Che cosa aveva in mente quando per rubare i voti diceva che avrebbe attuato dei blocchi navali? Diceva che l'Italia avrebbe fatto da sola. Non lo negni ora che è riuscita ad avere la presidenza del governo, diventando in tutta la storia d'Italia la prima donna capo del governo. Ora dice invece che bisogna impegnare tutta l'Europa perché cessi l'invasione dall'Africa. Perché di invasione si tratta e non di emergenza. E' andata più di una volta a Tunisi, ma senza trarne alcun beneficio. Anzi, la risposta è stata una invasione come mai era avvenuta prima. Scarica le colpe sull'UE pur sapendo che nessuno Stato europeo ha intenzione di farsi carico dell'invasione. Ed è bene che sia così perché la soluzione non può consistere nella distribuzione degli invasori sul territorio europeo. La Tunisia doveva ricevere dall'UE 180 milioni di euro ma questi euro non sono ancora arrivati. E sono troppo pochi considerando che 7 miliardi sono stati dati al dittatore turco Erdogan, serviti a tamponare il flusso dell'invasione passante attraverso la Grecia. Si sa che il danaro è ciò che governa la storia. E allora si diano i soldi necessari a quegli Stati da cui arriva l'invasione, oggi soprattutto dalla Tunisia. Il danaro speso per comprare i due governi della Libia e quello di Tunisi è forse inferiore a ciò che costano gli invasori sul suolo italiano. A parte le ragioni di ordine pubblico. E' andata in Ungheria per parlare con Orban, capo del governo ungherese, pur sapendo che è proprio Orban uno strenuo difensore dei confini nazionali. Ha un'arma a disposizione e non la usa: rifiutare di buttare soldi nei fondi comuni europei, ma non la usa. Se avesse le palle (metaforicamente) non aspetterebbe i 180 milioni dell'UE sapendo che potrebbe agire senza attendere che si muova l'UE. E che dire delle ONG? Ma è mai possibile che una nave ONG battente bandiera tedesca debba per forza attraccare in un porto italiano pur sapendo che quella nave è prosecuzione del territorio tedesco secondo la legge internazionale del mare? La navi della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno il compito di controllare le coste italiane non quello di andare ad accogliere gli invasori. Un accordo con la Tunisia e con la Libia dovrebbe portare a permettere all'Italia di operare entro le acque territoriali della Libia e della Tunisia per cogliere il momento del passaggio dalla nave madre ai barchini o il momento della partenza dei barchini dalle coste libiche e tunisine. Un governo forte sarebbe riuscito da molto tempo ad impedire l'invasione dall'Africa. Questa deficiente crede di scoraggiare l'invasione con dei campi che dovrebbero essere una sorta di campi di concentramento dove gli invasori dovrebbero essere internati per un massimo di 18 mesi. Non essendo capace di prevedere possibili rivolte all'interno dei campi. E ci si ricordi che vengono da Paesi islamici. Un complottista potrebbe pensare che si tratti della terza invasione islamica, dopo quella araba e turca. Notare il ricatto di questi disonesti invasori che cercano di farsi forti imbarcando donne incinte e bambini per rendere praticamente il respingimento. Nessun sentimento deve prevalere su questa invasione che è peggiore di quella armata perché di fronte ad una invasione armata sarebbe giustificata come risposta una difesa armata. .
Questo è il blog del prof. Pietro Melis, autore del testo intitolato "Scontro tra culture e metacultura scientifica: l'occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane. Non giudaiche e antislamiche".
La Meloni sta dimostrando a chiunque quanto sia inutile il voto. Lo diceva Mark Twin: se facesse una qualche differenza, non ce lo lascerebbero fare. C'è una massa di persone a cui va bene così, annientando il futuro dei loro figli sotto i colpi dell'invasione; e poi quelli a cui non va bene, però certo, sparare no. La soluzione l'ha mostrata Bin Salman poco tempo fa, questa gente si può fermare, se si vuole. È che molti non vogliono proprio e altri non vogliono abbastanza.
RispondiElimina