giovedì 9 agosto 2018

LETTERA A PIERO ANGELA

Superquark@rai.it
Lei mi ha rotto i coglioni con la sua mania di far vedere documentari che riguardano la predazione, che non hanno alcunché di scientifico. Lei ha preso delle lauree ad honorem senza mai essersi laureato veramente. Ricordo che molti anni fa lei prese a Cagliari una laurea ad honorem in Pedagogia e in quell'occasione dopo la cerimonia mi avviccinai durante il rinfresco per domandarle perché ogni trasmissione iniziasse con un documentario sugli animali che sempre si risolvevano nella predazione pur non avendo alcun interesse scientifico. E lei mi rispose che doveva seguire l'interesse del pubblico televisivo. Che razza di stronzata mi disse! Ma chi gliel'ha mai detto? Ha fatto mai un sondaggio? Lei doveva spiegarmi che interesse scientifico potessero avere le solite immagini del predatore che rincorre la preda e farne vedere anche le terribili immagini della morte. Anche questo è scientifico? Lei è un sadico maniacale nel proporre documentari che non apportano un cazzo su piano della novità scientifica. Giustamente il preside della mia Facoltà rifiutò di fare parte della Commissione perché mi disse con disprezzo che lei non meritava la laurea honoris causa, essendo solo un divulgatore scientifico senza alcun merito scientifico perché oltretutto utilizzava documentari ripresi da TV straniere, come la BBC.  Lei ha soltanto sfruttato il lavoro degli altri. Il preside fu invece presente quando fu data la laurea ad honorem allo scienziato Luigi Cavalli Sforza.  Si sa come è fatta male la natura. Su questo bisognerebbe riflettere per concludere come Schopenhauer che Dio non esiste. Perché, se esistesse, sarebbe un demonio per avere creato un mondo fondato sulla crudeltà. E quella umana è ancora peggiore perché il predatore uccide non per crudeltà, come fa l'uomo, ma solo perché costretto da motivi di sopravvivenza.  L'uomo è la maggiore anomalia della natura. "Se un Dio ha creato il mondo non vorrei essere io quel Dio.La crudeltà del mondo mi strazierebbe l'animo" (Schopenhauer, Pensieri e frammenti). Aveva scritto Leibniz che questo era il migliore dei mondi possibili. Gli rispose il secolo dopo Schopenhauer che questo era il peggiore dei mondi possibili, a tal punto che, se fosse ancora peggiore, non potrebbe nemmeno esistere. Non vi è bisogno di certo dei suoi documentari sulla catena preda-predatore per spiegare come sia fatta la natura. I suoi documentari di morte sugli animali possono essere considerati anche diseducativi perché possono  dare da pensare che, se così è fatta la natura, allora è giusto uccidere animali nei mattatoi per cibarsene. Ma vi è una grande differenza. Il predatore non alleva le sue prede in allevamenti di morte, come fa l'uomo, ma si accontenta di ucciderne una lasciando salvi e liberi gli altri. E' purtroppo la selezione naturale. Ma i predatori fanno tutti una brutta fine perché, giunti alla vecchiaia, se vi arrivano, sono costretti a morire di fame perché non hanno più la forza di rincorrere la preda.    
   

E per quanto riguarda le ultime trasmissioni, sempre troppo lunghe perché superano la mezzanotte pretendendo che uno debba prendere sonno dopo tale ora, mentre abolendo i documentari sugli animali avrebbe ridotto la lunghezza a beneficio della ultime scoperte scientifiche, aggiungo che le sue ultime trasmissioni, aventi una coda chiamata superquark Musica le dico che lei è un analfabeta in fatto di musica perché non è mai andato oltre quella musicaccia chiamata Jazz, che mi fa schifo e dove domina l'improvvisazione con note buttate a caso  che permettono di sbagliare perché tanto gli sbagli non vengono percepiti. Anzi, non esistono. Per questo lei è un analfabeta. Infatti, coltivando quella merda di jazz non sarebbe mai stato capace di cimentarsi in un brano per pianoforte di musica classica. Lei certamente non sarebbe capace nemmeno di suonare una sonata semplice di Mozart, nonostante risulti che lei sia arrivato all'ottavo anno di pianoforte al Conservatorio,  che poi ha abbandonato (come ha abbandonato anche l'Università). Il rigore non fa per lei. Ancora più grave perché ha fatto intendere che come pianista poteva valere come una vecchia scarpa rotta. Evidentemente è stato scoraggiato dalla severità degli studi. Non è rimasto contaminato dalla vera musica di autori come Bach, Mozart, Haydn, Beethoven, Chopin, Schumann. La sonata di Beethoven n. 8 op. 13 (detta patetica) si porta all'ottavo anno, con il cosiddetto diplomino, prima del diploma al decimo anno. Lei sapeva eseguirla? E arrivato al diplomino o ha lasciato prima? Penso che avesse capito che era meglio darsi al jazz dove avrebbbe potuto suonare robaccia improvvisando senza costrutto. 

Lei è vissuto troppo per avere coltivato cose di cui avrebbe dovuto fare a meno limitandosi solo alla divulgazione delle scoperte scientifiche.  La sua morte non deve lasciare rimpianti per uno che la pensi come me. Quando lei creperà ne avrò soddisfazione. Questo è il risultato che ha avuto costringendomi ogni volta a saltare canale per non dover assistere alle solite immagini di predazione.  E aspettare che arrivassero i servizi di divulgazione scientifica. Nell'attesa vadaffanculo.

Nessun commento:

Posta un commento