Non ho altro da aggiungere in merito a questa gentaglia che pretende di dettare legge facendo dell'inculamento la base del riconoscimento del diritto alla pensione di reversibilità. Ché è questo ciò a cui mirano, perché per il resto basta il Codice Civile. Vogliono fare fallire l'INPS. La Biancofiore è stata costretta a passare ad altro incarico. Ma non ha avuto il coraggio di ribellarsi a questa lobby di anormali che vogliono annullare la distinzione tra il culo e la vagina, pretendendo di essere normali.
11:5504 Maggio
Biancofiore "azzoppata"
dalla lobby dei gay
Dopo
l'assalto mediatico scatenato dalle associazioni gay Letta ha cambiato
le deleghe all'esponente del Pdl: si occuperà di Pubblica
amministrazione
Il Pd spinge. E il Pdl: "Via la fiducia"
E ora vi racconto un episodio di quando avevo 20 anni. L'ho raccontato nel mio libro ANCHE autobiografico Io non volevo nascere. Facendo tutti i nomi riguardanti i vari episodi della mia vita. Compresi quelli dei giudici in una assurda vicenda giudiziaria civile tuttora in corso in Corte d'Appello dopo 16 anni. Studiavo in biblioteca nella Facoltà di Lettere e filosofia e spesso si avvicinava al mio tavolo un tale che, sapendo che avevo studiato per 8 anni ai salesiani, mi diceva che dovevo liberarmi delle fisime che mi avevano messo in testa i salesiani e che non esisteva una differenza tra eterosessuale ed omosessuale. Ero allora mezzo credente, ma ancora per poco. Da prima non riuscivo a capire dove volesse andare a parare, sebbene qualche sospetto mi fosse venuto. Ma un giorno, all'ora di chiusura della biblioteca (evidentemente era questo il momento migliore), mi precedette sulla scala che portava all'uscita dalla Facoltà e mi si parò innanzi stando due gradini sotto il mio per dirmi: "ME LO DAI IL CAZZO?". Rimasi di pietra, ammutolito. Visto il mio stupore fuggì senza aggiungere altro. Il giorno dopo si avvicinò nuovamente al mio tavolo e mi minacciò dicendomi che mi avrebbe reso la vita difficile in Facoltà se avessi fatto cenno di quella sua richiesta. Era divenuto infatti da poco assistente di ruolo. Gli risposi di stare per sempre lontano da me e facesse finta per il futuro di non conoscermi perchè mi faceva schifo. Gli tolsi il saluto per sempre. Questo tale fece carriera e divenne professore ordinario di pedagogia. Essendo anch'io divenuto successivamente assistente e poi professore di storia della filosofia, prima incaricato e poi professore di ruolo associato, me lo trovai dopo molti anni anche come preside. E per tanti anni, pur cercando di rimuovere nel
subconscio quella richiesta, non potei fare a meno di ricordarmene ogni
volta che lo vedevo. E in veste di preside si vendicò osteggiandomi presso la commissione di concorso a professore ordinario proponendo un altro candidato al mio posto, pur essendo io il candidato interno della Facoltà e pur avendo un giudizio favorevole di tutti i compenenti dell'allora istituto di filosofia. In conclusione rimasi professore associato. Anche se economicamente non ebbi alcunché da perdere perché divenendo ordinario avrei avuto il riconoscimento di soli 6 anni di anzianità mentre, rimanendo associato, continuai ad avere il riconoscimento di ben 32 anni di anzianità, da assistente (a 24 anni) a professore incaricato e poi professore di ruolo associato. Ho voluto raccontare questo episodio nel mio libro. E questo disonesto, dopo avere avuto notizia del mio libro, pur essendo già in pensione, ha avuto il coraggio di aspettarmi all'uscita da un market per aggredirmi in un punto della strada dove in quel momento non vi era alcun passante che lo vedesse, per darmi uno schiaffo in faccia rompendomi gli occhiali e mi ha querelato per diffamazione a mezzo stampa negando, naturalmente, in sede di giudizio che fosse vera quella frase. Il processo è ancora in corso. Ma io mi domando: visto che oggi gli omosessuali rivendicano "l'orgoglio omosessuale" come mai costui non ha voluto ammettere la verità? Ne andava di mezzo la sua figura di pedagogista?
Purtroppo oggi non si ha nemmeno il diritto di provare schifo per chi ritiene che l'inculamento sia un fatto normale e sono ormai i normali a dover subire quotidianamente gli attacchi di accusa di "omofobia" (termine di comodo inventato da questi disonesti). ORA BASTA.
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