Attendo che qualcuno capisca quale sia. Certamente non è la disperazione che viene analizzata da Kierkegaard nell'opera intitolata La malattia mortale. E' assai di peggio. E nemmeno Kierkegaard arrivò a capirlo nelle sua tediosa elaborazione della disperazione. Mi trovavo nello studio medico del neurochirurgo prof. Alberto Maleci, che mi domandò se sapessi quale fosse la malattia incurabile. Io pensai a Kierkegaard ma non ne feci il nome. Mi dica lei quale sia, gli dissi. E' la vita, rispose, perché ha il 100% dei decessi. Quale rimedio? Non nascere! Nasciamo condannati a morte.
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
Veramente io non riesco a capire il titolo.Lo trovo incomprensibile.
RispondiEliminaVa beh,a parte il titolo poco chiaro, adesso ho capito qual è la malattia mortale incurabile; è la vita stessa.
RispondiEliminaMi sembrava più corretto aver scritto: NESSUNO PENSA VI SIA UN'UNICA MALATTIA MORTALE INCURABILE.
RispondiEliminaAnch'io avevo scritto prima un'unica malattia. Poi ho preferito l'unica malattia per evidenziare meglio l'unicità. Comunque non ha dato una risposta.
RispondiEliminaL'avevo data la risposta prima.Avevo detto che è la vita stessa.
RispondiEliminaA Pippo
RispondiEliminaforse ha capito ma non del tutto. Avrebbe dovuto aggiungere che la vita è una malattia incurabile perché ha il 100% dei decessi. Come adesso spiegherò nel testo.
Ah beh...
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