Ricevo da bailador.org (info@bailador.org)
DA
PARMA: LATTE INFELICE
UN
PENSIERO PER I MIEI AMICI VEGETARIANI E IL "LATTE FELICE": Oggi ho
dovuto visitare una stalla per la produzione di latte bio, una delle più
certificate e "belle" del territorio emiliano, dove gli animali sono
allevati rispettando le regole di benessere animale e le mucche hanno la
possibilità di pascolare nei prati. Ho chiesto all'allevatore di poter vedere i
vitelli nati da pochi giorni. Li ho trovati reclusi in piccole gabbie, isolati
dalle madri ma il loro destino è ancora più crudele, saranno venduti per
pochi Euro all'industria della carne A SOLI QUINDICI GIORNI DALLA NASCITA. Non
riesco a dimenticare i loro occhi consapevoli e vuoti.
Aiutatemi
a capire come sia possibile non rinunciare al latte e al formaggio, se IL LATTE
E IL FORMAGGIO sono artefici di tanto ORRORE. Avete già capito quanto sia
terribile l'industria della carne, la produzione di latte e formaggio non è da
meno, basta ancora un piccolo passo per una maggiore consapevolezza.
Senza
considerare che mi trovavo in un allevamento biologico non intensivo, mentre la
maggior parte della produzione di latte arriva dagli allevamenti intensivi dove
si pratica il parto indotto, in modo che i piccoli vitellini vengano al mondo
fra le 8 e le 12 settimane prima della fine della gestazione. I vitellini,
ovviamente prematuri, vengono buttati via come rifiuti!
In
questo modo l’industria lattocasearia può garantire una produzione costante di
latte, senza avere l’inconveniente di un vitello che avrebbe la strana pretesa
di succhiarlo dalle mammelle di sua madre.
PS:
OGGI NELLA STALLA ERO CON UN VETERINARIO CHE SPUTAVA VELENO SULLA DIETA VEGANA,
RITENENDOLA PERICOLOSA E CARENTE. L'allevatore mi ha lasciato senza parole,
quando con il sorriso e la fermezza, ha contradetto il veterinario: I VEGANI
HANNO RAGIONE - gli ha risposto - NON ESISTE UN'INDUSTRIA PIù INQUINANTE E
TERRIBILE per l'AMBIENTE degli ALLEVAMENTI (ed ha sottolineato TUTTI, NON SOLO
QUELLI INTENSIVI), ed io lo so bene, visto che da trent'anni faccio questo
mestiere. Ha anche affermato che secondo lui deve essere anche più salutare,
visto che nella sua famiglia ha tanti casi di malattie tumorali.
MONDO
ALLA ROVESCIA
Triste pensare che anche un allevatore se ne rende conto, ma non fa nulla per cambiare le cose.
RispondiEliminaIo non ho titolo per parlare, mangio carne e tanto latte, quindi indirettamente è anche colpa mia.
Lavoro nell'ambito degli sbarchi portuali, e mi rendo conto quotidianamente di quante schifezze ci sono nelle rinfuse che diamo a questi animali, e che mangiamo noi.
Quindi non ci illudiamo che non consumando carne e latte, non si distrugga il pianeta.
Probabilmente la via giusta esiste, ma non sarà semplice trovarla.