mercoledì 8 aprile 2015

SHAHRAM SHERKAT: UN NEUROPSICHIATRA DA RINCHIUDERE IN MANICOMIO PER PERICOLOSA SCHIZOFRENIA

Caro Giancarlo 
non sprechi tempo con Sherkat. Chi difende un libro dettato da un pazzo analfabeta per i pazzi è un impostore o un pazzo. Nel secondo caso deve essere chiuso in una stanza del manicomio e gettata via la chiave. E' inutile dargli ascolto. Solo un pazzo o impostore può difendere un libro, il Corano, che è la più grande disgrazia della storia, rispetto  al quale il Mein Kampf di Hitler  è un libro per educande. 
Nella Sura V sta scritto che coloro che corrompono la terra (ossia tutti coloro che non credono in Allah) debbono essere amputati delle mani e dei piedi e crocifissi. Basti questo per capire che i pazzi dell'ISIS sono  i migliori seguaci di quel pazzo. 

Il famoso filosofo Emanuele Severino fu cacciato dall'Università Cattolica di Milano perché ritenuto eretico per le sue idee filosofiche ultra parmenidee. Ma pare che per il musulmano  persiano Sherkat l'accusa di eresia non valga visto che figura anche come docente nell'Università Cattolica di Roma. Evidentemente la neurochirurgia non è pericolosa come la filosofia.  Ma presenza di un musulmano nell'Università Cattolica è segno del decadimento della Chiesa e la sua resa di fronte all'islamismo.


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Questo non significa che io sia cristiano e condivida l'articolo del 4 aprile di Silvana De Mari, che considera i Vangeli come messaggio d'amore. Ripeto qui il commento rilasciato a quanto scritto dalla De Mari.
Falso. Si ripassi i vangeli, con le frasi "chi non è con me è contro di me"; "andate e predicate per tutte le nazioni. Chi crederà e si farà battezzare sarà salvato altrimenti sarà condannato". La profonda differenza tra Corano e Vangeli è che i non credenti saranno condannati nell'aldilà, mentre purtroppo nel Corano i non credenti in Allah debbono essere condannati anche sulla terra.  Io ho dimostrato in un mio libro intitolato Addio a Dio (sulla base delle contraddittorie frasi di S. Paolo) che hanno maggiori meriti i non credenti che rispettino le norme della giustizia (neminem laedere) senza aspettarsi alcun premio nell'aldià. I credenti sono solo degli opportunisti che hanno paura della morte e credono solo per salvarsi l'anima.   

Per quanto riguarda il Corano si può leggere il mio florilegio di esso scrivendo su Google: Pietro Melis il terrorismo nel Corano.
Sono tuttavia favorevole all'esposizione del crocifisso nelle aule pubbliche per due motivi.
1) Il cristianesimo è stato treghettatore della scienza e della filosofia greca tramite soprattuto il neoplatonismo. Ho ampiamento documentato ciò nel mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica. L'Occidente e il diritto naturale nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche. Ho riassunto questa tesi anche i due recenti articoli del mio blog pietromelis.blogspot.com
2) Il crocifisso deve servire come sbarramento contro l'invasione islamica. Bisogna sbattere in faccia il crocifisso a tutti gli islamici per difenderci da essi.




  1. SHERKAT SHAHRAM - Docente Università Cattolica del ...

    docenti.unicatt.it/ita/shahram_sherkat/
Docente di Neurochirurgia Corso di Tecniche di Radiologia Medica e Radioterapia. Dirigente Medico UOC Neurochirurgia dell'Ospedale San Filippo Neri. 

Ali di Libertà

I cattolici filo-islamici che giustificano il terrorismo con le nostre colpe, sappiano che non verranno risparmiati dai tagliagole

di Andrea Tedesco 03/04/2015 18:15:15

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