Questa congolose sta facendo la voce grossa nonostante nel programma di governo non sia compreso il famigerato e pazzesco punto del 7 del programma del trombato Bersani, che prevedeva la concessione della cittadinanza a tutti i nati in Italia. Per chi non avesse letto i miei precedenti articoli rilevo le conseguenze di questo folle progetto. Vi sarebbe un'invasione di donne incinte dall'Africa e dall'Asia o pronte a farsi mettere incinte in Italia. Peggio ancora se provenienti da Paesi islamici. E poiché non si può separare il neonato dai genitori bisognerebbe assegnare la cittadinanza anche ai genitori. Se la conseguenza è pazzesca vuol dire che sono pazzi o disonesti coloro che sostengono tale progetto. Si capisce che cosa stia sotto questa pazzia. Il progetto di avere una maggiore massa di poveri da manovrare nella loro convinzione di stare meglio votando a sinistra. A questi negri nostrani del PD, falsamente italiani, non interessa che sia aumentata la criminalità a causa dell'invasione che stiamo subendo da individui venuti qui allo sbando senza lavoro. Non interessa che metà della popolazione carceraria sia costituita da stranieri, che a questi debba essere attribuito la maggior parte degli stupri e che abbiano in proprio o come manovalanza delle organizzazioni mafiose il mercato della droga.
Vi è da sperare che a questa negra e a tutti i "negri" del PD (a incominciare da Bersani) venga impedito elettoralmente di portare avanti la loro pazzia. Fortunatamente in Italia vi è una forte opposizione contro questo pazzesco progetto. Ed è bene che i "negri" del Pd insistano in questa pazzia in modo che subiscano una più forte batosta elettorale. Leggete quanto ha detto questa negra non riconoscendosi del tutto italiana. "Sono italo-congolese, appartengo a due culture e due paesi che sono dentro di me e non potrei essere interamente italiana o interamente congolese. Non sono di colore, sono nera e lo ribadisco con fierezza. Le voci che mi attaccano sono singole, non appartengono alla società civile". Allora io, come milioni di italiani che la pensano come me, secondo questa stronza non apparterrei alla società civile? Incredibile. Contro questa offesa rispondo: In Africa! In Africa!
Dice di appartenere a due culture e non si sente interamente italiana. Ma allora sbattiamola in Congo a calci in culo. Questa è venuta qui per equiparare coloro che si sentono italiani a coloro che, venuti da fuori, ammettono di sentirsi italiani se non per ciò che fa comodo ad essi. Coloro che la sostengono vogliono distruggere anche quel poco di identità nazionale che è rimasto. Nessuno ha mai considerato che ognuno eredita anche le benemerenze dei suoi avi lungo un arco di tante generazioni. Di italiani che, anche senza andare più indietro nel tempo, hanno speso la loro vita nelle guerre del Risogimento, nella prima e nella seconda guerra mondiale. Questi invasori hanno le loro passate "benemerenze" nei loro avi africani e asiatici.
Questa negra vuole introdurre una guerra civile tra poveri. Ho sentito stasera a La7 Sergio Cofferati (un ignorante fermatosi al diploma di perito industriale) dire che bisogna coniugare i diritti dei lavoratori con quello della cittadinanza a tutti i nati i Italia. Come dire: coniugare i diritti dei lavoratori con una maggiore disoccupazione a causa di una maggiore concorrenza per i posti di lavoro. Ma se ne vada anche lui in Congo con la Kyenge. Lui qui tanto se ne sbatte della povertà avendo laute prebende relative agli incarichi avuti in tutti i suoi trascorsi politici (ex segreatario generale della CGIL, sindaco di Bologna ed ora europarlamentare). Stupefacente anche la dichiarazione di Laura Ravetto (PDL, grande fan di Berlusconi) che, nella stessa trasmissione de La7 (In onda) senza accorgersi della contraddizione, ha dichiarato di non essere contraria alla cittadinanza ai nati in Italia purché si riconoscano come italiani e conoscano bene la lingua italiana. Come dire che anche i neonati dovrebbero già conoscere la lingua italiana. Certa gente non si accorge nemmeno delle stronzate che dice.
Vi è da sperare che a questa negra e a tutti i "negri" del PD (a incominciare da Bersani) venga impedito elettoralmente di portare avanti la loro pazzia. Fortunatamente in Italia vi è una forte opposizione contro questo pazzesco progetto. Ed è bene che i "negri" del Pd insistano in questa pazzia in modo che subiscano una più forte batosta elettorale. Leggete quanto ha detto questa negra non riconoscendosi del tutto italiana. "Sono italo-congolese, appartengo a due culture e due paesi che sono dentro di me e non potrei essere interamente italiana o interamente congolese. Non sono di colore, sono nera e lo ribadisco con fierezza. Le voci che mi attaccano sono singole, non appartengono alla società civile". Allora io, come milioni di italiani che la pensano come me, secondo questa stronza non apparterrei alla società civile? Incredibile. Contro questa offesa rispondo: In Africa! In Africa!
Dice di appartenere a due culture e non si sente interamente italiana. Ma allora sbattiamola in Congo a calci in culo. Questa è venuta qui per equiparare coloro che si sentono italiani a coloro che, venuti da fuori, ammettono di sentirsi italiani se non per ciò che fa comodo ad essi. Coloro che la sostengono vogliono distruggere anche quel poco di identità nazionale che è rimasto. Nessuno ha mai considerato che ognuno eredita anche le benemerenze dei suoi avi lungo un arco di tante generazioni. Di italiani che, anche senza andare più indietro nel tempo, hanno speso la loro vita nelle guerre del Risogimento, nella prima e nella seconda guerra mondiale. Questi invasori hanno le loro passate "benemerenze" nei loro avi africani e asiatici.
Questa negra vuole introdurre una guerra civile tra poveri. Ho sentito stasera a La7 Sergio Cofferati (un ignorante fermatosi al diploma di perito industriale) dire che bisogna coniugare i diritti dei lavoratori con quello della cittadinanza a tutti i nati i Italia. Come dire: coniugare i diritti dei lavoratori con una maggiore disoccupazione a causa di una maggiore concorrenza per i posti di lavoro. Ma se ne vada anche lui in Congo con la Kyenge. Lui qui tanto se ne sbatte della povertà avendo laute prebende relative agli incarichi avuti in tutti i suoi trascorsi politici (ex segreatario generale della CGIL, sindaco di Bologna ed ora europarlamentare). Stupefacente anche la dichiarazione di Laura Ravetto (PDL, grande fan di Berlusconi) che, nella stessa trasmissione de La7 (In onda) senza accorgersi della contraddizione, ha dichiarato di non essere contraria alla cittadinanza ai nati in Italia purché si riconoscano come italiani e conoscano bene la lingua italiana. Come dire che anche i neonati dovrebbero già conoscere la lingua italiana. Certa gente non si accorge nemmeno delle stronzate che dice.
"La cittadinanza ai nati in Italia"
Kyenge rilancia sullo 'ius soli'
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quei bambini senza diritti" video
Nuovo scontro in maggioranza e ancora sul tema dei diritti civili: è
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Cittadinanza agli immigrati
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il governo Letta
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