Gli intervistati che lo conoscono hanno detto tutti che era una persona gentile e tranquilla. Adesso alla TV e sui giornali lo considerano un pazzo. Non è possibile. Uno non diventa pazzo improvvisamente. Troppo facile trovare la causante nella pazzia. Bisogna partire dalle parole che Giardiello ha detto dopo essere stato arrestato: "Mi sono voluto vendicare di chi mi ha rovinato". Se non si parte da questa premessa il processo contro di lui sarà completamente falsato. Mi fa schifo sentire Mattarella fare l'elogio del giudice fallimentare dicendo che Giardiello è stato vittima di una violenza insensata. E se il Giardiello fosse stato vittima della violenza di una giustizia insensata? Si sa già che il Giardiello aveva il 30% di una società immobiliare, con due soci truffatori che vollero essi stessi il fallimento della società dopo essersi spartiti i soldi che sottraevano al fisco. Come vi era da aspettarsi, grandi elogi per il giudice fallimentare Ciampi, definito "severo, intransigente e rigoroso". Dunque uno imparziale che non guardava in faccia nessuno? No. Il contrario. Non fu imparziale perché non avrebbe dovuto coinvolgere il Giardiello nel fallimento fraudolento ritenendo anche lui colpevole del fallimento della società. Questo giudice fallimentare non avrebbe dovuto essere rigoroso, se per rigore si intende mancanza di flessibilità nel ragionare separando le colpe dei due soci truffatori dalla posizione del Giardiello. Ha pagato per il suo cosiddetto rigore, risoltosi nella rovina economica di un innocente. Quando uno è costretto alla disperazione per colpe altrui e non proprie non si può pretendere che in uno stato di disperazione uno sia comunque padrone di un autocontrollo. Il paradosso è che uno dei suoi ex avvocati, da suo avvocato si trasformò in accusatore del Giardiello, cosa inammissibile in base alla deontologia professionale. Uno dei due soci truffatori è rimasto ucciso nel palazzaccio. L'altro socio truffatore se l'è scampata solo perché il Giardiello fu arrestato prima che lo raggiungesse dopo una fuga di circa 30 km nell'intenzione di raggiungerlo prima. Un suo commercialista è stato ferito alle gambe evidentemente perché ritenuto anch'egli complice interessato del fallimento della società.
Chi è un giudice fallimentare? E' uno che per puro formalismo non considera le cause del fallimento. Nel 2014 hanno chiuso 82.000 imprese. Altre 16.000 imprese hanno chiuso per fallimento. Dal 2012 visono stati circa 200 suicidi di imprenditori. Quali le cause? Le cause sono da individuare in questo Stato ladrone di merda che provoca il fallimento delle imprese. Ma si sa che al giudice fallimentare, servo dello Stato e premiato con lauto stipendio di tutto ciò se ne frega. I Comuni mettono tasse sull'ombra, sulle scritte interne alle vetrine per pubblicizzare i prodotti. Così si ammazza il commercio.
Ecco l'analogia con il mio caso. Ero titolare del 66% delle quote di una società senza rischio di impresa in quanto proprietaria di un grande cinema (platea di 750 mq più galleria) gestito da terzi che pagavano regolarmente il canone di affitto. Una società che non aveva debiti ed era da sempre in attivo incassando i canoni di affitto. Due soci vollero costringermi a vendere anche la mia parte perché volevano coinvolgere la società nei loro debiti personali. Mi opposi a questo dicendo che per legge potevano fare solo domanda di recesso per avere la liquidazione del valore della loro quota (17%+17%). Non si diedero per vinti. Si rivolsero ad uno scriteriato presidente del Tribunale, che stava per andare in pensione, Marco Onnis (crepato in pensione qualche anno fa) per chiedere la nomina di un liquidatore pur non esistendo le condizioni di una messa in liquidazione ai sensi dell'art. 2272 Codice Civile. Questo pazzo di presidente del Tribunale nominò il liquidatore dandomi come consenziente mentre dagli atti risultavo contrario. Un presidente del Tribunale può nominare un liquidatore per una società di persone solo se tutti i soci sono d'accordo. La nomina del liquidatore, il commercialista Antioco Angius, era così palesemente illegittima (mancando il mio consenso) che il successivo presidente del Tribunale di Cagliari Antonio Porcella revocò la nomina del liquidatore dichiarandola ABNORME, cioè inesistente perché la decisione era stata presa fuori dei poteri giurisdizionali del presidente del Tribunale. Ma il liquidatore, in