Riporto quanto scritto nel mio libro Scontro tra culture e metacultura scientifica
Durante la
terza crociata il Saladino (Salah al-Din) – che aveva rioccupato
Gerusalemme nel 1187, dopo che era stata ripresa dai cristiani
nella I crociata nel 1096 - rispose a Riccardo I d’Inghilterra
(Cuor di Leone) che gli chiedeva la restituzione di Gerusalemme:
“Gerusalemme in origine
era nostra. Voi siete arrivati da poco”. Risposta insensata.
Quale origine? Gli Arabi avevano conquistato la Palestina e la
Siria, abitate da Ebrei e da cristiani, negli anni
immediatamente successivi alla morte di Maometto (632),
sottraendole all’Impero bizantino, e i Turchi Selgiuchidi
avevano invaso le stesse regioni nel 1070 sovrapponendosi alla
presenza araba. Dunque, i Turchi con il Saladino rivendicavano
un possesso della Palestina accampando come unico titolo il
fatto di averla invasa nel 1070, pretendendo però che non
valesse per essi il fatto che poi fosse stata riconquistata dai
cristiani nel 1096, e, per di più, su richiesta del precedente
possessore di quella regione che era l’Impero romano d’Oriente.
Se si fosse andati coerentemente all’origine, si sarebbe
dovuto ammettere che la Palestina in origine era ebraica,
non esistendo alcun altro popolo che potesse dichiararsi erede
di una terra su cui gli Ebrei avevano avuto uno Stato per circa
un millennio. Per gli Arabi e i Turchi l’origine significava
assurdamente l’inizio della loro conquista. E, a
parte ciò, per essi aveva titolo soltanto l’ultima conquista: la
loro. Questo è tuttora l’unico titolo che essi pretendono di
accampare.
Dalle riflessioni di Nozick sul diritto naturale (in Anarchia, Stato e Utopia) si può dedurre una importante conclusione. Gli ebrei furono privati ingiustamente dai Romani del loro Stato. Né essi occuparono la Palestina invadendo un territorio altrui. I loro discendenti rimasero pertanto vittime di una passata ingiustizia. Sulla base del principio di rettificazione storica gli odierni abitanti non ebrei della Palestina non hanno alcun valido “titolo storico” per pretendere di avere un loro Stato in Palestina in quanto discendenti da popolazioni che invasero quei territori durante l’invasione araba. Se si riconoscesse agli arabi palestinesi il diritto ad uno Stato si consacrerebbe il principio della forza come base del diritto. Né gli arabi palestinesi ebbero mai un loro Stato in quella regione, essendo i loro antenati vissuti colà soltanto in quanto prima sudditi del califfato di Bagdad, poi dell’impero ottomano dopo l’invasione turca della Palestina. Mentre, dunque, gli ebrei furono privati di uno Stato che prima avevano, gli arabi palestinesi richiedono oggi qualcosa che mai prima hanno avuto. Diverso è il caso dei Kurdi, che in tutta la loro storia non ebbero mai un loro Stato, per cui non hanno alcun valido titolo storico per averne uno oggi. E, mentre l’Italia, per ragioni di giustizia storica, dovrebbe restituire l’Alto Adige all’Austria, all’Italia dovrebbero essere restituiti tutti i territori che facevano parte della Repubblica veneta (compresa la Dalmazia), in cui vivevano popolazioni italiche e non slave, e la Francia dovrebbe restituire la Corsica, Nizza e la Savoia, che mai le appartennero prima che passassero allo Stato francese.[1] E’ evidente che per ragioni di giustizia storica bisognerebbe ripercorrere la storia di tutti i confini sino a stabilire, senza limiti di tempo, il titolo storico valido della proprietà. Se questa può sembrare un’utopia, l’alternativa è una sola: il diritto della guerra.
[1] In verità Nizza e la Savoia passarono alla Francia per accordi tra il Piemonte e la Francia, che intervenne in guerra contro l’Austria, permettendo l’acquisizione nel l859 al Piemonte della Lombardia.
Chapeau professore. Verità scomode, ma verità. Il suo fondo richiama alla mente, arricchendole, nozioni che già conoscevo, intuivo, pur se in maniera più approssimativa, grossolana. Un po' come successe per i boeri, che occuparono terre inesplorate, deserte. Di negri nemmeno l'ombra.....
RispondiEliminaGiusto il suo riferimento ai boeri. Il sudafrica venne abitato da olandesi (boeri) e inglesi, con conflitti tra loro. I negri arrivarono dopo la scoperta delle miniere anche d'oro. E facendo figli aumentando la loro poplazione pretesero di diventare padroni di tutto il sudafrica. Ora non ho a disposizione quanto ho scritto su questo argomento in un mio libro.
RispondiElimina