Blog del prof. Pietro Melis

Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".

mercoledì 20 novembre 2013

LA RIVOLTA DI GAIA. E LA RESPONSABILITA' DEI SARDI

Ci si commuove per ciò che è accaduto in Sardegna dopo il ciclone Cleopatra. Ma non ci si commuove quando d'estate la Sardegna è devastata dagli incendi provocati soprattutto dai pastori che mettono fuoco nella sterpaglia e anche nei pochi boschi rimanenti per far crescere meglio e più in fretta l'erba per i pascoli. Non ci si commuove al pensiero che si è divisa la Sardegna (con appena un milione e 600 mila abitanti) in ben otto province per meglio parcellizzare politicamente il territorio in modo da permettere agli speculatori di assaltare più facilmente il territorio con costruzioni abusive anche nei luoghi che si trovano vicini agli argini dei fiumi o ai costoni che sono soggetti a frane. Dove erano i sindaci quando si incominciava a costruire abusivamente con la sicurezza che poi sarebbe intervenuto il solito condono edilizio perché nessun partito avrebbe poi avuto il coraggio di chiederne la demolizione per paura di perdere i voti? Dove era il sindaco di Olbia (in carica da sette anni) quando si costruiva abusivamente? Come mai non è mai intervenuto per interrompere sin dall'inizio la costruzione?
Inoltre debbo rilevare la totale imprudenza o imperizia di quelli che, pur essendo in atto il ciclone, lo sfidavano mettendosi in auto invece di starsene in casa rifugiandosi in un piano superiore. Era il caso di accompagnare fuori casa dei bambini? Dove dovevano portarli? A scuola? E in quelle condizioni? Sono i genitori colpevoli della loro fine. Perché una madre si trovava in auto (mercedes smart) con la sua bambina nel mezzo del ciclone dove la povera e innocente bambina è morta affogata dentro l'auto con la sciagurata madre? Dove stava andando in quel momento questa sciagurata? Si può piangere per la bambina ma non per lei. Dove stava andando quel padre con il figlio di tre anni quando in campagna fu investito con il figlio dalla marea delle acque? Vi è da rimanere sconcertati di fronte a comportamenti conseguenti ad imprudenza che confina con la pazzia. Ecco come i disonesti distorcono certe dichiarazioni.Lara Comi non ha detto che i sardi sono ignoranti. Ha detto che ignorano le norme basilari della sicurezza.


  1. Lara Comi, Pdl: "I sardi sono morti perchè ignoranti" - Intopic.it

    www.intopic.it/notizia/5692286/‎
    6 ore fa - Selvaggia Lucarelli vs Lara Comi: "Su tragedie come Sardegna meglio tacere..." ... Sardegna flagellata dal ciclone Cleopatra : 16 morti. Martedì ...
E ora passo alle cause che stanno provocando sulla Terra queste cosiddette calamità, dovute quasi totalmente alla pazzia umana. L'eccessivo calore dei mari dovuto all'aumento della temperatura della Terra causato dall'aumento dell'anidride carbonica provoca un contrasto con le temperature fredde (sotto zero) della stratosfera. Da questo contrasto nascono i cicloni. Lo si è spiegato anche alle TV. Ecco quanto avevo già scritto già nel 2006 in uno dei miei libri e ho ripetuto nel mio ultimo E giustizia infine fu fatta. 

Non si riesce a capire che il migliore rimedio contro la fame nel mondo consiste nel non far nascere altri poveri e ammalati in questa Terra antropizzata.

