Troppo lungo sarebbe fare la lista dei bombardamenti vigliacchi sulle abitazione civili fatti dagli americani, con migliaia di morti. Ricordiamo, per esempio, il bombardamento del quartiere di S. Lorenzo a Roma. Bombardamenti che non potevano essere concepiti come azioni di guerra in quanto non mirati contro un nemico armato. Né bisogna dimenticare i vili attentati alle spalle dei partigiani, soprattutto comunisti, che sapevano che avrebbero provocato la rappresaglia tedesca. Si ricordi che la rappresaglia è prevista nelle convenzioni internazionali di guerra. Le attuarono anche inglesi e americani. E quando non le attuarono le minacciarono. Bisogna riscrivere la storia facendo la controstoria della Resistenza, che avvenne ad opera di una minoranza di scriteriati che poi si presentarono come liberatori. Intendiamoci: non sto facendo l'apologia del nazifascismo, che è stata la più grande sciagura del XX secolo. Ma non bisogna nemmeno dimenticare le colpe dei cosiddetti liberatori. I partigiani agirono in una quasi totale indifferenza di popolo, che conservò sempre un atteggiamento passivo senza farsi coinvolgere nella guerriglia dei cosiddetti liberatori. Un popolo che aspettava solo la fine della guerra. E la "liberazione" fu fatta dagli anglo-americani, ma anche vigliaccamente con bombardamenti sui civili che avevano l'unico scopo di terrorrizzare la popolazione, quando di questa azione di terrorismo non vi era affatto bisogno.
NON DIMENTICHIAMO LA STRAGE DI GORLA
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