...economicamente. Inferiorità che risale al regno borbonico e successivamente ai governi dell'unità d'Italia che avevano stabilito che il nord dovesse essere industriale e il sud contadino. Con l'unità d'Italia cambiò nulla. Il sud divenne gattopardesco, atteggiamento conservatore che sa adattarsi ai cambiamenti, nella
convinzione che essi non comprometteranno in alcun modo le posizioni di
privilegio di certe classi. La "cultura" del sud è rimasta quella della camorra, della 'ndragheta e della mafia. Tutta la criminalità organizzata è nel sud ed è stata portata a nord e anche fuori d'Italia. La mafia siciliana fu esportata negli Stati Uniti infangando l'immagine di tutta l'Italia. E' fattuale. Il sud è mantenuto dal nord con i trasferimenti finanziari del governo centrale. Il nord starebbe meglio se non dovesse mantenere il sud. Basta considerare il PIL del sud ponendolo a confronto con quello del nord. Per trovare lavoro nel sud bisogna rivolgersi ai caporioni mafiosi. Se nel sud si comprende anche la Sardegna (dove non c'è mafia ma assistenzialismo) debbo dire che senza i soldi del nord i sardi morirebbero di fame dopo un mese.
Caro professore i settentrionali non solo hanno bloccato tutta l'italia con il LORO coronavirus, non solo sono scappati in sardegna a marzo come dei topi nel silenzio totale di tutti i mezzi d'informazione nazionali, ma adesso impediscono addirittura che le altre regioni vengano riaperte, la cosiddetta fase 2 infatti altro non è che un pacchetto imposto a Conte da lombardia e veneto.
RispondiEliminaD'accordo che meridionali e sardi non le piacciono, ma prima di incensare gente che fino a ieri mangiava in piatti di legno e si esprimeva con dei versi gutturali dovrebbe pensarci di 2 volte.
cordiali saluti
Marco Sanna
Marco Sanna coglione la chiusura l'ha fatta Conte un terrone! E i terroni ancora adesso mangiano in piatti di legno e con le mani e vomitano l'arabo e te le dice una sarda che il Sud come sporcizia, povertà e incivilta è peggio dell'Africa e del Medio Oriente!
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