Il 4 marzo, previa una serie di esami come da prassi svolti il 2 marzo e il tampone molecolare il 3 marzo risultato negativo, sono stato ricoverato per due giorni e due notti per essere operato di ernia del disco con un intervento alla schiena durato un'ora. Si trattava di allargare il canale midollare e togliere le aderenze alle vertebre dello stesso canale da cui partono i centri nervosi delle gambe. Per ora non riscontro dei benefici perché le gambe sono rimaste intorpidite da sotto il ginocchio ai piedi, sebbene possa camminare, ma con fatica. Mi è stato detto che debbo attendere che le cicatrici vengano assorbite perché si presentino i benefici. La funzione motoria delle gambe è intatta ma è diminuita la sensibilità. Ma sono scettico perché le gambe sono rimaste intorpidite e la loro muscolatura è ancora contratta sebbene non mi provochino dolori e non ho mai avuto dolori alla schiena. Visita di controllo tra un mese.
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
Io l'ernia al disco l'avevo fatta nel 1976.Tutto bene da allora, a parte il lascito di un'orribile cicatrice, manco avessero usato un coltellaccio col filo consumato.Adesso lo stesso intervento non lascia alcun segno visibile sulla pelle.Mi chiedo ancora adesso chi fu quell'incapace macellaio che mi operò, lasciandomi quell'orribile sgorbio permanente e inguardabile.A volte penso a qualche studente universitario, ammesso in sala operatoria per far pratica.Non li ho mai scusati per detto motivo, anche se riacquistai la funzionalità della gamba destra.
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