mercoledì 9 agosto 2017

LA SOLITA BOIATA CHE MI FA GIRARE...

...i coglioni perché dice che anche gli italiani sono stati migranti. Ma allora l'emigrazione avveniva da spazi ristretti e affollati (come in Europa, e in Europa l'Italia) verso ampi spazi. E quando gli italiani arrivavano negli Stati Uniti venivano tenuti in quarantena e contavano loro anche i peli del culo. Ora sta avvenendo il contrario: da grandi spazi dell'Africa (soprattutto) e dell'Asia verso l'Italia (gli altri Stati europei ormai hanno chiuso i confini  ringranziando l'Italia e mandandola affanculo: se la sbrighi lei con quel governo di merda che ha.  L'Africa, si è calcolato, nel 2050 (quando non ci sarò più in questa pazza Terra) avrà un quarto di tutta la popolazione terrestre. Invece di fare propaganda con richiesta di aiuti per i bambini africani (adesso ci si è messa di mezzo anche la fondazione Andrea Bocelli - lasciatelo cantare - con le solite immagini strappa  lacrime di bambini magri e ammalati come se non bastasse Save the children e affini) bisognerebbe finanziare una campagna demografica perché questi africani non continuino a prolificare peggio dei topi, che, quando si trovano in condizioni di scarsezza di cibo, è stato sperimementato, cessano di accoppiarsi. Quando vedo queste immagini mi scappa subito violentemente il gesto dell'ombrello. Ma che cazzo me ne importa! Io non ho voluto figli e debbo preoccuparmi di coloro che prolificano in povertà?  Preferisco aiutare chi si occupa di salvare cani dal randagismo o di nutrire gatti randagi spendendo buona parte del loro stipendio, come fa una mia amica che rinuncia ormai a tutto per mantenere da sola una colonia di gatti. Lei merita di essere aiutata. Non il bambino africano, che, se diventa adulto, farà figli aumentando la fame in Africa, anche a causa dei governi corrotti che gli Stati africani si sono dati facendo gli interessi stranieri (vedi per esempio la Nigeria con il petrolio) invece di quelli nazionali anche promuovendo un'educazione demografica.   

Nessun commento:

Posta un commento