Perché vi furono anche nell'antichità pensatori come Pitagora, Platone, Apollonio di Tiana, Plutarco, Porfirio, di fronte ai quali un Gesù Cristo (trasformato dalla fantasia ipocrita degli evangelisti in figlio di Dio) merita solo disprezzo. Leggere l'Anticristo di Nietzsche per capire come Gesù fu trasformato in figlio di Dio dall'invenzione di S. Paolo, le cui Epistole precedono cronologicamente tutti i vangeli. Fu infatti Paolo l'inventore del cristianesimo, cioè della resurrezione di Gesù.
Si consideri la parabola del figliol prodigo, il cui ritorno deve
essere festeggiato con l'uccisione del vitello più grasso. Maledetto
Gesù Cristo che continuò a considerare il tempio-mattatoio di
Gerusalemme come casa del Signore. Chi difende un individuo come Gesù,
che non è mai esistito come figura raccontata dai vangeli, è solo individuo ignorante che non ha
argomenti contro di me e sa solo offendere confermando la verità di ciò che
ho detto. Che tutte le religioni sono solo cagate pazzesche. Io conosco la Bibbia meglio dei preti e di questo papa
ignorante per aver condotto per anni studi di esegesi biblica
esponendo i risultati dei maggiori studiosi mondiali nel mio testo Scontro tra culture e metacultura scientifica. Risultati tremendi che
documentano che la Bibbia è un libro di schifose menzogne. I cosiddetti tre patriarchi, Abramo, Isacco e Giacobbe, sono figure mitologiche tratte da tre diversi racconti mesopotamici, che, in origine scollegati tra loro, gli ebrei cucirono insieme arbitrariamente trasformando Abramo in padre di Isacco e Isacco in padre di Giacobbe. La schiavitù degli ebrei in Egitto e la fuga da esso guidati da Mosè è una pura invenzione ebraica. Risulta infatti dall'esegesi che
persino Mosè è un personaggio mai esistito, e se cade Mosè cade tutta la
Bibbia, compresi i vangeli, dove si dice che Gesù parlò con le anime
del "profeta" Elia (un massacratore di 450 seguaci del dio Baal ) e di
Mosè. Cioè parlò con le anime di due individui mai esistiti. Chi è
ignorante si tenga pure le fregnacce bibliche, superate solo da quelle
peggiori del Corano, vero libro di merda.
Apollonio
di Tiana (I secolo d. C.), educato a Tarso, non si fece convertire da
S. Paolo quando lo incontrò. Preferì rimanere legato
culturalmente all’India, dove era stato, contemperando la cultura
indiana con il pitagorismo. Flavio Filostrato di Lemno, vissuto nel
III secolo, fu invitato da Giulia Domna, moglie dell’imperatore
Settimio Severo, a scrivere la biografia di Apollonio. Egli racconta
che Apollonio aveva la fama di essere un mago, di aver fatto molti
miracoli e di essere persino risuscitato per dimostrare che l’anima
è immortale, ma aggiunge che non vi era in ciò alcunché
di vero e che Apollonio era solo un sapiente che ancor giovinetto
disse al suo maestro Eusseno di voler diventare pitagorico e gli
spiegò: “ ‘Farò come i medici. La loro prima cura è
di purgare: prevengono così le malattie o le guariscono’. A
partire da quel momento non si nutrì più di carni…si
nutrì di verdure e di frutta, dicendo che tutto ciò che
dà la terra è puro…e divenne assistente del medico
Esculapio” (Vita di
Apollonio, I, 7).
E’
evidente che sarebbe stato preferibile che S. Paolo, invece di
cercare di convertire Apollonio, si fosse fatto convertire da lui.
Quanto sarebbe stata migliore la storia.
Conoscitore dei tesi della
religione di Zarathustra, egli affermò che “nessun
sacrificio di animali è da farsi poiché Dio non ha
bisogno di alcunché” e che è preferibile non fare
alcuna violenza ad alcun animale evitando l’uso delle pelli per
accrescere il senso della giustizia. “La terra produce ogni cosa e
chi vuole essere in pace con gli esseri viventi non ha bisogno di
alcunché, poiché i suoi frutti si possono cogliere, e
altri coltivare secondo le stagioni, in quanto essa è la
nutrice dei suoi figli: ma la gente, come se non udisse le sue grida,
affila le spade contro gli animali per trarne cibo e vestimento. I
Bramani dell’India invece non approvano tale condotta e istruirono
i Ginni dell’Egitto a respingerla: da costoro Pitagora, che fu il
primo dei Greci a frequentare gli Egizi, prese la sua dottrina che
lasciava alla terra gli esseri animali; e affermando che i suoi
prodotti sono puri e adatti a nutrire il corpo e la mente, di questi
si cibava. Sostenendo inoltre che gli abiti che si portano
solitamente sono impuri, in quanto provengono da esseri mortali, si
abbigliava di lino; e per la stessa ragione intrecciava il vimine per
farsene calzature” (Flavio Filostrato, Vita
di Apollonio di Tiana).
