sabato 29 aprile 2017

AVEVO RAGIONE IO: "MEGLIO NON CREDENTI CHE FALSI CREDENTI IPOCRITI"

Incredibile ma vero. Questo papa ha detto una frase che ripete sostanzialmente quanto io ho sempre pensato.  Sebbene il papa si sia espresso contraddittoriamente senza accorgersene. Infatti ha detto:  "Non serve riempire i luoghi di culto se i nostri cuori sono svuotati del timore di Dio e della sua presenza - ha affermato -, non serve tanta religiosità se non è animata da tanta fede e da tanta carità, non serve curare l'apparenza, perché Dio guarda l'anima e il cuore e detesta l'ipocrisia". Questa frase contiene una parte positiva ed un'altra negativa. Quanto alla parte negativa il papa ha detto che il credente deve agire non svuotato del timore di Dio. Ma se è così egli agisce per opportunismo, cioè opera secondo una morale che Kant definisce eterologa e non autonoma. Secondo Kant Dio deve stare fuori della morale che nel suo imperativo categorico, dettato dalla ragione, senza riferimento a Dio, dice: "Agisci in modo da considerare la massima della tua volontà come principio di una legislazione universale". Si ha dunque una falsa morale, dettata da opportunismo, quando essa nasce dal timore di Dio, che invece non dovrebbe esistere nelle opere di carità, perché che non dovrebbero essere dettate solo dal timore di Dio. La fede religiosa annulla il valore dell'azione morale. L'aspetto positivo riguarda il non credente, che si suppone agisca secondo opere di carità  senza aspettarsi un premio da Dio, in cui non crede. La morale del credente che agisce secondo carità è opportunistica, mentre la stessa azione di carità del non credente  è disinteressata, e dunque dovrebbe essere maggiormente premiata da quel Dio in cui non crede, ma che guardando l'anima del non credente vi vedrebbe la mancanza di ipocrisia del credente. Senza accorgersene questo papa ha invitato a  non credere per avere maggiori meriti di fronte a Dio. Ciò può sembrare un paradosso soltanto  a quelli che non sappiano usare la logica per non cadere in contraddizione. Ma questo papa non si accorge di essere privo di logica. Ponendomi fuori della morale, che è sempre culturale, anche quando tenda verso l'universale (come nell'imperativo categorico di Kant), sostituisco alla morale della carità le norme del diritto, che sole possono pretendere l'universalità sulla base del principio giusnaturalistico neminem laedere.   

Dall'Egitto il monito del Papa:
"Credenti ipocriti? Meglio atei"

8 commenti:

  1. professore,
    il discorso di aspettarsi un premio da dio è sbagliato perché genera un argomento successivo - quello del "do ut des" - che è opinabile anche per un non credente.
    infatti se io faccio qualcosa o aiuto una persona perché mi aspetto qualcosa da questa persona, sono un meschino e un viscido.
    dio dovrebbe essere - per chi crede senza ipocrisie - uno "spirito di pace" che ti può dare, appunto, la pace. solo questo. lasciamo stare i miracoli. parlo della pace interiore, quella che ti guarisce e ti completa - parlo sempre in un' ottica cristiana - dunque sarebbe questo il "premio" : non un paradiso futuro o un bene materiale...( anche se il paradiso, secondo questa logica, sarebbe il prosieguo celeste della pace ottenuta qui in terra )
    la carità poi sarebbe solo una conseguenza : nessuno che non abbia la pace interiore riuscirebbe a fare una vera carità ( chi è pieno di rabbia detesta la carità, per esempio ) e dunque la carità è l'azione visibile del tuo stato interiore.
    questo il discorso che ho avuto due giorni fa con un mio amico cattolico, volevo riportarglielo, mi sembrava interessante.
    saluti,
    marco

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  2. signor Alessio: non sono convinto che chi e' pieno di rabbia detesti la carita'.
    La carita' e'un atto in un momento particolare. Come sono certo che chi come il papa faccia la carita' con i soldi degli altri non sia sincero con se stesso , se lo fosse sarebbe un bel BASTARDO. Nessuno neanche il piu' duro di cuore non tende la mano a chi ha un bisogno.Solo un ipocrita come il papa ma peggio ancora i suoi seguaci travisano il senso della carita' , portandola ad un obbligo verso altri popoli ,i quali pur avendo la fortuna di raccogliere tre volte all anno il grano se fosse stato seminato si dedicano alla raccolta e fanno figli. La deduzione mia e' che se pur morendo di fame come dice il papa ne arrivano a milioni , mi chiedo quanti ne arriverebbero se li aiutassimo a non morire di fame con la carita'.Una zappa dobbiamo dare a questi popoli
    per aiutarli veramente , con una enorme quantita' di preservativi.
    saluti prof. MELIS
    MI attendo il giudizio del solito anonimo dell' ultima ora , almeno mi faccio una risata..

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  3. professore,
    rispondo a RIC :
    mi scusi ma sono marco, non alessio.
    sono anonimo su questo blog perché come dicevo al prof. Melis non ho aperto un account google, dovendo già gestire una decina di password per lavoro.
    la mia frase "chi è pieno di rabbia detesta la carità" è un modo come un altro per dire che chi non sta bene con se stesso alcune cose non riesce proprio a farle. sono convinto di questo. si veda ad esempio chi non riesce ad amare gli animali. di una persona così penserei che abbia qualcosa che non va a livello mentale, che sia la rabbia o altri disagi della psiche. tutto qui.
    saluti,
    marco

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  4. Signor Alessio? Commento strano, io non sono intervenuto stavolta, e mi sembra evidente che Ric si riferisca a ciò che ha detto semmai Marco, confondere Alessio con Marco mi sembra difficile.....

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  5. sono ric , RICCARDO DA TORINO.
    chiedo scusa a tutti e due sia Marco che Alessio per aver scambiato i due nomi.
    essendo voi due piu' frequenti nei commenti non mi sono non preoccupato di rivedere le virgole. un errore di parallasse , si dice tecnicamente. Spero che nessuno dei due si sia offeso per questo errore.Mi aspetto solo Cecilia con le sue condanne al vetriolo.
    Saluti a tutti.

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  6. idioti leggetevi ratzinger (il vero papa) per capire il rapporto tra fede e ragione.
    Non c'e' fede SENZA ragione, non c'e' ragione senza fede.
    Se non siete in grado di capire questo siete coglioni immondi al pari di un musulmano, da gasare al piu' presto.
    Cordialmente

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  7. e' tornato il fenomeno...delle 08.42
    saluti a tutti.

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  8. Non mi tiri in ballo quando non c'è alcuna ragione. Grazie.

    Cecilia

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