venerdì 30 dicembre 2022

VITTORIA 4 A 3 CONTRO LA GERMANIA CAUSA DELLA VITTORIA DEL BRASILE

L'Italia batté la Germania 4 a 3 nei supplementari della partita giocata nei mondiali del 1970 in Messico. Fu una battaglia epica per quei 30 minuti in più. I tempi regolamentari erano terminati 1 a 1 perché, dopo il gol di Boninsegna nel primo tempo sfortunatamente nell'ultimo minuto dei due minuti e mezzo di recupero concessi dall'arbitro pareggiò per la Germania Schnellinger con una scivolata di piede. Si disse che l'arbitro era andato oltre i due minuti di recupero. Quello sfortunato pareggio fu determinante per la successiva sconfitta 4 a 1 subita dall'Italia ad opera del Brasile di Pelé che segnò la prima rete con un colpo di testa con cui al 19° minuto del primo tempo riuscì a superare il roccioso Burgnich, che, a causa della maggiore forza di gravità dovuta al suo maggiore peso, come disse lo stesso Burgnich, dopo la sua elevazione per colpire la palla di testa ritoccò terra prima di Pelé per una frazione di secondo incalcolabile. Fu quella di Pelé una rete maramaldesca. Ma nonostante ciò vi fu un contropiede dell'Italia che pareggiò al minuto 37 del primo tempo. La vittoria dell'Italia contro la Germania è ricordata come la partita del secolo in una grande targa nello stadio Atzeca dove si svolse la memorabile partita contro la Germania con rovesciamento dei fronti. Fu determinante l'ultimo gol, segnato da Rivera che aveva sostituito Mazzola nella famosa staffetta che aveva voluto il C.T. Valcareggi. Vi fu l'illusione che l'Italia potesse battere anche il Brasile. In tutta l'Italia vi furono cortei per festeggiare la vittoria dell'Italia contro la Germania. Mi ricordo che furoreggiava a Cagliari un corteo che gridava scandendo: o-lio, o-lio, olio mi-ne-rale, domenica l'Italia diventerà mondiale. Anche perché in quella squadra vi erano ben 4 giocatori del Cagliari, che nel 1969-70 vinse il suo unico scudetto: Albertosi, Cera, Domenghini e Gigi Riva (e Boninsegna proveniva dal Cagliari prima della sua cessione all'Inter). E in effetti l'Italia non era inferiore al Brasile. Il primo tempo si concluse infatti in parità con 1 a 1. La grande fatica dei tempi supplementari occorsi per battere la Germania si fece sentire nel secondo tempo della partita contro il Brasile, anche perché l'Italia aveva avuto meno tempo, solo tre giorni, per smaltire la grande fatica della vittoria contro la Germania. Senza il pareggio della Germania all'ultimo minuto dei due minuti e mezzo di recupero nei tempi regolamentari non vi sarebbe stata l'ulteriore fatica dei tempi supplementari, anche se rimasti nella storia con il 4 a 3 della vittoria italiana. E quasi certamente Pelé, molto più basso di Burgnich, non sarebbe riuscito a superarlo in elevazione per colpire la palla di testa segnando la prima rete. Seguì il pareggio dell'Italia nel primo tempo. Ma nel secondo tempo non vinse la maggiore bravura del Brasile ma la maggiore stanchezza dell'Italia. E al 2 a 1 a favore del Brasile era normale che venissero a mancare le reazioni psicofisiche dell'Italia. Ciò per ridimensionare la vittoria del Brasile nel 1970 in Messico, che fu anche il terzo mondiale vinto dal Brasile di Pelé più per fortuna che per valore. Quel mondiale rimase giustamente famoso non per la vittoria del Brasile di Pelé ma per la vittoria dell'Italia contro la Germania.

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Partito del secolo
Commemorative plaque Aztec Stadium.jpg
Targa commemorativa dell’incontro allo stadio Azteca

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