venerdì 22 marzo 2019

MALEDETTI CINESI


Negli anni '50 la popolazione della Cina era di 500 milioni. Oggi è di un miliardo e 400 milioni nonostante la politica demografica. 
Riporto sotto alcune pagine dal mio libro Roba da sardi. Vela do io la Sardegna.
Tutti i cinesi presenti nell’isola, sopravvissuti sfortunatamente all'epidemia perché non sardi, dovranno essere cacciati dalla Sardegna. Essi sono individui pericolosi, che stanno espandendo nel mondo la mafia cinese, estendendo il commercio di roba contraffatta, importandola illegalmente con la compiacenza di un sistema politico corrotto o lassista, e trovando acquirenti grazie all’imbecillità e all’irresponsabilità della gente che, per rispar-miare, compra la loro merce prodotta anche schiavizzando la mano d’opera per abbassare i costi di produzione. E anche gli antiglobalisti su questo tacciono. Nemmeno i politici pensano alle conseguenze negative che si hanno sull’economia generale permettendo l’importazione di prodotti che, con una concorrenza per di più illegale, pongono in crisi i settori del commercio e della produzione nazionali. L’apparente risparmio del consumatore si traduce in una maggiore disoccupazione generale. Questo è il bel risultato. E le manifatture e i commercianti italiani non si ribellano. Incredibile.
Dei cosiddetti ristoranti cinesi, con cibi dannosi già di per se stessi alla salute pubblica, oltre che per la spregiudicatezza nell’impiego di alimenti scaduti e avariati, non deve più rimanere la minima presenza. I cinesi hanno tradizioni alimentari terribili e nocive. Il marxismo, antropocentrico come tutte le religioni monoteistiche, non poteva servire a farli migliorare spazzando via le loro barbare tradizioni. Per essi vale il principio che tutto ciò che si muove da sé è mangiabile. Mangiano anche formiche, scarafaggi, scorpioni, serpenti. Non risparmiano nemmeno, crudelmente, animali da compagnia, cani e gatti. A causa di ciò essi sviluppano malattie trasmesse da virus presenti negli animali e contagiano il resto del mondo. Perché le epidemie influenzali annuali provengono sempre dall’Asia? C’è da riflettere su questo punto. La presenza dei cinesi è dovuta alla follia dei politici che permettono il loro ingresso e ai miserabili che comprano la loro merce o vanno a mangiare nei loro ristoranti, dove si impiegano, senza il rispetto delle norme di igiene, prodotti alimentari importati dalla Cina, permettendo a questa gente di proliferare. Se occorrerà mano d’opera straniera, questa non potrà essere né islamica né di area cinese, e nessun immigrato per necessità di lavoro potrà svolgere attività autonoma. Ogni immigrato che non provenga dai Paesi occidentali non potrà avere ingresso in Sardegna se non dopo avere subito un rigoroso controllo medico, potendo essere portatore di malattie per cui noi non abbiamo anticorpi. Dopo un numero assai limitato di anni egli dovrà comunque andarsene per lasciare il posto ad altri, estendendo a questi i benefici, se si ha bisogno della loro mano d’opera, perché nessun immigrato per lavori subordinati e non socialmente qualificati pensi di poter mettere qui radici. L’immigrazione clandestina si può impedire soltanto quando si abbia la volontà politica di contrastarla, non continuando a predicare l’ideologia malata della società multirazziale, come se fosse un destino e non un preciso e dissennato disegno politico.

