I difensori dell'ambiente ignorano quale sia la maggiore causa del degrado ambientale. Come li si vuole definire? Ignoranti o disonesti?
E questa ragazzina si è prima informata su tutte le cause che hanno portato al degrado dell'ambiente? Se mangia carne questa ignorantella ha ancora tutto da imparare.
Dal mio libro Roba da sardi.Ve la do io la Sardegna.
Ambiente, invertire la rotta
di MARCO CATTANEOE questa ragazzina si è prima informata su tutte le cause che hanno portato al degrado dell'ambiente? Se mangia carne questa ignorantella ha ancora tutto da imparare.
Greta Thunberg: "Ragazzi per il clima non c'è più tempo anche gli adulti devono agire"
L'Onu: "Morti premature e malattie: oltre un quarto provocate da inquinamento"Dal mio libro Roba da sardi.Ve la do io la Sardegna.
La
follia politica si commisura all’ignoranza dei dati che documentano la follia
economica del destinare a mangime per animali da allevamento di morte un ettaro
di terreno che potrebbe produrre in un anno 2500 kg di proteine vegetali per
uomini, mentre, destinato a mangime, produce solo 250 kg di proteine animali,
con un consumo di acqua 70 volte maggiore. Si è calcolato che per produrre un
solo hamburger vengono prodotti 3 kg di anidride carbonica e che oltre la metà
dei gas serra è emessa dagli allevamenti industriali di carne da macello. Per
far crescere di un kg di peso un manzo occorrono da 7 a 10 kg di mangime,
costituito da cereali e leguminose. E solo più della metà del suo peso è
commestibile. Un terzo della produzione mondiale di cereali viene consumata
dagli animali da allevamento industriale, ma negli USA e in Europa oltre la
metà dei cereali viene consumata come mangime. Negli USA, che ha la popolazione
più carnivora della Terra, nel 1979 dei 145 milioni di tonnellate di cereali e
di soia solo 21 milioni so-no stati
utilizzati per l’alimentazione umana. A causa dello spazio ridotto degli
allevamenti intensivi il terreno circostante non è più in grado di assorbire la
quantità di deiezioni, che si depositano nelle acque di superficie e nelle
falde acquifere. Tra queste deiezioni vi sono anche metalli pesanti come rame,
zinco, selenio, cobalto, arsenico, ferro, manganese, somministrati agli
animali per promuoverne la crescita in tempi brevi. Si stima che un manzo ogni
giorno deposita 20 kg di sterco. Anche i caseifici, insieme con gli impianti di
macellazione, inquinano le falde acquifere. Né vale proporre un allevamento
estensivo invece che intensivo perché occorrerebbe per questo o ridurre il
consumo di carne dell’80% o avere almeno un 60% in più di superficie
coltivabile. E per quanto riguarda il consumo di energia è stato stimato che la
produzione di proteine animali richiede un consumo di energia da 2,5 a 50 volte
superiore rispetto alla produzione di proteine vegetali.
Si
va predicando moralmente contro la fame nel mondo e contro lo spreco delle
risorse d’acqua perché non si rispettano le condizioni di vita conformi al
rispetto del diritto naturale, facendo del palato, e non delle reali necessità
dell’organismo, la base delle tradizioni alimentari. Ma, variando un noto proverbio,
si può dire che ne uccide più il palato della spada. Gli allevamenti intensivi
avvengono in spazi chiusi, e per evitare epidemie viene aggiunto
dell’antibiotico per uso veterinario, cosicché chi consuma carni ingerisce ogni
volta lo stesso antibiotico. La natura si vendica con l’aumento di decessi per
cancro. Disse Einstein che nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla
terra quanto l’evoluzione verso una dieta vegetaria-na.
Nemmeno
nelle varie Conferenze ONU organizzate per contrastare le cause dei mutamenti climatici mai si è fatto riferimento, prendendone coscienza, alla
causa principale dell'immissione nell'atmosfera, e perciò sulla terra, dei gas
serra, tra cui l'anidride carbonica è solo uno dei tanti gas serra, non
avvertendo che la causa principale è data dagli allevamenti intensivi di morte.