combutta con i due soci di minoranza (due pseudo fratelli, di cui uno morto nel 2003 lasciando la famiglia in un cumulo di debiti e l'altro uscito dalla società solo nel 2007) anticipò la decisione di revoca della sua nomina e, pur essendo parte avversaria nel procedimento, non attese che questo arrivasse a decisione e furtivamente procedette alla svendita 20 giorni prima della sua revoca per mettermi di fronte al fatto compiuto. Ebbene, dopo 17 anni dalla mia domanda di annullamento della vendita e relativa richiesta di risarcimento non ho trovato sinora un giudice che abbia posto rimedio a quel tremendo errore originario materiale, nemmeno giuridico, della nomina del liquidatore, se non si è trattato di ben altro, cioè di collusione. Faccio qui i nomi dei "giudici" del Tribunale maggiori responsabili, Vincenzo Aquaro e Mario Farina. La vendita è stata dichiarata legittima perché il liquidatore non era tenuto ad attendere il risultato della mia domanda di revoca della sua nomina. INCREDIBILE MA VERO. Anche in Corte d'Appello, con sentenza parziale (riguardante solo l'entità della parcella del liquidatore, in attesa della sentenza definitiva riguardante la domanda di annullamento della vendita e di risarcimento dei danni per mancato utilizzo del locale ex cinema, di cui conservo un possesso inutile perché non risulto più proprietario e dunque non posso né venderlo né affittarlo) ho trovato una giudice pazza che si è inventata degli argomenti falsi o contraddittori, in contrasto con la legge e con la costante giurisprudenza della Cassazione. Pertanto sono stato costretto a ricorrere in Cassazione contro la sentenza parziale, sperando che la Cassazione dia una dritta a questa pazza. Ma è veramente pazza? Ecco l'analogia con il triste fatto di cronaca. I giudici fallimentari hanno come stretti ausiliari dei curatori fallimentari, commercialisti. Sono, come si suol dire, culo e camicia. E non è escluso che certi giudici fallimentari siano collusi con i curatori fallimentari nel favorire le aste degli immobili pignorati e delle imprese dichiarate fallite. A me è toccato come liquidatore un curatore fallimentare, pertanto uno in stretta confidenza con tutti i giudici che si alternano nella direzione della sezione fallimentare dei Tribunali. E figuriamoci se un giudice ha il coraggio di mettersi contro un curatore fallimentare, che trova protezione presso i giudici. Questa è la giustizia in Italia. Ho da sperare soltanto che questo ex liquidatore non trovi appoggi anche a Roma in Cassazione. Intanto questo stesso ex liquidatore, che ha continuato a fare il curatore fallimentare, ha trovato un giudice penale a Cagliari, che, per una storia simile alla mia, è stato rinviato a giudizio sotto l'accusa di "INFEDELTA' PATRIMONIALE" per essersi prestato ad un gioco sporco consistente nel separare la proprietà di una grossa azienda (grande albergo sul mare con annesso ristorante) dalla gestione, in modo da estromettere dalla gestione in modo fraudolento due dei cinque fratelli proprietari e far figurare un affitto alla proprietà dei cinque fratelli una somma assai inferiore rispetto al valore commerciale dell'azienda.
Dove sta la cosiddetta riforma della giustizia civile dell'esagitato buffone sbruffone Renzi? Questa riforma non esiste affatto. Come non esiste affatto l'asserita introduzione della responsabilità civile dei giudici. Anche perché mancano le norme di attuazione. E' evidente infatti che non vi saranno mai dei giudici disposti a condannare altri giudici per "negligenza ed errori inescusabili" (art. 1 Provvedimenti disciplinari). Sarebbe stato necessario istituire una Commissione giudicatrice formata, non da giudici, ma da giuristi, che non fanno parte della corporazione mafiosa dei giudici, manovali e non studiosi del diritto. CSM significa Corporazione di Stampo Mafioso. Una vera riforma del processo civile sarebbe dovuta consistere 1) nella riforma del Codice di Procedura Civile abolendo le inutuli udienze perché il processo civile è documentale e 2) nell'aumento dell'organico dei giudici, dato l'elevato numero dei processi civili (circa sei milioni). Ma è evidente che, avendo a capo del governo un pazzo disonesto che arriva a vantarsi di cose inesistenti, persino di una riforma del processo civile, la giustizia civile rimarrà nel pantano in cui si trova. In Cassazione occorrono almeno tre anni per avere una sentenza nel civile.