si può tacere, a questo proposito, di un’altra follia politica che vorrebbe che si facessero più figli per contrastare sia l’invecchiamento della popolazione che l’immigrazione. Si vorrebbe un male peggiore come rimedio ad un male passato, di quando vi erano famiglie numerose, magari per il bisogno di avere braccia per lavorare la terra, o per avere otto milioni di baionette di memoria fascista. Il male passato può essere curato guardando al futuro, perché le generazioni future non abbiano a sopportare un male peggiore, mentre i politici sanno guardare soltanto al presente. Ed il bene futuro può conseguire soltanto da una diminuzione della popolazione su un territorio già affollato. Immaginiamo che la popolazione italiana sia oggi la metà di quella esistente su un territorio di poco più di 300.000 Kmq. La proprietà sarebbe raddoppiata, l’inquinamento sarebbe dimezzato, le città non sarebbero intasate di traffico, i centri storici verrebbero rivitalizzati, mentre le orride periferie urbane potrebbero essere demolite in quanto non più servibili. Vi sarebbe più verde per tutti, mentre la disoccupazione quasi sparirebbe, insieme con la delinquenza. Vi sembra poco? La delinquenza è aumentata sempre in proporzione all’affollamento. Tranne che si trattasse di sardi. Si sono messi pochi topolini in una gabbia e si è visto che coabitavano pacificamente. Aumentato il loro numero sono diventati tanto aggressivi da giungere ad uccidersi. Se serve mano d’opera non qualificata valga  quella  degli immigrati, purché non pongano radici. Come direbbe Platone (Leggi), “dopo un certo tempo prendano la loro roba e se ne vadano”.
La follia ideologica impedisce di dire quali siano le conseguenze nefaste che promuovono coloro che permettono che gli immigrati pongano radici. I figli di costoro non sarebbero disposti a fare i mestieri dei padri e pretenderebbero di concorrere per i lavori più qualificati generando maggiore concorrenza per un posto di lavoro, e dunque maggiore disoccupazione. Questa è la conseguenza di cui la disonestà politica tace, pervasa dal mito della società multirazziale. Un giorno i figli degli imbecilli e dei disonesti di oggi, masochisti, si accorgeranno di tali conseguenze e malediranno la follia dei loro padri e dei politici che calpestano i diritti prioritari che dovrebbero avere coloro i cui avi hanno contribuito con sacrifici al progresso materiale della nazione e hanno dato anche la vita nelle guerre passate per costruire e difendere lo Stato. Questi meriti, ereditati dalle passate generazioni, verrebbero cancellati con la pretesa di cancellare una storia di secoli per far posto agli ultimi arrivati, il cui passato, privo di benemerenze, ha radici altrove. Nessuno ha mai fatto queste considerazioni perché oggi la morale del buonismo uccide la giustizia. 
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4 commenti:

  1. però i cinesi non rompono ilc. a nessuno, non chiedono l'elemosina. Lavorano in proprio da mattina a sera, tutti i giorni...la OVS la prima a delocalizzare in cina con costi cinesi e a riportare in italia le "merci" a prezzi italiani, non è certo migliore dei cinesi. Mangiano i cani ed i gatti? E noi, anzi loro mangiano i polli, agnellini, vitellini, mucche e tutte le altre bestiole...i negher sono anche cannibali...I cinesi si sono fatti il capitale col Lavoro...invece altri hanno abbassato la paga degli Italiani importando gli shiavi africani...Non mi sembra che gli ue.us-il e mafie varie siano migliori dei cinesi. Sono diventata Taoista leggendo La regola celeste di Lao Tsu. Anche Sun Tzu non è male, altro che le "borse" casino e casinò e bitcoins ransomware delc.

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    1. Ma va a cagare te e il taoismo... e questi MUSIGIALLI PARASSITI

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  2. Sì, è vero che i cinesi spesso sono grandi lavoratori, però è anche vero che la mafia cinese è pericolosissima e come una piovra mette i suoi tentacoli in proporzione con l'aumento dell'immigrazione dalla Cina. Inoltre in quanto italiano io personalmente ci tengo a comprare prodotti italiani, sarò forse nazionalista, ma voglio contribuire con i miei acquisti alla ricchezza della mia nazione per quello che ritengo un sano senso di appartenenza; comprare prodotti taroccati made in Cina significa per me andare contro gli interessi del mio paese e anche contro i miei, visto che si tratta di materiali scadenti, non rispettosi delle norme CEE, che durano troppo poco. La Cina poi è una nazione che in quanto alla consapevolezza dei diritti dell'uomo e degli animali si trova indietrissimo, quindi non c'è da stupirsi se i cinesi mettano in atto forme gravi di sfruttamento della manodopera, poiché per loro l'individuo è una macchina per lavorare e per produrre, sono riusciti a coniugare il capitalismo più sfrenato con il collettivismo socialista, che di per sé nega libertà all'individuo!

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