto non si dice razza umana ma specie umana. Infatti le razze sotto distinzioni all'interno della specie. Come esiste la specie cane così esistono le diverse razze di cani. Purtroppo in questo errore incorrono molti. Vi incorse anche il grande Einstein. Che però fu giustificato in questo caso dal fatto che un imbecille gli domandò provocatoriamente (sapendo che Einstein era ebreo, anche se non credente): sa a che razza lei appartiene? Einstein rispose: alla razza umana. Ma avrebbe dovuto rispondere: alla specie umana. Per quanto riguarda le razze dei cani (che ritengo comunque superiori a molta umanità) ripeto che alcune razze sono CARATTERIALMENTE aggressive perché purtroppo tutte le razze dei cani sono state selezionate dall'uomo, al contrario delle razze umane, che derivano dalla diversa naturale evoluzione. In natura l'unico cane veramente naturale è il lupo, da cui sono derivate ARTIFICIALMENTE tutte le razze dei cani. E alcune razze sono state ricavate artificialmente con l'unico scopo di avere dei cani aggressivi. Non sono rari i casi di cani appartenenti a razze aggressive che, apparentemente docili per educazione, improvvisamente aggrediscono anche i loro padroni. Sono imprevedibili. Sinora lei è stata fortunata. Concordo però con la considerazione che molta umanità dovrebbe essere portata all'estinzione perché peggio anche dei cani aggressivi, che non hanno colpa della loro aggressività perché privi di ragione superiore, come dovrebbe essere quella umana.
RispondiEliminaCaro dottor Melis, non le sembra di esagerare affermando che queste razze canine siano da sterilizzare per portarle all'estinzione?
RispondiEliminaNonostante siano frutto di un processo biologico derivato artificialmente, la colpa non è del cane ma solo di chi lo educa!
Personalmente, conosco alcuni proprietari di dobermann e pitbull e le posso garantire che non sono come i "mostri" che lei descrive.
La colpa è solo del padrone, sia che abbia un jack russel, sia che abbia un pitbull.
Il fatto che queste razze siano state selezionate in funzione della loro aggressività spazza via ogni argomento in contrario. Ho visto spesso dei bulli farsi forti esibendo per strada questi cani non come difesa personale ma come minaccia di attacco.
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