Tra le centinaia di capi di Stato partecipanti a queste inutili conferenze, che
appaiano scientificamente delle buffonate, vi sono quelli chiamati grandi della Terra, ma
piccoli di cervello, a cominciare da quello degli Stati Uniti, che, complici
delle industrie alimentari basate sulla carne, danno a credere per disonestà che
i mutamenti climatici siano dovuti unicamente all’anidride carbonica (CO2)
prodotta dai combustibili fossili e che il rimedio consista nel diminuire
l’emissione di CO2 prodotte dalle industrie. Per essi non valgono i
dati scientifici che dimostrano che il CO2 è solo in parte la causa
dell’inquinamento terrestre, essendo maggiore la quantità di gas serra prodotta
dagli allevamenti, tra cui lo stesso CO2, il metano, l’ammoniaca,
prodotti dalle flatulenze, e,
soprattutto, il protossido di azoto, ancor più velenoso, che proviene dal
letame. Questi gas sono almeno il 51% dei gas inquinanti l’atmosfera, superiore
all'inquinamento causato da tutta la viabilità mondiale, pari al 14%. Mangiare
una bistecca equivale a percorrere con una automobile di media cilindrata circa
50 km.
Studi
fatti nel 2008 dall’Università di Amsterdam hanno calcolato che se tutti gli
olandesi non mangiassero carne per un giorno alla settimana vi sarebbe un
risparmio di 3,2 mega tonnellate di CO2 e che se tutti gli olandesi
non mangiassero mai carne, pur in una dieta latto-ovo-vegegetariana, vi sarebbe un risparmio di ben 22,4
megatonnellate di CO2. Pari alle emissioni totali prodotte dal
consumo di gas dell’intera Olanda. I dati non riportano l’ancor maggiore
risparmio nel caso di una dieta vegana. Ma da uno studio dell’Institute for
Ecological Economy Research di Berlino risulta che rispetto ad una dieta vegana
una dieta vegetariana ha un impatto sull’effetto serra 4 volte superiore e una
dieta comprendente anche carne ha un impatto di circa 7,5 superiore.
Quattro
aziende producono oggi il 60% dei maiali
in USA. Dove ogni americano si ingroppa 127 chili di escrementi di maiali della Smithfield, che produce 31 milioni di suini anno. Gli animali allevati in USA producono 130 volte i rifiuti orga-nici di tutta la popolazione umana del Paese: 40 tonnellate al secondo. Non esistono impianti di trattamento dei rifiuti organici per gli animali d'allevamento. Quindi tutti quegli escrementi dove vanno a finire? E da che cosa sono composti? Ammoniaca, metano, acido solfidrico, monossido di carbonio, cianuro, fosforo, nitrati e metalli pesanti. In più i liquami nutrono più di cento micro patogeni che possono provocare malattie nell'uomo, tra cui salmonella, cryptosporidium, streptococchi e giardia. I bambini che crescono nel comprensorio di una porcilaia industriale hanno tassi di asma superiori del 50%. I campi non sono in grado di assorbire tutto questo. I liquami vengono pompati in grossissimi lagoni, con una estensione di più di un ettaro e profondi 9 metri, accanto alle porcilaie, e possono essere numerosi, un centinaio o più. Il deflusso si insinua nei corsi d'acqua, e i gas velenosi come ammoniaca e acido solforico evaporano nell'aria. Quando quei pozzi neri grandi come campi di calcio sono sul punto di traboccare vengono irrorati i liquami sui campi. Talvolta li spruzzano dritti in aria, un geyser di escrementi che spande un aerosol di feci creando vortici gassosi capaci di provocare gravi danni neurologici. Studi hanno dimostrato che i lagoni emettono sostanze chimiche tossiche nell'aria e che possono provocare problemi infiammatori, immunitari, flogistici e neurochimici negli esseri umani. I fatturati delle aziende però crescono e i costi di bonifica vengono posti a carico della comunità. La distruzione del paesaggio, si sa, è un crimine, uno dei più efferati, perché viene compromesso tutto il sistema di vita. Gli allevamenti intensivi sono un'assurdità e prima o poi dovranno cessare di esistere. Ogni stabilimento di salumi produce una filiera del benessere del consumatore. Un cretino che non ha consapevolezza, che non sa e non vuol saperne della sofferenza che vi è nel suo piatto. Siamo tutti responsabili di ciò che non facciamo. E' la violenza portata a sistema che trasforma in un affettato cibo morto. La carne etica non esiste. E' una falsità. E' solo un feroce sterminio industrializzato.