Apollonio
conobbe in Etiopia l’imperatore Vespasiano, dopo che si allontanò
da Roma perché perseguitato sotto Nerone da Tigellino, ma poi
dovette lasciare nuovamente Roma sotto l’imperatore Domiziano,
succeduto al fratello Tito, facendo perdere di sé le tracce
sotto l’imperatore Nerva. Nell’ambiente culturale del I secolo
l’arte della retorica veniva indirizzata verso argomentazioni che
dovevano suscitare emozioni e meraviglia per suscitare grandi
pensieri che stessero tra il sublime e il mistero. Si combatteva così
in certi ambienti colti contro il conformismo a favore di alti
ideali. Allo stesso modo si può pensare che S. Paolo, per
raccogliere maggior credito tra le folle, abbia diffuso il racconto
della resurrezione di Gesù.
Persino
un cristiano come Eusebio poteva
conservare in una sua opera (Preparazione
evangelica, IV, 13)
il pensiero di Apollonio in questi termini: “Io credo che si
osservi il culto conveniente alla divinità…se al Dio che
diciamo Primo e che è l’Uno e separato da tutte le cose e
che dobbiamo riconoscere superiore a tutti gli altri non si immolino
vittime, non si accendano lampade, non si consacri alcuna delle cose
sensibili. Dio non ha bisogno di alcuna cosa…Con lui adopera solo
la parola migliore, cioè quella che non esce dalle labbra, e
da lui, che è il migliore degli esseri, invoca i beni mediante
ciò che in noi v’è di migliore: l’intelletto, che
non ha bisogno di alcun organo”. In una lettera (26) delle molte
apogrife si legge: “Se gli dei non hanno bisogno di vittime, che si
dovrà fare per avere i loro favori? Credo si debba aver
l’animo ben disposto a beneficiare gli uomini per quanto è
possibile, secondo i loro meriti”. Apollonio passò alla
posterità con la definizione di “Cristo pagano”. Il che
sarebbe da ritenersi una grave offesa per Apollonio, non per il
Cristo di S. Paolo. Giustamente, infatti, Porfirio oppose la figura
di Apollonio a quella di Cristo, ritendo che Apollonio fosse il vero
salvatore. Se si riflette sul fatto che Gesù era un ebreo che
non aveva preso mai le distanze dalla Torah, che egli pretendeva, al
contrario, di avere completato, si può dire che nessuna vera
salvazione poteva venire all’umanità dalla religione
ebraica, scuola di macelleria, che portò a ritenere, tramite
il cristianesimo, che il Figlio di Dio dovesse essere macellato in
croce per redimere l’umanità. Fu il neoplatonismo a salvare in parte il cristianesimo dalla
maledizione della Torah, del dio ebraico che maledice e che sparge
sangue. Non si trascuri il fatto che Gesù, cacciando i
mercanti che sostavano fuori, sotto il colonnato del tempio,
accusandoli di averne fatto “una spelonca di ladri”, identificava
in realtà la casa di dio con il tempio-mattatoio ebraico.
Rimase ebreo.
Sul
piano puramente scientifico il naturalista Plinio il Vecchio nella
sua Historia naturalis
aveva contribuito a fa capire, riportando vari episodi di
comportamenti intelligenti di animali, come fosse infondata la
concezione gerarchica della natura propria di Aristotele.
Il maggiore filosofo neoplatonico prima di Plotino fu Plutarco, nato nel
46 d. C. Contro le argomentazioni degli stoici, secondo cui, se gli
animali partecipassero della ragione naturale, e dunque del diritto,
l’umanità perirebbe non potendo usufruire dei vantaggi
provenienti dai “comodi avuti dalle bestie”, Plutarco ribatte che
l’uomo può vivere senza uccidere animali indifesi o
divertendosi con la caccia, che, oltre che ingiustizia, è
mancanza di equilibrio della mente. Plutarco rileva come la
concezione stoica giustifichi una forma di dominio dell’uomo sulla
terra. Essa predica l’esistenza di un Logos
universale, la virtù, ma poi non sente il dovere di offendersi
di fronte a cadaveri presentati come cibo. Gli animali non umani sono
migliori perché nessun cavallo rende schiavo un altro cavallo
o un leone un altro leone.1
Mentre gli altri animali si astengono dal cacciare ogni specie e
“fanno la guerra soltanto per necessità di cibo”, l’uomo
è l’unico animale che, cibandosi di tutto, rimase castigato
da molte e lunghe malattie.