Il rimedio non può consistere nel migliorare il livello alimentare ponendo a disposizione una maggiore quantità di proteine ricavandole dalla carne.
D'altronde, la ferrea legge dell'economista Vilfredo Pareto dice che la ricchezza di uno Stato è proporzionale al reddito e inversamente proporzionale alla popolazione. Dunque una delle due: o si è costretti a produrre continuamente di più (con conseguente aumento dell'inquinamento) per inseguire l'aumento della popolazione, oppure bisogna far diminuire la popolazione senza che fosse necessario produrre ed inquinare di più per aumentare la ricchezza di un popolo.
Ecco perché Paesi come la Finlandia e la Svezia, avendo un rapporto ottimale tra estensione del territorio e popolazione, hanno uno sviluppo economico avanzato che permetteva un'assistenza sanitaria e sociale delle migliori. Ed è scientificamente dimostrato che la criminalità è proporzionale all'affollamento.
Nemmeno nella Conferenza dell'Onu (Copenaghen, 7-18 dicembre 2009) organizzata per contrastare le cause dei mutamenti climatici si è fatto riferimento alla causa principale dell'immissione nell'atmosfera, e perciò sulla terra, dei gas serra, tra cui, principalmente l'anidride carbonica, non avvertendo che la causa principale era data dagli allevamenti intensivi di morte, che con le flatulenze degli animali producono il 18% dei gas inquinanti (tra cui il metano, l'ammoniaca e l'anidride carbonica), superiore all'inquinamento causato da tutta la viabilità mondiale, pari al 14%. Mangiare una bistecca equivale a percorrere con una automobile di media cilindrata circa 50 km.1
“Quattro aziende producono oggi il 60% dei maiali in USA”. Dove ogni americano si ingroppa 127 chili di escrementi di maiali della Smithfield, che produce 31 milioni di suini anno. “Gli animali allevati in USA producono 130 volte i rifiuti organici di tutta la popolazione umana del Paese: 40 tonnellate al secondo”. Non esistono impianti di trattamento dei rifiuti organici per gli animali d'allevamento. Quindi tutti quegli escrementi dove vanno a finire? E da che cosa sono composti? “Ammoniaca, metano, acido solfidrico, monossido di carbonio, cianuro, fosforo, nitrati e metalli pesanti. In più i liquami nutrono più di cento micro patogeni che possono provocare malattie nell'uomo , tra cui salmonella, cryptosporidium, streptococchi e giardia. I bambini che crescono nel comprensorio di una porcilaia industriale hanno tassi di asma superiori del 50%”. I campi non sono in grado di assorbire tutto questo. “I liquami vengono pompati in grossissimi lagoni (con una estensione di più di un ettaro e profondi 9 metri) accanto alle porcilaie, e possono essere numerosi, un centinaio o più”.
“Il deflusso si insinua nei corsi d'acqua, e i gas velenosi come ammoniaca e acido solforico evaporano nell'aria. Quando quei pozzi neri grandi come campi di calcio sono sul punto di traboccare vengono irrorati i liquami sui campi. Talvolta li spruzzano dritti in aria, un geyser di escrementi che spande un aerosol di feci creando vortici gassosi capaci di provocare gravi danni neurologici. Studi hanno dimostrato che i lagoni emettono sostanze chimiche tossiche nell'aria e che possono provocare problemi infiammatori, immunitari, flogistici e neurochimici negli esseri umani”. I fatturati delle aziende però crescono e i costi di bonifica vengono posti a carico della comunità. La distruzione del paesaggio si sa è un crimine, uno dei più efferati, perché viene compromesso tutto il sistema di vita. Gli allevamenti intensivi sono un'assurdità e prima o poi dovranno cessare di esistere. Ogni stabilimento di salumi produce una filiera del benessere del consumatore. Un cretino che non ha consapevolezza, che non sa e non vuol saperne della sofferenza che vi è nel suo piatto. Siamo tutti responsabili di ciò che non facciamo. E' la violenza portata a sistema che trasforma in un affettato cibo morto....La carne etica non esiste. E' una falsità. E' solo un feroce sterminio industrializzato.”2