in USA. Dove ogni americano si ingroppa 127 chili di escrementi di maiali della Smithfield, che produce 31 milioni di suini anno. Gli animali allevati in USA producono 130 volte i rifiuti orga-nici di tutta la popolazione umana del Paese: 40 tonnellate al secondo. Non esistono impianti di trattamento dei rifiuti organici per gli animali d'allevamento. Quindi tutti quegli escrementi dove vanno a finire? E da che cosa sono composti? Ammoniaca, metano, acido solfidrico, monossido di carbonio, cianuro, fosforo, nitrati e metalli pesanti. In più i liquami nutrono più di cento micro patogeni che possono provocare malattie nell'uomo, tra cui salmonella, cryptosporidium, streptococchi e giardia. I bambini che crescono nel comprensorio di una porcilaia industriale hanno tassi di asma superiori del 50%. I campi non sono in grado di assorbire tutto questo. I liquami vengono pompati in grossissimi lagoni, con una estensione di più di un ettaro e profondi 9 metri, accanto alle porcilaie, e possono essere numerosi, un centinaio o più. Il deflusso si insinua nei corsi d'acqua, e i gas velenosi come ammoniaca e acido solforico evaporano nell'aria. Quando quei pozzi neri grandi come campi di calcio sono sul punto di traboccare vengono irrorati i liquami sui campi. Talvolta li spruzzano dritti in aria, un geyser di escrementi che spande un aerosol di feci creando vortici gassosi capaci di provocare gravi danni neurologici. Studi hanno dimostrato che i lagoni emettono sostanze chimiche tossiche nell'aria e che possono provocare problemi infiammatori, immunitari, flogistici e neurochimici negli esseri umani. I fatturati delle aziende però crescono e i costi di bonifica vengono posti a carico della comunità. La distruzione del paesaggio, si sa, è un crimine, uno dei più efferati, perché viene compromesso tutto il sistema di vita. Gli allevamenti intensivi sono un'assurdità e prima o poi dovranno cessare di esistere. Ogni stabilimento di salumi produce una filiera del benessere del consumatore. Un cretino che non ha consapevolezza, che non sa e non vuol saperne della sofferenza che vi è nel suo piatto. Siamo tutti responsabili di ciò che non facciamo. E' la violenza portata a sistema che trasforma in un affettato cibo morto. La carne etica non esiste. E' una falsità. E' solo un feroce sterminio industrializzato.
Grande, come al solito, Professore ! Me lo sono copiato tutto, ho sottolineato in maiuscolo le parti importantissime, fondamentali, ed ora lo invio per e-mail a tutti quelli che conosco, amici e non. A forza di martellarli, qualche risultato lo otterrò. Oggi vado a pranzo in un baretto vicino casa dove c'è una Giovane Cheffa come si chiamano ora le Cuoche, fra l'altro sosia moderna di Marilyn Monroe, che a me piace tanto sia come tipo di donna, sia artisticamente, che prepara delle pizzette bianche morbidissime, alla genovese, credo, con dentro funghi pleus impanati e cotti al forno. Altro che "carne" di povero cadaverino ! Sto cercando di convincerla a farmi le olive ascolane VEGANE...le farei da sola ma sono negata per la cucina. So fare solo frutti e verdure al vapore che mangio insieme ad insalata valerianella, insalata belga, ravanelli, aglio, cipolla, funghi, lupini, tofu o paté vegetale...una squisitezza di cui non mi stanco mai. Complimenti, ancora e grazie.
RispondiElimina