In
Iside e Osiride
Plutarco dimostra di avere conoscenza di Zarathustra, oltre che di
Platone, e in De esu
carnium (Del mangiar
carni) scrive: “Vi state chiedendo perché Pitagora si
astenesse dal mangiar carne? Io, da parte mia, mi domando piuttosto
per quale ragione e con quale animo un uomo, per primo, abbia potuto
avvicinare la sua bocca al sangue coagulato e le sue labbra alla
carne di una creatura morta, ponendosi avanti i serviti, le vivande e
il cibo di corpi uccisi…le membra che poco avanti belavano,
mugghiavano, andavano e vedevano? Come poterono soffrire gli occhi di
scorgere l’uccisione degli animali scannati, scorticati,
smembrati?…L’uomo non si nutre certo di leoni e di lupi, per
autodifesa…ma al contrario, uccide creature innocue, mansuete,
prive di pungiglioni o di zanne. Per un pezzo di carne l’uomo le
priva del sole, della luce, della durata naturale della vita alla
quale hanno diritto per il fatto di essere nate”. Plutarco vede
l’origine di ciò in un tempo in cui gli uomini, non
conoscendo ancora l’agricoltura, soffrirono la fame più
dura, e non nella guerra, come aveva pensato Teofrasto. Da allora
essi impararono a cibarsi di animali morti. Aggiunge Plutarco: “Che
orribile vista ci presenta la mensa dei ricchi, veder adornarla da
cuochi e pasticceri di cadaveri e corpi morti”. Precisa Plutarco –
quasi anticipando le stesse considerazioni che svolgerà
Rousseau (Discorso
sull’origine e sui fondamenti dell’ineguaglianza tra gli uomini),
a cui oggi possiamo scientificamente arrivare - che il corpo umano
non ha nello stomaco la capacità di “cuocere e smaltire la
gravezza della carne”, considerando la delicatezza dei denti, la
piccolezza della bocca. La cosiddetta civiltà è per
Plutarco dominata dalla follia. Si incominciò ad uccidere gli
animali selvatici, “fino ad uccidere il bue, nostro operaio, la
pecora che ci veste, il gallo guardiano della nostra casa, e così
a poco a poco, cresciuta l’insaziabile cupidigia si pervenne al
sangue, agli omicidi, alle guerre”. Aggiunge Plutarco che non è
naturale cibarsi di carne, che genera malattie, da cui l’uomo
rimane castigato. Gli animali carnivori cacciano “per necessità
di pascersi” e non cacciano ogni specie, come fa l’uomo.2
Plutarco, che viaggiò da Roma (dove fu ben voluto
dall’imperatore Vespasiano) al Medio Oriente, ebbe molte missioni
politiche e fu nominato arconte di Cheronea, cittadino onorario di
Atene e sacerdote di Delfi, lasciò un messaggio: “combattete
uniti contro quelli che privano gli animali dell’uso della ragione
e del discorso”. Plutarco, che morì nel 125, visse 79 anni.
Egli non pare avere tenuto in considerazione la religione ebraica,
che ancora non era giunta, filtrata dal cristianesimo, nel mondo
greco-romano, se non limitatamente all’opera dell’ebreo eretico
Filone di Alessandria (27 a. C.), che anticipò la concezione
trinitaria di Dio, contro il monoteismo giudaico e introdusse per la prima volta la creazione dal nulla. Infatti nel Genesi il dio ebraico Jahweh non è creatore ma ordinatore della materia, coeterna con lui. Al termine ebraico corrisponde il termine italiano "fece", nel senso di "ordinò". Anche il Demiurgo di Platone (Timeo) è ordinatore e non creatore della materia dal nulla.
1
Plutarco, I bruti
usano la ragione, tr.
it. M. Adriani, Milano 1829, p. 487.
