Sono tutti coloro che ora sanno soltanto distrarre l'attenzione dal feroce assassinio di Pamela per farla convergere sulla rabbiosa reazione di Luca Traini, dettata da un sentimento atavico di giustizia riparatrice, per
portare acqua al proprio mulino, sbattendo quello che sembra essere
diventato il Breivik italiano in prima pagina, per poter essere dato più
facilmente in pasto alla folla. Ominidi
miserabili che non hanno esitato a strumentalizzare l’azione rabbiosa di LucaTraini. La "giustizia", ormai da tempo l'istituzione più squalificata in Italia, una corporazione chiusa e con i suoi tempi geologici che sono la morte della giustizia, non si era mossa per espellere dall'Italia il feroce assassino, paragonabile al famoso Landru. Adesso valgono solo le accuse di razzismo, di fascismo, se non anche di nazismo perché fu trovato in casa di Luca il Mein Kampf di Hitler. A Roma alcuni decenni fa vidi in una bancarella un'edizione clandestina (senza casa editrice) del Mein Kampf e lo acquistai per soddisfare la mia curiosità. Alcuni anni dopo a lezione, quasi per divertirmi, coprii la copertina e lessi in aula molti passi del Mein Kampf citando le frasi in cui Hitler esponeva il suo programma pedagogico. Esso, per quanto riguarda la storia, comprendeva uno studio di essa che ponesse in rilievo le radici dell'Europa, che dovevano essere trovate nell'antichità greco-romana, culla della civiltà europea. Non vi era alcuna esaltazione del germanesimo. D'altronde lo stesso Mussolini avidenziò, quando Hitler prese il potere, la superiorità dei Romani "in un tempo in cui le popolazioni germaniche non conoscevano nemmeno la scrittura". Chiesi agli studenti chi potesse essere l'autore del testo. Qualcuno azzardò il nome di famosi pedagogisti. Ma nessuno indovinò. Immaginatevi la sorpresa quando, tolto il foglio che copriva la copertina, scoprirono che si trattava del Mein Kampf. Oggi le radici dell'Europa, che debbono essere riconosciute greco-romano-cristiane anche dagli agnostici e dagli atei per come il cristianesimo nel bene e nel male ha plasmato la storia dell'Europa (e non giudaico-cristiane come sogliono dire gli ignoranti, essendo il giudaismo un corpo estraneo alla storia europea) vengono imbastardite dalla malefica concezione della società multiculturale e multirazziale. Ecco chi sono i mandanti dell'efferata uccisione di Pamela. Sono loro: tutti coloro che vogliono distruggere l'identità europea nella tragica confusione tra morale e diritto. A cominciare dall'attuale Anticristo che siede in Vaticano, che chiama fratelli i musulmani e propaganda la sciagurata politica dell'accoglienza. La falsa sinistra va a braccetto con il falso cristianesimo dell'Anticristo in veste bianca. Una alleanza nefasta che serve a criminalizzare, spargendo odio contro di essi, tutti coloro che il 4 marzo potrebbero ricacciare nelle fogne la falsa sinistra che sta usando la macchina del fango. E' partito il gioco al massacro. Ma è sperabile che la maggioranza degli italiani il 4 marzo non si faccia massacrare da questa macchina del fango, che usa i giornali e le TV di regime, e che in base al terzo principio della dinamica (Newton), azione e reazione, il fango ricada su coloro che l'hanno gettato.
I fuochi partono subito da due complici dell’invasione noti e illustri: la presidenta Boldrini e l'inutile professionista dell'anticamorra Roberto Saviano.
La colpa, nemmeno a dirlo, sarebbe di Matteo Salvini e di tutta un’area
politica nazionalista e patriottica che istiga all’odio. In città è
giunto immediatamente il Ministero dell’Interno, Marco Minniti. Gli
altri guitti di regime si scatenano. Il modus operandi è sempre lo
stesso: le notizie scomode vengono minimizzate o, alla meglio,
occultate, mentre le notizie che servono al regime vengono sparate in
prima pagina, con ministri, prefetti, politici vari e pennivendoli di
regime che rispondono come un sol uomo al richiamo e alla mobilitazione.
Per la povera Pamela non si è mossa un’anima. La presidenta Boldrini (la peggiore tra i peggiori) si è degnata di scrivere un tweet solo dopo molte
sollecitazioni; dall’attico newyorchese del Saviano non è
giunto alcunché; dai ministri e dai politici non un fiato. Eppure il
ragionamento dovrebbe essere semplice: se Matteo Salvini, la destra e
tutti coloro che si oppongono all’immigrazione selvaggia e
incontrollata sono i mandanti morali di Luca Traini, chi sarebbero i
mandanti morali dei clandestini che hanno ridotto le nostre città a
bivacchi di africani violenti e pericolosi che quotidianamente stuprano,
rapinano, uccidono e picchiano ben sapendo di poter godere di una
impunità quasi totale? È ovvio: la sinistra e tutto il codazzo di
sgherri che gira loro intorno, cominciando dalla Boldrini e da
Saviano, passando a Matteo Renzi e a Paolo Gentiloni, finendo con
papa Imbroglio, il gesuita che nel propio Stato mantiene il reato di
immigrazione clandestina punibile fino a 3 anni ma che a noi, poveri imbecilli,
impone di accogliere centinaia di migliaia di sbandati africani
all’anno, descrivendolo come un dovere cristiano.
Luca Traini evidentemente non ha sopportato che Pamela fosse abbandonata in due valigie, con gli organi vitali
asportati con un coltello da cucina, per compiere chissà quale rito vudu
o esoterico/pagano, senza che nessun giornalista o politico abbia
posto un problema che la gente sente sempre più come un problema assillante: il pericolo di masse di
sbandati nordafricani che vengono nel nostro Paese – aiutati e
coccolati da questo stesso Stato che invece con i suoi cittadini è una
emerita canaglia – per derubarci, picchiarci e impoverirci. Bersaglio di Luca Traini sono stati dei negri (e io dico negri) che sono provenuti anche dal Ghana e dal Camerun, dove notoriamente non vi sono guerre civili, e che dunque non possono nemmeno essere considerati come profughi di guerra, a cui, per altro, la Convenzione di Ginevra non riconosce il diritto d'asilo.
Che siano maledetti tutti i mandanti dell'uccisione di Pamela.
Grande Prof. Tanta stima per lei, sono anni che la leggo.
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