Il maggiore delinquente di questo Stato fraudolento è la peggiore disgrazia che abbia avuto la storia della Repubblica, uno che continua a propagandare cifre sbagliate in contrasto con i dati ufficiali dell'ISTAT. Dice, per esempio, che la tassazione è diminuita. Ma solo un farabutto come Renzi può dire una simile menzogna. La tassazione sulle case e passata da 9, 8 miliardi del 2014 a 24 miliardi nel 2015. Dice che ha ridotto le tasse ma ha dato via libera ai Comuni e alle Regioni perché in compenso possano aumentare l'IMU e l'addizionale Irpef partendo dalle tassazioni del 2014. Così capita che i sindaci, persino quelli facenti parte degli stuPD, come Fassino a Torino e Nardella a Firenze, abbiano protestato per la riduzione dei finanziamenti ai Comuni. E i sindaci, se non vogliono inimicarsi troppo la cittadinanza per avere la speranza di essere rieletti, si trovano di fronte alla necessità di ridurre i finanziamenti ai servizi pubblici. In alternativa debbono aumentare le tasse. E dunque è falso che la tassazione in Italia sia diminuita. Si consideri poi l'ossimero consistente nella famosa formula STABILITA' e CRESCITA. Non si può crescere stando stabili. E allora che fa il delinquente Renzi, uno che, senza essere passato prima per elezioni, e nominato da un parlamento eletto sulla base di una legge elettorale anticostituzionale (porcellum) vuole persino blindare una legge elettorale ancora peggiore (italicum)? Sotto sotto aumenta certe imposte indirette, abolendo persino l'esenzione dal bollo auto che era prevista per tutte le auto che avessero almeno 20 anni di vita. Prima, sino al mese di aprile, le auto che avevano 20 anni di vita potevano essere iscritte nel registro delle auto di interesse storico e pagare una tassa di possesso irrisoria e così pure una RCA molto inferiore. Ora i 20 anni sono stati portati a 30 con effetto retroattivo, e coloro che si erano tenuti un'auto che aveva 20 anni, risparmiando molto, sono equiparati a coloro che sono in grado di comprarsi un'auto nuova. Vi è da pensare che questo delinquente abbia voluto fare un regalo al suo amico Marchionne. L'ultima trovata è una tassa di 3 euro per ogni biglietto d'aereo. Fatto sta è che questo delinquente sta raschiando il barile racimolando soldi dappertutto senza apparentemente farsene accorgere per millantato credito, confermando di essere solo un servitore degli interessi bancari a cui si riduce l'Unione Europea con la moneta artificiale dell'euro. Infatti per questo delinquente la cosa più importante è stare sotto il 3% nel rapporto tra deficit e PIL, secondo la norma voluta dalla dittatura dell'Unione Europea.
Se il Giardiello avesse fatto fuori Renzi potrebbe essere considerato un tirannicida.
Io mi sono limitato a far fuori sette giudici raccontando e trasformando la mia triste e paradossale vicenda nel romanzo thriller
E giustizia infine fu fatta - Sette giudici uccisi in sette giorni
www.cicorivoltaedizioni.com/cicorivoltaedizioni_E_GIUSTIZIA_INFIN...
E giustizia infine fu fatta. Sette giudici uccisi in sette giorni - Ibs
www.ibs.it/code/9788897424727/melis-pietro/giustizia-infine-fatta.htm
Che spettacolo ripugnante,giudici-boia,media e politicanti tutti uniti nel condannare e reprimere,non un verme,che abbia messo in evidenza il perchè di quanto successo,per me quest'uomo è un eroe,come lo fu Luigi Fasulo che truffato di 1,8 miliardi di lire decise di farsi giustizia da solo schiantandosi col proprio aereo contro il Pirellone a Milano.Di esempi pregressi è piena la cronaca, questi sono uomini,e sono da monito a tutte le facce di merda che occupando un posto di potere si sentono in diritto di comportarsi da mafiosetti del cazzo.
RispondiEliminaMi fa piacere che esista anche uno solo che sia capace di non farsi plagiare dalla solita retorica che difende una casta di privilegiati intoccabili rappresentati dal CSM, che significa, come ho scritto in un mio libro, Corporazione di Stampo Mafioso
RispondiEliminaE ad un certo avvocato di un certo sindacato, che mena il can per l'aia quando gli si chiede il motivo per cui non ha presentato ricorso per un licenziamento illegittimo dopo un mese, cosa bisognerebbe dire? E ad una "dipendente" dello stesso convinta che per casi simili non ci siano i requisiti per l'assegno di disoccupazione? (caso non personale) L'imbecillità è oltremodo diffusa in tutto il territorio italiano, mi sento di scusare questi personaggi solo perchè attualmente il lavoro è obbligatorio per la sopravvivenza ed ormai 5 e oltre anni di università sono stati pagati, pena l'emarginazione.
RispondiEliminaGioacchino Coscritti
Commento non chiaro.
RispondiEliminaGiusto, era riferito all'ultimo post. Si "sceglie" una professione per costrizione o quella potenzialmente più retribuita e questo è il risultato.
RispondiEliminaGioacchino Coscritti