Del neoplatonico Celso purtroppo non ci è rimasta l’opera
Discorso di verità
(178 d. C), anticristiana nel suo affermare che il cristianesimo non aveva
alcunché a che fare con la filosofia a causa del suo Dio
antropomorfico. L'opera di Celso - nota soltanto per le lunghe parti riportate da
Origene (184-255) nel suo Contra
Celsum - invitava al
riconoscimento di una parentela tra uomini ed animali considerando
che il mondo non è stato fatto solo per l’uomo. Celso
demolisce tutti gli argomenti di Aristotele, degli stoici,
dell’ebraismo e del cristianesimo: “Non si pone alcuna differenza
tra il corpo di un pipistrello o di un verme, di una rana o di un
uomo; medesima è infatti la materia e identica ne è
anche la corruttibilità…Nulla è immortale di quel che
dalla materia trae origine. Basta questo riguardo a tale argomento e
chi è in grado di udire e di compiere una ricerca ancor più
approfondita comprenderà che le cose che noi vediamo non sono
state donate all’uomo, ma ciascuna nasce e perisce per il bene del
tutto”, e il fatto che gli animali non siano dotati di parola non
significa che “il dio abbia creato tutto in funzione dell’uomo…Non
per l’uomo l’universo è stato creato, ed egualmente
nemmeno per il leone, o per l’aquila, o per il delfino, ma perché
questo cosmo si realizzasse come opera totalmente divina e
assolutamente perfetta…E’ dell’universale che il dio ha cura, è
questo che la provvidenza divina non abbandona mai” (IV, 81-99).
Il
pagano Porfirio (n. in Siria nel 233 e m. a Roma nel 305), allievo
prediletto di Plotino, 1
conoscitore del Vecchio e del Nuovo Testamento e della lingua
ebraica, è autore di un’opera intitolata Contro
i cristiani, giunta
mutila. In essa Porfirio aveva attaccato S. Paolo che nella I
lettera ai Corinzi
aveva scritto che i cristiani non dovevano farsi scrupolo di mangiare
tutto ciò che usciva dai mattatoi. In Sull’astinenza
dalle carni
riprendeva la tradizione neopitagorica e neoplatonica della giustizia
cosmica come mezzo del ritorno del mondo a Dio. Secondo Porfirio fu
il massacro degli animali a predisporre gli uomini, ormai avvezzi ad
uccidere, ad uccidersi tra loro in guerra, perché identiche
furono le armi. La guerra nacque per la bramosia di possedere di più
estendendo agli uomini l’ingiustizia già commessa nei
confronti degli animali. Le guerre nacquero dopo la fase
dell’agricoltura e coincisero con la fase successiva
dell’allevamento, che portò ad impadronirsi
contemporaneamente degli animali e delle terre altrui. Così si
è formata la civiltà del dolore.
Uomini
ed animali fanno parte di uno stesso ordine naturale che comporta
misura e giustizia. Pertanto uccidere glianimali per divorarne le
carni, il condurli al macello smaschera l’ordine
umano e la sua pretesa superiorità rivelandone tutto l’orrore.
E’ possibile superare un un universo di dolore inutile. Scrive
Porfirio: “Sicuramente Dio non ha fatto in modo che ci fosse
impossibile assicurare la nostra salvaguardia senza fare del male ad
altri; ciò sarebbe stato in effetti darci la nostra natura
come principio di ingiustizia” (III, 12). Capovolgendo il testo
biblico, Porfirio scrive che la violazione originaria della vita
degli animali da parte degli ebrei fu compiuta da un sacerdote, che
poi diede in pasto della carne alla compagna.
Contrapponendosi
a S. Paolo, Porfirio riporta un passo della Prima
Epistola ai Corinzi
(10, 28): “Mangiate di tutto quello che si vende al macello, senza
preoccuparvi di niente per scrupolo di coscienza; perché di
Dio è la terra e tutto quanto essa contiene. Se un pagano vi
invita e vi piace andare, mangiate pure di tutto quello che vi è
posto davanti, senza preoccuparvi di niente per scrupolo di
coscienza”. Purtroppo il cristianesimo iniziava così per
bocca del suo fondatore.
Secondo Porfirio la carne è
il veicolo dei demoni malvagi, che allontanano l’uomo dalla
perfezione divina. Da ciò le colpe degli ebrei (allora confusi
insieme con i cristiani), contro cui devono ergersi i filosofi per
liberare gli uomini dall’orrore del togliere la vita agli animali,
capaci anche di un “discorso interiore” perché più
vive sono le sensazioni e più sensati sono gli animali, i
quali sono “ragionevoli per natura”, non nascendo la loro ragione
principalmente dall’apprendimento, come quella degli uomini.
Uccidere gli animali per divorarli significa soprapporre un
ordinamento umano a quello divino, riempiendo la terra di dolore
inutile.
