Sono andati in fumo nella provincia di Oristano 20.000 ettari di macchia mediterranea e di bosco. Si tratta di incendi dolosi. Chi sono i criminali che possono avere interesse a provocare tali incendi? Per esclusione possono essere solo i pastori. In una Regione di solo un milione e 600mila abitanti vi sono più di 4 milioni di pecore e più di un milione di capre. Più di 4 ovini per abitante. Una popolazione di mungitori di ovini. Gli incendi vengono provocati perché la cenere serve come fertilizzante del terreno per far crescere più in fretta l'erba per i pascoli dopo le prime piogge autunnali. I pastori, per parafrasare una frase dello storico sardo Giuseppe Manno (Storia di Sardegna), sono la "vera pestilenza del cielo sardo".
Ciò che appare sconcertante è il fatto che nessun politico abbia parlato delle cause degli incendi pur sapendo che non si tratta di piromani. Si ammette che si tratta di incendi dolosi. Ma si tace sempre dei responsabili. Dei pastori non si vuole parlare per evidenti motivi: sono una parte della misera economia sarda. Ne ha taciuto anche il codardo presidente della Regione Solinas, che si è limitato a chiedere aiuti al governo e a chiedere aerei canadair francesi. Incapacità, mancanza di preveggenza pur sapendo che gli incendi in Sardegna sono una maledetta piaga endemica dei criminali.
Due anni prima che venisse pubblicato nel 2016 il mio libro Roba da sardi nel mio blog avevo esposto in sintesi il contenuto del libro. Metà del libro è l'esposizione in sintesi della Storia di Sardegna e della Storia moderna della Sardegna dal 1773 al 1799 di Giuseppe Manno, che seppe cogliere sapientemente l'origine di tutti i mali della Sardegna nelle rivalità tra gli stessi sardi, così da scrivere che "la grettezza delle municipalità era la vera pestilenza del cielo sardo", con i sardi sempre pronti a chinarsi all'invasore aragonese non sapendo governarsi da soli. Ha scritto il Manno che i peggiori nemici dei sardi sono stati gli stessi sardi.
ROBA DA SARDI. VE LA DO IO LA ... -
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