Per alcuni secoli l'umanità ha sfruttato il carbone come fonte maggiore di energia e nel XX secolo si era aggiunto il petrolio. Ma né il carbone né il petrolio erano stati causa dell'inquinamento atmosferico sino alla metà del XX secolo, al cui inizio la popolazione umana era di circa un miliardo e mezzo. Nell'arco di mezzo secolo è passata a circa sette miliardi. E' dunque l'antropizzazione della Terra la causa principale dei mutamenti climatici, giacché le piante, con la pazzesca deforestazione dell'Amazzonia, polmone verde della Terra - e sacrificata negli ultimi decenni a vantaggio degli allevamenti di morte delle industrie dell'hamburger degli USA - non riescono più ad assorbire l'eccesso di anidride carbonica in rispetto dei normali tempi biologici.
Sulla Terra vi sono almeno cinque miliardi in più di individui che non dovrebbero esistere. Ma di ciò nessuno parla nelle varie conferenze dell'ONU, che si preoccupa, tramite la FAO, del problema alimentare sapendo soltanto rincorrere scelleratamente l'aumento della popolazione.
Lovelock, il noto scienziato autore del libro Gaia (1979) aveva considerato la Terra come un organismo vivente capace di autoregolarsi per mantenere le condizioni di vita. Ma dopo 27 anni si era ricreduto scrivendo La rivolta di Gaia (2006). Egli, non essendo più ottimista come lo era stato, prevedeva la fine dell'uomo nell'arco di un secolo. Il quadro di allarme era di quelli destinati a far paura per le previsioni inquietanti. I rimedi erano possibili, ma pressoché inesistenti. Secondo Lovelock il riscaldamento della Terra avrebbe raggiunto il punto di non ritorno, e l'umanità avrebbe avuto di fronte a sé meno di un secolo. L'impatto dei condizionamenti climatici nel giro di 50 anni sarebbe stato tale da permettere la vita solo in una ristretta porzione di artico, condannando a morte certa miliardi di persone. La previsione arriva ad un approccio che osserva l'insieme dei fattori di pressione sull'atmosfera, in luogo dei semplici elementi indicativi dei cambiamenti climatici. Lo scioglimento dei poli avrebbe come effetto un innalzamento della temperatura degli oceani perché i ghiacci non rifletterebbero più i raggi solari.
Il progresso tecnologico, indirizzato unicamente verso un maggiore benessere materiale, funzionale alla ricerca spasmodica del profitto e del consumo, o teso ad un più alto livello di vita delle popolazioni povere prescindendo dalla necessità di una diminuzione della popolazione umana, è ormai la causa maggiore della rivolta di Gaia.
1 “Si calcola che per produrre un solo hamburger vengono prodotti 3 chili di anidride carbonica, senza contare che, come abbiamo modo di vedere nello studio Livestock and Climate Change, oltre la metà dei gas serra prodotto oggi dall'uomo sono emessi dagli allevamenti industriali di bestiame” (www.greenme.it).
2 Dal sito www.luigiboschi.it (voce “animali”).L'articolo del sito trae spunto dall'inaugurazione di un nuovo stabilimento (di morte) della Parmacotto su 72.000 mq, con annuncio di un nuovo lager di morte negli USA. Ho tralasciato la descrizione delle terribili crudeltà a cui sono sottoposti i maiali in questi lager. Sarebbe inutile per chi sia indifferente ad esse e sia interessato solo al proprio palato o sia preoccupato solo della propria salute. Le frasi tra virgolette sono tratte dal libro di Jonathan Safran Foer (di origine ebraica) Se niente importa. Perchè mangiamo gli animali?, Guanda 2010.

       
Pietro Melis alle 16:33

3 commenti:

  1. Anonimo26 novembre 2013 alle ore 19:39

    Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. Anonimo26 novembre 2013 alle ore 19:49

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  3. Pietro Melis26 novembre 2013 alle ore 19:50

    Ancora questi imbecilli che difendono la sardità non hanno il coraggio di presentarsi con indirizzo email. Sono anche disonesti. Non hanno ancora capito che i commenti anonimi non verranno pubblicati

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