L’imperatore
Costantino emanò contro Porfirio la seguente disposizione:
“Porfirio, il nemico della religione, ebbe quel che meritava,
sicché il suo nome sarà nei tempi avvenire nome di
ignominia ricolmo d’infamia, mentre i suoi empi scritti sono stati
distrutti…Chi verrà sorpreso con opere di Porfirio sarà
immediatamente condannato alla pena capitale” La stessa
disposizione fu presa dai successori Teodosio II e Valentiniano III.
Né
bisogna tacere che furono i cristiani ad incendiare nel 391 la grande
Biblioteca di Alessandria d’Egitto, facendoci perdere enormi tesori
di sapere.
1
Platone nelle Leggi
(849d) scrive che “i macellai
potranno vendere la carne solo a stranieri, artigiani ed ai loro
servi”. Ma per Platone artigiani potevano essere soltanto gli
stranieri, non potendo i cittadini, occupati nella difesa dello
Stato, nella politica e nell’istruzione, impiegare il loro tempo
quotidiano nel lavoro artigianale (846d). Vengono, invece, permessi
nelle Leggi (849a,
917b-c, 919e-920a-c) gli scambi commerciali tra cittadini e tra
cittadini estranieri, se pur rigorosamente regolamentati dallo
Stato.
Precedentemente
(842e) aveva scritto: “i nuovi cittadini invece dovranno trarre il
nutrimento solo dalla terra”. Platone, inoltre, sembra glorificare
il tempo mitico in cui “non si osava nutrirsi nemmeno della carne
di bue, non si sacrificavano animali agli dei, ma invece focacce, e
frutti melati e ogni altra offerta incruenta e si astenevano dalla
carne perché ritenevano sacrilegio mangiarne e macchiare di
sangue gli altari degli dei; questi uomini allora vivevano secondo i
principi orfici, nutrendosi di esseri inanimati, astenendosi da
tutto ciò che ha vita animale”. Vi è in questo
passo, certamente, un riferimento alla tradizione della scuola
pitagorica, che faceva divieto di mangiare carne anche sulla base
della dottrina della metempsicosi. Da qui, come da altri passi del
Politico
e del Timeo,
si può dedurre che Platone richiedesse una dieta vegetariana.
2
Ibid., p. 497.
Il Vecchio Testamento è un tale cumulo di stupidaggini che la stessa Chiesa non l'adotta più come testo fondamentale da molto tempo. D'altra parte, aggiungo che il Vecchio Testamento non è un corpo di dottrina, ma piuttosto un corpo storico « Antologia della letteratura ebraica », lo ha chiamato André Dupont-Somer, docente di studi semitici dell'Università di Parigi. Per quanto concerne invece i vangeli, i discepoli o i seguaci o i fedeli o i loro discendenti intesero scrivere il Vangelo secondo una propria dimensione mentale, per risolvere certi fatti di natura storica, di testimonianza, di ricordo, etc...Ecco perché vi sono tante lacune che riguardano tanti altri problemi. Tanto è vero che la Chiesa se li è inventati dopo, perché il Vangelo non dà risposta a tanti quesiti.La Chiesa cattolica identifica addirittura Cristo con Dio a causa di talune affermazioni di Gesù che si prestarono all'equivoco Ecco la differenza tra cristianesimo e cattolicesimo: il cattolicesimo nella sua essenza teologica, cioè come filosofia scolastica, è una impalcatura creata completamente ex-novo da quei buoni filosofi che ebbe la Chiesa stessa, principalmente da Tommaso d'Aquino, i quali inventarono letteralmente una dottrina cercando di capire attraverso le righe del Vangelo che cosa potesse aver voluto dire il Cristo, aggiungendo però per utilità della Chiesa, anche quello che egli certamente non aveva detto, ma che doveva risultare utile al funzionamento della Chiesa in Terra.
RispondiEliminala questione è semplice e ingarbugliata ad un tempo. A tutto questo si aggiunga che i primi testi furono scritti in aramaico e che dall'aramaico si passò a traduzioni, molte traduzioni, per cui il testo che noi leggiamo oggi, in qualsiasi Vangelo, come lei ben sa, è almeno la ventesima o trentesima traduzione purgata, corretta, riveduta, dopo duemila anni.La figura del Cristo , in ogni caso, assume un valore secondario di fronte alla sua dottrina, e cioè che si potrebbe anche, in via d'ipotesi, ammette re la non-esistenza di Cristo, ma che ciò non toglie rebbe nulla alla esistenza reale dei Vangeli o dei messaggi di fratellanza solidarietà e quant'altro. E dunque non si colpisce nel segno quando si nega l'esistenza del Cristo, quando poi si è costretti ad imbattersi nella sua dottrina o insegnamento di pace. Perché se è vero che Gesù fu soltanto un Messaggero di Verità, è semmai questo che va confu tato, non sul piano storico, ma su quello filosofico, per ché sul piano storico la confutazione non può esserci, stante la presenza dei testi , anche se manipolati come già detto, che devono essere assunti come materiale di prova.
Le consiglio di farsi visitare,lei ha i chiari segni della schizofrenia,quello che ha appena scritto cozza,con il "manifesto" del suo sito,quindi le cose sono due o trattasi di malattia mentale o di pubblicità ingannevole...
RispondiEliminaGiulio
Caro Pereira
RispondiEliminai vangeli solo apparentemente sono un messaggio d'amore. Non bisogna dimenticare frasi come "chi non è con me è contro di me", o "andate e predicate per tutte le nazioni. Chi crederà e si farà battezzare sarà salvato altrimenti sarà condannato". E meno male che la condanna viene riservata nell'aldilà. Il Corano è peggio dei vangeli perché la condanna deve essere attuata anche sulla Terra. I veri seguaci del Corano sono quei pazzi dell'ISIS.
All'anonimo ignorante che dice di chiamarsi Giulio. Lei ha una testa di cazzo perché non ha capito la distinzione tra dottrina cristiana della Chiesa e cristianesimo neoplatonico, senza il quale non vi sarebbe stata in Occidente la rivoluzione scientifica. Anche un ateo come Hegel ha giustificato il cristianesimo come furbizia della ragione giungendo all'identificazione di Dio con la natura. Cosa che fece anche il filosofo ateo Spinoza riconoscendo i meriti del cristianesimo storico. Dopo di che il cristianesimo aveva compiuto la sua ragione di esistere come religione. Ma gli ignoranti pretendono di dare lezioni a me. Mi faccia il favore di togliersi per sempre dai coglioni. Sto evitando di pubblicare commenti offensivi ed anonimi. Per lei ho fatto un'eccezione ma con l'avvertimento che non troverà più spazio qui dentro.
RispondiEliminaHo evitato di pubblicare commenti vomitevoli come quello anonimo (naturalmente) che crede nel suo antianimalismo che la sua vita valga più di quella di un insetto nocivo. Individuo che appartiene alla feccia dell'umanità. In questi casi uso la formula "stronzo cagato a forza nato da un parto anale della madre". Che questi stronzi cagati a forza vadano a cagare altrove. Non avranno la soddisfazione di vedere qui pubblicati i loro vomiti.
RispondiEliminaVi sono individui che solo biologicamente sembrano appartenere alla specie umana. In realtà essi sono come il protagonista della "Metamorfosi" di Kafka, che si riduce ad essere un insetto che viene poi buttato nella spazzatura.
RispondiEliminaBuon giorno Professore , come ha detto Gesu' Cristo bisogna credere alla PAROLA che PARLA ORA parola celata in Parola, poichè la VERITA' conosce la BUGIA e la BUGIA conosce la VERITA' , chi è arrivata per prima? la parola verrà analizzata e scomposta nel suo lessico e dira' la VERITA' o la Bugia in base a come noi abbiamo seminato. La parola SPIRITU SANCTO rivela in <NATO SACRO SANTO RINATO SANCITO TORNA IN TRINITA' ANTICRISTO la cui parola rivela<NATO SACRO SANTO RINATO SANCITO TORNA IN TRINITA', percui l'ANTICRISTO è lo SPIRITU SANCTO , Spirito di Verita'. La parola SANTA SEDE rivela in SATAN SEED che vuole dire origine e causa e seme che è SATANA, ACQUASANTA in QUA STA SATANA , CROCE SANTA in CERCO SATAN, DIAVOLO <DIO-IDOLO-IO DO IL DOLO<LUCIFERO<CLERO FIERO FROCI< OSCURITA' CURIA-SUORA<OSCURE- SUORE-SUO-RE ovvero le TENEBRE in TIENEBREI era il RE del popolo EBREO in EREBO ovvero l'INFERNO egli disse IO SONO che sarebbe tempo PRESENTE-SERPENTE del verbo essere e la lingua del Serpente era l'EBRAICO in E-I-COBRA, la terra SANTA ovvero la Terra SATAN si trova in ISRAELE e si avrà in ERESIA-SERIALE-RISALE oppure E-RE-SIA<E-SIA-RE < egli è l'INGANNATORE la cui parola rivela <GIA NATO IL RE< e la parola ERETICO rivela CERTO ti CREO'< egli ebbe NATALE la cui mparola rivela in < NATA TANA TELA TALE e le bestie e i delinquenti nascono e si rifugiano a BETLEMME e si avrà in BEETLE ME che vuole dire coleottero scarafaggio e incombere minaccioso, visse a NAZARETH e si avrà in RAZE THAN che vuole dire distruggere di quello di quanto e HAZE RANT che vuole dire , inveire, sbraitare, tormentare e confusione, NEATH EARTH cioè il mondo e sotto il suo controllo ovvero del DEMONIO in< IN NOME DI DIO DOMINO MONDO< mori a GERUSALEMME e si avrà in GESU-SEME-GERME-MALE, dove fu RISORTO dai Morti in Fu RISTORO dai MORTI oppure egli ci ha RISCATTATI dalla morte in egli ci ha RICATTATI dalla Morte, lo siricorda nella DOMENICA DELLE PALME e si avrà < DEMONI DEL MALE< nella SETTIMANA SANTA in <TI SEMINA SATAN< e lo si ricorda pure al CIMITERO in CERTO MORITE e MERITO MORTE con il fiore il CRISANTEMO in <TEMO CRISTO MAESTRO NOSTRA MORTE<Giovanni 1:29 ECCO l'ANGELO CHE TI E' LIETO IL PECCATO del MONDO<ECCO L'AGNELLO CHE TOGLIE IL PECCATO del MONDO< oppure la parola DIAVOLETTO in <O LETTO IL DIAVOLO perchè? perchè SCRITTO-CRISTO perchè ? E-LETTO oppure LODE A DIO DETTO IL DIAVOLO che sarebbe il padre della MENZOGNA ovvero il Padre del GENOMA parola celata in MENZOGNA. E per oggi basta cosi' , mi congedo con dei saggi<LA VERITA' NON SCOMPARE <MA SCOPRE< e allora dove e' GESU CRISTO? cosa ha SCOPERTO? e ancora <LA VERITA' NON E' SERVA NON E' VERA<perché ? <LA BUGIA E' SERVA E' VERA'<LA VERITA' VIENE SCOMODA<VIENE SODOMA<VIEN COMODA <VIENE DA COMO< SI SENTE INGANNATO? SI O NO LE DICO SEMPRE LA VERITA' . Un saluto caloroso!!!
RispondiEliminaBuona sera professore la ringrazio di aver pubblicato il sunto sullo Spiritu SANCTO che sarebbe l'ANTICRISTO , non perchè lo dico io maperchè lo dice la parola , stia attento cosa puo' fare la parola < In latino ANGELUS che significa Angelo , ma dalla parola ANGELUS si ricava AGNUS che significa Agnello e ANUS ovvero la parte RETTA-LE dove escono gli escrementi , parole che troviamo all'interno della parola Latina MALIGNUS che ha significato e definizione in MALIGNO colui che fa del male è cattivo, perfido ecc. avremo le parole AGNUS e ANUS come per ANGELUS che è in simbiosi con MALIGNUS e quindi è l'Angelo ribelle il Maligno è SATANA dalla cui parola si estrapola SANTA come la SANTA SEDE che ne divulga la VERITA' per tutto il globo terrestre con l'EVANGELO che sarebbe la parola di GESU CRISTO , la cui parola riferisce in NEGALO - Vengo ANGELO- LEONE- VELENO- LEVO-LEGO-NEGO. La parola ANTICHRISTOS, che deriva dal greco sarebbe L'ANTICRISTO ovvero l'oppositore al CHRISTOS parola greca che ha definizione per il SALVATORE che sarebbe GESU CRISTO , ebbene la parola CHRISTOS rivela nel suo anagramma in Latino nella definizione di HOSTIS che ha significato nel NEMICO-Rivale in Amore-AVVERSARIO - STRANIERO, quindi il CHRISTOS GESU' è il Nemico , l'avversario , definizione esatta che troveremo in ANTICHRISTOS e sarebbe colui l'avversario del NEMICO GESU CRISTO alias SATANA perchè la parola GESU CRISTO nel suo anagramma rivela in OSCURE-OSCURITE'-STERCO-GRISU o GRISOU che sarebbe un Gas composto da metano INODORE e INCOLORE pericoloso per l'Uomo che non puo' identificarlo-ESCO TIGRE-ESTORCI ecc. quindi egli è L'Oscurita' e in merito le dono un saggio < SE FOSSE LUCE SI VEDREBBE-SE FOSSE OSCURITA' NON SI VEDREBBE- E PER QUESTO MOTIVO CHE DEVE ESSERE ANNUNCIATA< e Gesu' è stato annunciato dai Profeti degli Angeli ecc. ma chi doveva essere annunciata la LUCE che si vede oppure L'OSCURITA' che non si vede ? a lei la risposta . E per finire le dono due saggi < CHI CERCA LA LUCE VEDE NELL'OSCURITA'< cosa significa che chi cerca la luce si trova gia' nell'oscurita' ma dato che è dentro l'oscurita' e cerca gia' ci vede essendo lui stesso la LUCE< NON SI DONA LA VITA PER LA LIBERTA' -LA MORTE TI FA PRIGIONIERA< LA VERITA' DICE HO VINTO - LA BUGIA RISPONDE HO PERSO< Bisogna CREDERCI? a lei la risposta e un saluto particolare Grazie !!!!!
RispondiEliminaChi è questo anonimo che scrive cose strampalate? Mi ha inviato oggi 30 giugno 2016 ore 20,23 un'altra scorreria esoterica. Esca dall'anonimato con nome e cognome se vuole che pubblichi la sua ultima scorreria.
RispondiEliminaBuon giorno Professore non le piace la Parola eppure lei parla e le dice tutto quello che deve sapere infatti la Verita'e la Bugia la si dice con la Parola comunque la ringrazio per avermi risposto veda lo SPIRITU SANCTO è L'ANTICRISTO perchè nella parola di SPIRITU SANCTO ce la parola ANTICRISTO , ebbene lei nella parola che ho scritto potrà trovarsi nello Spiritu SANCTO e sarà nel Paradiso trovando la Verita' della Parola oppure lei si troverà nell'ANTICRISTO e quindi andrà all'INFERNO , dipende lei come ha seminato e io Sono lo SPIRITU SANCTO e l'ANTICRISTO e sono il suo specchio e io sarò cio' che lei è un ANGELO o un DIAVOLO dove gli angeli vanno in Paradiso e i Diavoli staranno all'INFERNO . Comunque se lei reputa che le cose che ho scritto non sono vere me lo dimostri con la parola . Buona Giornata e grazie lo stesso se le interessa quello che ho scritto potro' donarle ancora del mio sapere altrimenti grazie lo stesso per l'attenzione e io non offendo nessuno sia ben chiaro questo. Un saluto cordiale da GIANNI <INGANNI< INGANNATI <NATI IN GIANNI< GIANLUIGI GIA LI UNGI <L'UNTO del SIGNORE che INSORGE parola celata in SIGNORE Ciaoooo!!!!
RispondiEliminaBuon giorno porfessore condivido pienamente la sua battaglia in favore degli Animali e contro ogni qualsiasi forma di orrore che si perpreti a partire da quella degli EBREI che ripeto EBREO = EREBO ovvero inferno e TENEBRA = EBREA EBRAICO = E-I-COBRA i serpenti sappiamo dove sono e il loro capo pure GESU CRISTO = CERTO RESUSCITO =OSCURITE' poi avremo in Arabo che gli animali devono essere coscenti mentre si recide la trachea e l'esofago e morti per dissanguamento pratica Barbara e disumana e gli animali sono gli Uomini che la praticano e quindi carne HALAL che significa cio' che è lecito secondo la dottrina Araba ma la parola HALAL nel suo anagramma rivela in ALLAH cioè il loro DIO che è lecito nel praticare l'orrore sugli animali , poi avremo la parola HALLUF che ha definizione in arabo in MAIALE il cui anagramma rivela ULLAH che significa <DI DIO- DIO< che è un porco e un Maiale senza offesa per nessuno lo dice la parola che dovete rendere CULTO = CULO prostrandovi a 90 gradi , che ne pensa professore di tutto cio ? è interessante ? mi congedo con dei saggi < LA VERITA' HA LE PAROLE CONTATE LA BUGIA SCONTATE< LA LUCE NON HA REGOLE- L'OSCURITA' HA LE REGOLE CHE DOVE PASSA LA LUCE SI DEVE RITIRARE< SAPPIATE CHE LA LUCE E' SAGGIA L'OSCURITA' GIA SA< Un saluto doveroso per chi si batte per la vita degli Uomini e degli Animali ciaooo!!!! GIANNI <INGANNI<
RispondiEliminaBuona sera professore come sta' , spero bene volevo darle altri indizi su quello che ho scritto , vada su Internet e clicchi su LO SPIRITU SANCTO è L'ANTICRISTO , trovera' altre informazioni , se lei vuole sapere la VERITA' che rivela in AVERTI e lei la vuole ? Un grazie ancora per avere pubblicato nel suo Blog il mio PENSIERO la cui parola rivela SIERO SERIO PER SERPE. Ti do del tu Ciaooo!!!! Carissimo !!!!!
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